Taglio del nastro alla Comunità Residenziale per Anziani «Stella Alpina»

L’appuntamento al civico 18 di via XXV Aprile a Serle è per questo giovedì 23 gennaio alle 10 e 30.
Per l’occasione saranno presenti i rappresentanti degli enti che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione di questa importante struttura, che mira a rispondere ai bisogni sociali, assistenziali e sanitari della popolazione anziana, ma anche a sperimentare nuovi modelli di attivazione della comunità e nuovi servizi “leggeri” in favore degli anziani.
Questi gli obiettivi che hanno guidato la realizzazione della nuova Comunità Residenziale per Anziani “Stella Alpina”.

Si tratta di un nuovo e sperimentale servizio che cerca di coniugare autonomia personale, sociale ed abitativa degli anziani con moderata compromissione del comportamento e della funzionalità con i più moderni ed efficaci standard di assistenza agli anziani stessi.

L’amministrazione comunale di Serle, proprietaria dell’immobile, sarà rappresentata dal Sindaco Gianluigi Zanola; la cooperativa sociale La Rondine che è l’ente gestore del servizio, dalla Responsabile Maura Giuradeo; l’ASL di Brescia, ente catalizzatore dell’esperienza in termini di definizione degli standard e del processo di autorizzazione del servizio, dal Direttore generale Carmelo Scarcella; la Fondazione Cariplo che ha erogato un contributo a fondo perduto di 300.000 euro da Giovanni Peli, la Comunità montana di Valle Sabbia che ha svolto un ruolo di programmazione territoriale degli interventi dal presidente Giovanmaria Flocchini.

Agli interventi delle autorità seguiranno la benedizione ad opera di Don Italo Gorni , il taglio del nastro, la visita guidata della struttura e infine un piccolo rinfresco per i presenti.

L’idea di trasformare la Stella Alpina in una residenza per anziani parte da lontano, dagli anni Novanta del secolo scorso, quando i serlesi hanno espresso la volontà mediante referendum che l’ex albergo, divenuto di proprietà comunale, fosse destinato ad accogliere gli anziani.

Un sogno a lungo rimasto nel cassetto, che ora sta diventando realtà.
Vi troveranno posto 25 anziani totalmente o parzialmente autosufficienti, di Serle o del Distretto.
Verranno ospitati in piccoli nuclei semiautonomi, assistiti da personale socio-assistenziale e infermieristico e forniti di ogni consulenza medico-specialistica necessaria.

Quella di Serle, come ha affermato il sindaco Gianluigi Zanola in altre occasioni «sarà una struttura capace di offrire ai propri ospiti un ambiente meno istituzionalizzato che nelle tradizionali Rsa, più vicino alle caratteristiche di un’abitazione domestica e dove, attraverso un maggior coinvolgimento dei familiari, del volontariato e dell’associazionismo, si potranno realizzare soluzioni di vita capaci di esaltare e valorizzare le potenzialità della persona».

 

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