A malga Alpo al «Festa del Carboner»

Questa domenica 30 luglio, a malga Alpo, a monte di Bondone, è in programma la “Festa del Carboner”. L'iniziativa, sempre molto partecipata, fa riferimento all’Associazione culturale “I Carboner”.  Anche in questa occasione ci sarà qualcuno che si attiverà per riproporre questa attività.  Negli anni 70-80 il  compianto fotografo trentino Flavio Faganello aveva scattato una infinità di immagini riguardanti l'arte e la vita dei carboner. Partiva da Trento di buon'ora per raggiungerli in quota dove già all'ora di colazione stavano alimentando il pojàt dentro l'ajal.

“Si tratta non solo di una tradizione ma  qualcosa di più - ricorda lo storico Gianpaolo Capelli -: quell'antico mestiere è stato oramai da anni abbandonato mentre una volta per la gente del posto quel lavoro era  considerata l'unica fonte di reddito. Da maggio a ottobre era la gente di Bondone a salire in quota per fare carbone. Chi in Valle di Daone altri sul Garda, Rendena o Ledro e altri ancora nel bresciano  ma erano sempre loro a portare avanti  quel faticoso lavoro”.

Non sempre avevano a disposizione un casale dove alloggiare ma creavano delle improvvisate dimore dove in fabbisogno idrico era rappresentato da qualche sorgiva. Lì dentro un focolare fatto di sassi  e  un paiolo di rame  dove fare polenta. Poi l'accetta attaccata alla cintura utile al taglio e  raccolta della legna. Se avevano figli di età scolare, il compianto don Mansueto Bolognani, di recente scomparso, era riuscito ad allestire  in paese (anni 60 casa delle Acli) un convitto dove trattenerli. Avvalendosi dell'insegnante Virginia Omicini (classe 1927 e ora alla casa di riposo di Storo)  veniva data loro la possibilità di ultimare l'anno scolastico e di rimanervi  magari  anche in estate.  

Per rendere più suggestiva la giornata di domani  lo stesso Gianpaolo Capelli ha predisposto una mostra di quelle sequenze dedicate all'attività del carboner, che saranno esposte nelle adiacenze della malga dove  dopo la  messa delle  11 ci sarà  il  pranzo.

In foto la zona Alpo (di Capelli Videotecnica – Condino)

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