Chi resiste e chi chiude

Fino a poco tempo fa vi si recavano le donne per farsi belle da Maralba, ma ora il locale di via Roma 60 a Storo è in attesa di nuova destinazione d’uso. Lo fa sapere il proprietario Filiberto Zucchelli. “Si tratta di 50 metri quadrati in posizione centrale, servizi compresi, ad una cifra davvero modica”.

Ma tra Condino, Storo e Cimego di esercizi commerciali in attesa di nuove destinazioni ce ne sono altri ancora, a partire dal “Bici Grill” in località Bersaglio, di proprietà del Comune.

Poi, sempre a Condino, c'è l'Albergo “Corona”, che ha abbassato le serrande da tempo. Stessa cosa, a Storo, vale per il Combattenti di una volta, tant'è che anche la signora Pirlo ha restituito ai Marini chiavi e tavolini dello storico “Peter & Pan”, un tempo gestito da Fulvio e Antonella Grassi Franzoi.

Anche a Cimego il solo bar in paese sembra cercare altri gestori e la stessa cosa vale per il popolare Hotel Aurora – Cascina dei Pom di proprietà degli storici Tamburini.

A Storo fino ad ottobre la triade Cominotti, Beltrami e Bazzani ha assicurato continuità, poi sarà tutto da riscrivere e reinventare. Sempre a Storo, a due passi da Coop e farmacia, a cercare altri acquirenti è il “Pergola”, considerato che i Beltramolli hanno deciso di lasciare l’attività.

A resistere nel paese più abitato delle Giudicarie (Storo) sono Luciano e Gemma, che senza tante pretese dentro al “Raolt el Marenar” fanno sempre il pieno, anche se quattro passi più in là c'è il “Dolce peccato” che tra pasticcini, tortine, spremute e cappuccini si è assicurato un buon via vai.

Nella foto il popolare Filiberto Zucchelli si è portato via... le chiavi

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