I diari di Giulio Mazzera

I tanti scritti, datati 1915 e riconducibili al parmense Giulio Mazzera, Ovidio Pellizzari – condinese doc anche se vive a Trento città - li ha raccolti e catalogati in un libro.

Prima giorni e giorni di ricerche, poi un infinità di ore per le trascrizioni e alla fine una buona mano l’ha data Giulio Mazzera il cui nonno (autore di diari e appunti) portava lo stesso nome del nipote che guarda caso alla anteprima del libro c’era.
Qualche emozione a dire il vero la si riscontrava anche tra i presenti considerato che su questo pezzo di storia condinese di quelle generazioni oramai non c’è più traccia.

La pubblicazione edita dalla Biblioteca comunale di Condino, stampata dalla Tipografia Alto Chiese e ultimata solo qualche giorno fa, è stata presentata venerdì sera nell’aula consiliare di Condino.
Elegante su copertina rigida e di facile lettura il volume conta 235 pagine e di copie al momento se ne contano 700.

A fare gli onori di casa (davanti a 100 e più persone) il sindaco Giorgio Butterini e la collega di giunta Marina Pretti.
Ma qualche ora prima ad incorniciare l’avvenimento anche il suono della sirena che come lo stesso giorno del 1915 aveva - tra brividi e pelle d’oca - in un modo un po’ diverso allertato la gente a lasciare il paese.

Era l’inizio della Grande Guerra e da queste parti si doveva andare. Nemmeno il tempo di mettere da parte qualcosa che già era iniziato l’incamminamento prima verso Storo e dopo qualche giorno in Piemonte. Sequenze tristi dove tutto quanto posseduto veniva lasciato nelle mani dei militari.

Quei resoconti e note biografiche ingiallite Giulio Mazzera li aveva raccolti e catalogati a 26 anni quando da queste parti venne come soldato – telefonista del 61° Reggimento fanteria della Brigata Sicilia .
«In questo volume – racconta Ovidio Pellizzari - ho riproposto la trascrizione integrale del Diario senza apportare modifiche sostanziali. Solo qualche minimo aggiustamento per facilitare la lettura».

Ancora Ovidio Pellizzari: «Il diario/brogliaccio di Giulio Mazzera è stato scritto, mediante l’utilizzo di tre quadernetti, prima con matita copiativa e poi con penna ad inchiostro. In pagine successive invece si trovano lettere e cartoline spedite ad iniziare dal 25 luglio. Poi vi sono nomi e indirizzi nonchè un elenco di ufficiali delle quattro Compagnie appartenenti al 2 Battaglione del 61° Reggimento – Fanteria».

Stasera domenica 7 giugno, sempre nell’ambito “A 100 anni dalla Grande Guerra”, a partire dalle ore 21 - presso il Centro Polifunzionale di Condino -, verranno proiettati altri filmati e testimonianze.

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