Il mistero del sottobosco

Nel buio notturno, seguendo un percorso illuminato da sole fiaccole, gli spettatori di Acque e Terre incontreranno il mistero dei “Sessanta racconti” di Dino Buzzati.
Quattro attori dislocati fra rocce bianche, anfratti e alberi secolari nella bellissima location dell’altopiano di Cariadeghe leggeranno i racconti più suggestivi dell’opera: “Eppure battono alla porta”, “Qualcosa era successo”, “Gli amici” … storie tra fantastico e realtà. Ambientate tra mura domestiche o in luoghi immaginari, raccontano storie di tentazioni e di amori irraggiungibili, di eremiti e di fantasmi, di personaggi angosciosi e sfuggenti.

“Il mistero del sottobosco”, questo è il titolo della serata, andrà in scena a Serle, sull’altopiano di Cariadeghe, questo venerdì 2 luglio, alle 22. Ad organizzarla è l’associazione culturale Elea, in collaborazione con la Protezione Civile di Serle e il Ristorante Valpiana.

In questa magica serata protagonisti saranno gli stessi spettatori di Acque e Terre Festival avendo la particolare possibilità di diventare in prima persona “la voce” delle fantasie e delle inquietudini di Dino Buzzati. Chiunque volesse partecipare come lettore può iscriversi presso il Libraccio in corso Magenta 27/d a Brescia (030.3754342) scegliendo un racconto tra quelli proposti.

La notte letteraria sarà anche occasione per scambiare o ricevere in regalo tanti libri misteriosi. Compagnia e guida di tutti i presenti l’incanto di un mistero senza confini.

“Sessanta Racconti” è una raccolta di racconti brevi apparsa nel 1958, considerata una vera “ “summa” del mondo poetico dello scrittore. Dino Buzzati pone al centro della sua opera temi importanti e significativi come l’amore per la famiglia, la giustizia, il mistero, i sani e i malati e i vizi umani. Vi si trova rappresentata l'intera gamma dei suoi motivi ispirati, dalla visione surreale della vita all'orrore per la città, dagli automatismi esistenziali introdotti dall'uomo tecnologico alla suggestione metafisica. Il taglio dei racconti ben si presta alla narrativa di Buzzati che, vero mago della composizione breve, spaziando tra meraviglioso, favoloso e immaginario traduce in gioco, tragedia o mistero le situazioni che potevano apparire più banali o scontate. Un’opera dotata di grande capacità riflessiva, capace di far sorridere, pensare e riflettere.

Visto che l’Altopiano di Cariadeghe si trova a 900 metri di quota è consigliato attrezzarsi con un abbigliamento adeguato alle temperature e con delle calzature che permettano di spostarsi agevolmente su sentieri sterrati.

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