27 Settembre 2019, 07.25
Infosport

Tutto quello che c'è da sapere sulle ghette per il trekking

di red.

Ci rivolgiamo con questo articolo agli amanti del trekking, sia a chi lo pratica già da tempo, sia a chi sta seriamente pensando di cimentarvisi


Saprete già che scarpe/pantaloni/giacca sono fondamentali, per non parlare dei bastoni, dello zaino, e di tutti gli accessori che potrebbero essere durante le escursioni.

Oltre a questi accessori ce n'è un altro che non può davvero mancare, specialmente se sapete già che vi avventurerete per percorsi mutevoli: si tratta delle ghette per il trekking.

Le ghette sono infatti l'ideale per impedire ad acqua, neve e fango di penetrare nella scarpa e per mantenere le estremità inferiori dei pantaloni più asciutte possibile.

Ma vediamo insieme dove e quando si possono utilizzare.

Utili solo per i climi freddi?


Specialmente coloro che hanno l'abitudine di fare escursioni in ambiente alpino pensano alle ghette come un qualcosa che debba essere sfruttato solo in presenza di climi freddi. In realtà hanno svariate possibilità di utilizzo.

Immaginate di camminare in un deserto o in percorsi pieni di polvere e sabbia: senza l'ausilio delle ghette questi materiali entrerebbero facilmente nelle scarpe creando un bel mix con il vostro sudore e le vostre calze si trasformerebbero in una sorta di carta vetrata. Scomodo no?

Se siete degli amanti dei paesi freddi e umidi, come quelli scandinavi, saprete bene quanto le ghette vi possano essere di aiuto per via di tutti quegli acquitrini che si incontrano in quegli ambienti.

Insomma, sfatiamo il mito che le ghette servono solo contro pioggia, neve o grandine.

A tal proposito sembra lecito citare alcune tipologie di ambiente dove le ghette si possono rivelare tattiche.

Ad ogni ambiente le sue ghette: dal clima delle Alpi a quello dei deserti

Se scegliete di avventurarvi sulle Alpi o sugli Appennini, soprattutto nella stagione fredda, le ghette vi serviranno prevalentemente in caso di neve. Sarà fondamentale che siano alte almeno fin sotto al ginocchio e che coprano bene il collo dello scarpone da montagna. Potrete camminare tranquilli sapendo che la vostra scarpa è impermeabile e il vostro piede al sicuro.

Va da sé che le ghette dovranno essere fatte in materiale idrorepellente, tuttavia non sarà necessario acquistarne di particolarmente costose e performanti, poiché la neve bagna meno della pioggia e a temperature basse anche la condensa all'interno della scarpa è minore. Non è necessario quindi che abbiano una particolare traspirazione.

Per quanto riguarda la forma, beh dipende: se ad esempio fate delle tranquille ciaspolate a fondo valle potete acquistare delle ghette un po' più larghe.
Se invece indossate spesso i ramponi potrebbero fare al caso vostre delle ghette più aderenti: potreste avere qualche difficoltà allacciandole, ma vi saranno di aiuto nell'evitare agganci ghetta-rampone non previsti.

Se siete amanti del viaggio all'avventura e state per andare a visitare le brughiere e gli acquitrini dei Paesi scandinavi, allora sappiate che dovrete avere dalle vostre ghette massima impermeabilità e traspirazione: troverete in questi luoghi molta acqua e molto fango. Sappiate che con le temperature miti (in estate) si formerà molta condensa interna a causa della sudorazione.

Cambiamo completamente ambiente e clima, e avviciniamoci alle Terre sabbiose come quelle desertiche, le ghette che potreste usare in tali luoghi sono quelle che si fermano poco sopra la caviglia, tanto meglio se sono super leggere (e quindi anche super traspiranti).

Consiglio forse ovvio, ma necessario...
Se siete dei neofiti del trekking e state pensando che si tratti di un accessorio non fondamentale e, anzi, di ingombro e peso, beh vi conviene rivalutare la vostra idea perché le ghette possono davvero fare la differenza: più protezione avrete ai vostri piedi e più vi godrete la vostra passeggiata.


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