Conferenza e concerto su Iginio Dapreda

Sabato scorso, 24 febbraio,  alle 18 presso la Sala Consiliare del Municipio di Borgo Chiese, la Scuola Musicale delle Giudicarie,  in coabitazione  al Comune e all'ente Bim del Chiese, hanno organizzato la conferenza - concerto “Vecchio Castello e altre Fiabe Sonore: in viaggio con Iginio Dapreda”, nobile maestro condinese la cui  scomparsa del risale a 30 anni fa.

“Un uomo semplice e riservato ma con alle spalle un curriculum di assoluta grandezza i cui risvolti e immagine famigliare  rappresentano un lustro per  noi condinesi ma non solo”, è quanto dice di lui il sindaco Claudio Pucci.

Iginio (classe 1903, allievo e  amico di Riccardo Zandonai) era quasi unico e sino al 1939 insegnò musica al Conservatorio di Riva del Garda per poi  fare altrettanto sino al 1956 a Bolzano.

La serata, molto partecipata, ha visto  coinvolta la nipote Giacinta Dapreda, con casa a Villazzano, che ha proposto per l'occasione un ricordo dello zio; poi è stata la volta del pianista Stefano Fogliardi, ex allievo di Iginio Dapreda e promotore di una particolare attività-laboratorio dedicata al maestro.

L’intrattenimento, curato dagli allievi delle classi di pianoforte di Dario Donati e Annely Zeni, comprendeva intermezzi recitati a cura del laboratorio di Teatro Musicale di Gabriella Ferrari, per un totale di dodici brani scelti tra i “Pezzi Facili op. 2” di Iginio Dapreda.

Tutti i brani che Fogliardi ha amalgamato sono raccolti in una particolare incisione discografica realizzata in collaborazione con la musicologa Carla Moreni, la voce recitante di Andrea Castelli e le illustrazioni di Bianca Schweizer.

Poi, e non ultimo, nel 1996, in occasione del 125° di fondazione del corpo bandistico Giuseppe Verdi, il docente gli ha anche dedicato la pubblicazione di un volume dal titolo “Appunti di vita musicale a Condino” (per parte propria Provincia Autonoma di Trento e Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto nel 2011 hanno invece sostenuto la pubblicazione del volumetto “Iginio Dapreda, musicista, compositore e didatta. Omaggio a Iginio Dapreda”).

Da queste parti, ma non solo, i Dapreda (tutti maestri e direttori di banda) sono e restano un riferimento storico in ambito musicale. Dal capofila Simone ai figli Gino, Celestino, Guido e Ottavio alle cinque sorelle religiose (e tutte  quante impegnate al Cottolengo di Torino)  la  dinastia - in 100 anni e più - ha fatto prestigio e storia.

Non a caso dall’androne di Via Sassolo (casato di famiglia) musica e partiture  già dal lontano  1871  hanno  rappresentato  per più epoche  materia quotidiana. Poi la stessa marcia  Giudicarie, scritta e musicata da Guido, rappresenta tutt'oggi a distanza di mezzo secolo e più l'inno del C8.

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