Da Kirchner a Nolde, espressionismo tedesco
di Laura
La citazione di Nietzsche “L’uomo è una corda tesa tra la bestia e l’uomo nuovo, una corda che attraversa un abisso…la grandezza dell’uomo sta nel suo essere un ponte, non un fine” accompagna la mostra che ha aperto i battenti oggi a Genova
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Apre oggi, a Genova, al Palazzo Ducale, la mostra dedicata all'espressionismo tedesco e visitabile fino al 12 luglio.
La mostra si focalizza sull’intensità dei colori che caratterizzano le opere del gruppo di artisti Die Brücke, affiancate da quelle dei Fauves francesi, del Futurismo italiano e di Der Blaue Reiter di Monaco di Baviera.
Con la nascita del gruppo Die Brücke si posero le fondamenta per un movimento straordinario che segnò la storia dell’arte e prese il nome di Espressionismo. Quando i quattro studenti di architettura, Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Karl Schmidt-Rottluff e Fritz Bleyl, decisero di formare un collettivo per attirare l’attenzione pubblica non si resero conto che si trovavano all’inizio di una rivoluzione artistica.
Le opere degli artisti di Die Brücke sono di eccezionale importanza e costituiscono un significativo contributo della Germania all’Arte Moderna.
Uno degli obiettivi dei giovani pittori fu proprio quello di rinnovare l’arte nazionale abbandonando gli standard della tradizione accademica e ricercare un’espressione artistica indipendente basata sulla riproduzione spontanea dell’esperienza visiva.
L’intenzione era quella di trasmettere allo spettatore una sensazione individuale percepita in un determinato momento da rappresentare nell’immediato, in maniera intuitiva senza alcuna valutazione intellettuale.
In contrasto con il circolo di artisti di Monaco Der Blaue Reiter, Die Brücke non fu caratterizzato da idee teoriche o concetti metafisici. Fu la gioia della creatività libera e del modo molto personalizzato di dipingere che tenne uniti i singoli membri. Come i dipinti dei Fauves francesi e dei Futuristi italiani, anche le opere degli artisti di Die Brücke e Der Blaue Reiter videnziavano un allontanamento significativo dal Naturalismo per rivalutare l’esperienza individuale dell’artista.
La cromaticità luminosa e l’audace immaginazione stilizzata caratterizzano le loro composizioni.
La classe intellettuale di quel tempo, tuttavia, condizionata da una visione accademica piuttosto rigida, considerò queste rappresentazioni avanguardiste solo una provocazione e le ignorò completamente.
Oggi le opere degli artisti Die Brücke e Der Blaue Reiter così come quelle dei Fauves e dei Futuristi sono considerate fra i maggiori successi dell’arte moderna e sono fonte d’ispirazione per i movimenti artistici contemporanei.
(Fonte: comunicato stampa)
Elenco mostre
Commenti:
ID56103 - 06/03/2015 00:58:07 - (Dru) -
non vi è alcun futuro davvero libero se canonizzato.
ID56104 - 06/03/2015 01:24:58 - (Dru) - per non dar l'impressione di dir ciò che non può dire quel ciò.
la metafisica è lo sforzo dell'uomo di concepire le cose con il proprio pensiero e di dare un significato che sia identico a ciò che il significato dice della cosa stessa o che esprime (questo nell'arte è il classicismo).
ID56105 - 06/03/2015 01:27:19 - (Dru) - con l'intellettualismo e il concettualismo
l'uomo porta il baricentro dell'attenzione dalla natura come fonte di creatività al cervello...
ID56106 - 06/03/2015 01:27:51 - (Dru) - natura o cervello
ciò che resta è la struttura.
ID56107 - 06/03/2015 01:28:23 - (Dru) - lo sviluppo conseguente
lo lascio a voi...
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ID56102 - 06/03/2015 00:50:44 - (Dru) - lo straordinario
la Metafisica prima e l'Intellettualismo o Concettualismo poi, nell'arte, hanno saputo costruire un mondo normatizzato e normalizzato che conduce la conoscenza della forma alla verità di natura, quando la molteplicità, come diversità, trova il suo denominator comune nella ragione in quanto struttura portante, ecco che ogni avanguardismo e astrattismo fondano la loro di ragione sulla libera espressione che demolisce, destruttura, libera la forma da ogni logica della coscienza per poter davvero produrre, poiché questo è il significato di creativo, saper davvero annientare il passato e ogni tipo di canone che dal passato vuole soffocare la nuova produzione.