Anche a Serle «Non solo bar»

Quando si dice fare di necessità virtù. L’amministrazione comunale di Serle aveva pubblicato mesi fa un bando per dare in gestione il bar Boifava, di proprietà comunale, posto sull’omonima piazza, proprio di fronte al municipio. Una posizione centrale del paese, dove oltre al municipio si affacciano l’ufficio postale e la chiesa parrocchiale.

Il primo bando andò deserto, pertanto si decise di bandire una nuova gara migliorando le condizioni economiche per venire incontro al futuro gestore, ma pure questo bando è andato deserto.

«All’inizio – spiega il sindaco Paolo Bonvicini, nell’incontro di presentazione del progetto in municipio – avevamo colto l’interesse di 5 o 6 persone intenzionate alla gestione del bar, ma, visto che il bando è andato deserto per ben due volte, abbiamo pensato di percorrere una strada diversa. Sulla scorta dell’esperienza di Lavenone, ci siamo rivolti a Valle Sabbia Solidale per vedere se potevamo intraprendere un’esperienza analoga».

«Abbiamo svolto delle indagini e delle valutazioni – riferisce Andrea Pasini, direttore di Valle Sabbia Solidale – e abbiamo pensato di coinvolgere le cooperative Cogess e Area che hanno già avuto esperienza con il chiosco di Lavenone. Saranno coinvolte alcune persone svantaggiate o disabili sia del paese o dei paesi limitrofi con un progetto che avrà una valenza sociale, con inserimenti lavorativi e un percorso verso l’autonomia».

«Insieme all’assistente sociale del Comune e con la collaborazione di Social Work – precisa Giuliana Tonoli della Cogess – saranno individuate fra le persone residenti quelle che potranno essere inserite in questo progetto. Dopo un periodo di formazione, saranno coinvolte nella gestione del bar».

L’apertura è prevista per l’inizio di agosto. Per il primo periodo sarà gestito da baristi professionisti, poi dopo il corso di formazione di 100 ore saranno affiancati anche dalle persone svantaggiate.

«L’intenzione era quella di aprire per l’inizio dell’estate – ha ricordato il sindaco –, ma il tempo si è protratto un po’ oltre per affinare il progetto».

Anche perché oltre all’apertura del bar è stato affiancato un altro progetto dedicato al mondo giovanile: welfare di comunità, per sondare i bisogni della realtà giovanile serlese, per dare poi vita a una consulta giovanile. Un progetto a cui il sindaco Bonvicini tiene molto, un desiderio espresso già all’inizio del suo mandato che ora si concretizza.

Di questo se ne occuperà la cooperativa Area. «Il primo passo sarà quello di fare una mappatura e sondare le richieste che vengono dal mondo giovanile – illustra Nicola Maccioni, amministratore delegato di Area –. Inizieremo con consultare gli adulti che a vario titolo sono coinvolti con i giovani, poi i giovani stessi. L’idea è quella di dare vita a un processo che dia vita a un tavolo di confronto attraverso il quale si prenderanno poi le decisioni sulle iniziative da intraprendere rivolte ai giovani. Un’esperienza analoga è stata realizzata già a Vestone.
Nulla vieta poi – conclude Maccioni – che il bar diventi un luogo dove poter coinvolgere anche i giovani in qualche evento».

Durante il mese di luglio saranno eseguiti alcuni lavori di sistemazione del bar, che stavolta saranno a carico del Comune, in modo che per l’inizio di agosto si possa inaugurare la nuova gestione.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Tag

Commenti:

Vedi anche