Metalfil in crescita

Al momento i dipendenti sono quindici, l'80 per cento della lavorazione ha un mercato prevalentemente nazionale e dal 1990 fino al 2000, anziché reti come adesso, si produceva filo destinato all’edilizia per legatura del tondo del cemento armato. Dal 2006 la specializzazione riguarda altri prodotti che interessano l'edilizia, ma non solo.

Stiamo parlando della Metalfil di Storo, che si trova in una fase di cambio generazionale guidata dalla seconda generazione Francesco, Marco e Alessandro Ghizzi, figli dei fondatori Gianfranco Ghizzi e la moglie Vilma Manzoni. Una realtà artigianale solida, seria e professionale che ha le sue origini già nel 1990, quando i genitori con grinta, tanta umiltà e determinazione hanno avviato l’attività imprenditoriale. Una scommessa e una sfida che finora ha premiato e dato ragione alla famiglia Ghizzi.

Una storia di imprenditorialità scritta nel Dna a partire dal nonno paterno Giovanni Ghizzi, un uomo tutto d’un pezzo che si era fatto da solo nei settori prima del legno e poi della metallurgia. “Il 2017 - dice ora Francesco - sarà per Metalfil un anno importante poichè sono previste delle evoluzioni tecniche mediante l'impiego di nuovi macchinari di ultima generazione e creando anche qualche altro posto di lavoro”.

L'azienda oggi si occupa della produzione di reti elettrossaldate, recinzioni per cantiere, matassine in filo di ferro ed altri articoli adatti a varie applicazioni nell'ambito dell'edilizia, della termoidraulica, dell'industria e dell'agricoltura. Un mercato di fatto soggetto alla variazione dei prezzi delle materie prime e alla concorrenza, dove la chiave è quella di produrre articoli di qualità personalizzati in base alle esigenze dei clienti.

“L'imprenditoria della famiglia Ghizzi - dicono i tre figli - è una realtà che incarna una visione del fare business che nel contempo vuole coinvolgere soprattutto coloro che vi lavorano. Poi la massima attenzione di tutti deve essere rivolta alla crescita ed al fatturato ma anche sul valore aggiunto alla produzione”.

Alessandro e Marco, responsabili team di produzione, vanno oltre: “Abbiamo sposato un modello organizzativo non gerarchico ma funzionale, sviluppato in un team di lavoro dove le uniche differenze risiedono nelle funzioni e responsabilità. A tal punto che crediamo sia necessario il coinvolgimento delle persone nella vita aziendale e che in questo emerga il vero valore e vantaggio competitivo”.

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