AA Ambulanzieri cercansi

Da quasi trent’anni a questa parte nell’alto e basso Chiese e soprattutto fra Ponte Caffaro e Pra di Bondo, opera con quattro vetture il servizio di Pronto soccorso "h24".

La struttura si avvale di una sessantina di volontari, sempre reperibili, che prestano soccorso come dei veri professionisti.
Tra gli obiettivi di adesso quello di formare altri nuovi operatori, attraverso un corso di formazione serale da poco iniziato e che si concluderà a gennaio.

A gestire il corso personale qualificato sia del 118 di Tione che del Santa Chiara di Trento, che promette di far acquisire in breve tempo un buon livello di preparazione su come agire in caso di emergenza.
L'ingresso di nuove leve è ritenuto necessario.

«Purtroppo in quest’ultimi tempi, per completare l’organico manca del personale e solo a fatica riusciamo a coprire tutti i turni» mette nero su bianco su una circolare il referente Franco Berti.

«Non passa giorno senza che per una ragione o per l’altra – confida Paride Donati di Darzo considerato il decano degli ambulanzieri – i nostri mezzi escano di servizio e i giorni in un anno sono ben 365».

Coloro che stanno frequentando il corso – circa una trentina - non  sono vincolati a prendere da subito servizio ma avranno a disposizione dell’altro tempo per valutare e riflettere.

Ancora Paride Donati: «Il più delle volte siamo chiamati a fronteggiare situazioni difficili, per le quali la sola disponibilità non basta: serve professionalità, efficienza e rapidità, ma anche un certo coraggio. Quindi qualche indecisione iniziale da parte del neo corsista è comprensibile. Non tutti alla vista del sangue o a dei lamenti – quando va bene - sa come comportrasi».

La struttura di Storo, come anticipato, ha come referente Franco Berti, che è anche il comandante dei Vigili del fuoco.
E’ a lui che confluiscono eventuali problematiche in cerca di soluzioni. Dalla sua postazione lavorativa (CEdiS) è in posizione di allerta anche durante il giorno.

Basta che una selettiva proveniente dalle emergenze 115 e 118 in contemporanea a chi già è di turno che immediatamente dalla sua scrivania partono disposizioni e ordini di servizio per ulteriori supporti.
Quando le circostanze lo richiedono è lui stesso ad intervenire sul posto. Diversamente resta in contatto con l’equipaggio intervenuto.

«Questo corso di apprendimento – è scritto nelle circolare a firma dello stesso Berti – è rivolto anche a chi volesse apprendere basilari nozioni di soccorso sanitario (rianimazione cardio-polmonare e corretto comportamento da tenere in caso di  ferite o traumi) o anche solo per apprendere o aggiornarsi su queste tecniche di primo intervento.
Più persone conoscono le tecniche di soccorso e più è probabile che in caso di incidente si possa velocemente contare su un aiuto valido ed immediato, che in attesa dei soccorritori può rivelarsi indispensabile a salvare una vita».

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