Il lavatoio

Quel lavatoio pubblico all'altezza della piazzetta di via Sassolo, nel mezzo di Condino, rappresenta da sempre il solo punto dove sciacquare anche biancheria di certe dimensioni come lenzuola e quant'altro.
Ultimamente la tettoia che lo copriva era andata in rovina tanto che l'amministrazione comunale ha convenuto di doverla sostituire.

Così sistemato, soprattutto le donne over 60, le più assidue, quasi ogni giorno sono lì di prima mattina a fare bucato.
Qualcosa di simile lo si nota a volte anche lungo la Contrada Acquaiolo dove qualche donna che ha superato una certa soglia di anni va lì a sciacquare panni.

L'insegnante Carmen Rigotti abita proprio da quelle parti dove è stata ripristinata la fontana: «A Condino, ma non solo, è la sola vasca dove ancora si notano donne alle prese con la biancheria sia in estate sia d’inverno.
L'acqua che sgorga dalla spina non proviene dall'acquedotto, ma da una presa in quota ancora al di sopra della Bastia. Dirò di più. Un punto di ristoro anche per molti ragazzi che, soprattutto in questo periodo, arrivano a piedi o in bicicletta per bere e rinfrescarsi».

L'area che delimita il lavatoio è un terrazzo rialzato al di sopra della Piazzetta dove una volta c’erano il Bar Bastia e il punto vendita alimentare Tullio & Rino Sartori.
Anche mezzo Secolo fa su quell'altura il via vai di donne alle prese con il bucato era assiduo.
Per facilitare quel loro lavoro anche al di fuori di un certo orario il comune aveva dotato il sotto tetto di alcuni punti luce.

Capitava così che anche nel dopocena le compiante Narcisa, Irma, Livia, Iolanda, Colomba, Pina e Nella, ne approfittassero per fare bucato.
Ancora la Rigotti: «Con altre donne del vicinato, Carla e Rosina comprese, ci stiamo mettendo d’accordo per inaugurare l’intervento eseguito al lavatoio, perchè non passi inosservato: qualche dolcetto, delle bibite e magari una porzione di anguria, in modo da festeggiare in maniera casereccia il ripristinato lavatoio che ha accompagnato  contrassegnato un’infinità di generazioni».

Mancano alcune “finezze” che si rifanno al passato, altre decisamente no: «Ora il lavatoio dovrebbe essere dotato, come originariamente era, di una ulteriore spina a braccioli utile alle lavandaie nell'opera di rifinitura del bucato – ha affermato un’altra donna -. Poi magari bisognerebbe evitare che sulla recinzione attorno vengano appesi stracci o pannolini ad asciugare, cosa che non paga certo l'occhio di coloro che passano da quelle parti o si soffermano anche nella sottostante piazzetta».

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Tag

Vedi anche