05 Dicembre 2017, 08.30
Serle
Progetti

«Sativa», insieme per valorizzare l'Altopiano

di Federica Ciampone

Una platea numerosa e molto interessata ha affollato la Sala consiliare del Comune di Serle lo scorso sabato, 2 dicembre, per la giornata di presentazione del progetto “Sativa”


Un pubblico numeroso e attento, come se ne vorrebbero vedere in tutte le occasioni di riflessione e di confronto su temi importanti per il territorio, ha assistito lo scorso sabato alla presentazione del progetto “Sativa”, cofinanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando Comunità Resilienti 2016 e realizzato da Fondazione Lombardia per l’Ambiente con il Comune di Serle e la Cooperativa Eliante.
 
Al sindaco di Serle, Paolo Bonvicini, il compito di introdurre il convegno e presentare gli attori della giornata: Gianbattista Tonni (Gal Garda Valsabbia), Fulvio Viesi (Associazione Nazionale Città del Castagno), Chiara Vona e Anna Crimelia (Cooperativa Eliante), Massimiliano Lopedoto (architetto del Comune di Serle) ed Eugenio Fasser (tecnico forestale).
 
Dopo le presentazioni Gianbattista Tonni, referente del progetto, ha illustrato ai presenti obiettivi, iniziative e opportunità di “Sativa”. “Lo scopo del progetto è quello di stimolare la risposta della comunità per far fronte ad alcune criticità che abbiamo riscontrato, avviando così un percorso che porti la comunità locale a riappropriarsi del territorio, valorizzandone la biodiversità e il grande potenziale”. 
 
Partendo dalla sperimentazione di nuove forme di gestione dei castagneti – una coltura di importanza fondamentale per la storia dell’Altopiano di Cariadeghe, ridotta attualmente in stato di degrado e abbandono - il progetto “Sativa” mira a creare nuove opportunità per l’economia locale e la promozione del territorio.
 
Ma quali sono, esattamente, le criticità individuate? “Il ristagno dell’economia locale, l’abbandono progressivo del territorio e il fatto che quest’ultimo non venga più visto come una risorsa per l’uomo: questi fattori hanno provocato l’abbandono delle coltivazioni, in particolare delle selve castanili, la perdita della capacità di utilizzare al meglio le risorse che abbiamo e una drastica riduzione dell’offerta turistica”, ha spiegato Tonni. 
 
Tanti i soggetti coinvolti nel progetto: operatori nel settore agricolo e in quello della ristorazione, studenti e laureati nel settore, le associazioni locali e l’intera comunità, il cui interesse e apporto è indispensabile alla buona riuscita del progetto. Sono già online, come ha ricordato l’architetto Lopedoto, i primi 3 bandi di selezione (www.serle.info/bandi) rivolti ad aziende agricole interessate a prendere in gestione alcune aree, ad imprenditori agricoli interessati alla formazione per diventare operatori specializzati nel settore castanicolo e ad un’azienda agricola interessata a realizzare un vivaio di castagni e marroni.
 
Il secondo intervento è stato quello di Fulvio Viesi (Associazione Nazionale Città del Castagno), che ha raccontato ai presenti – tra cui diversi rappresentanti delle associazioni del territorio - una delle più riuscite esperienze nazionali di recupero e promozione dei castagneti: il castagneto sperimentale “Mindi” di Cavedine. “Se un progetto di questo tipo viene realizzato con cura, avrà una funzione brillante per la didattica e una grande attrattiva per il Comune”, ha detto Viesi. “Abbiamo visto piante ben innestate nel 2006 dare i loro frutti nel 2009. L’obiettivo, oltre che la riqualificazione dell’area, dev’essere quello di creare consumatori attenti, non necessariamente castanicoltori: il consumatore deve imparare a distinguere ciò che vale da ciò che costa, prediligendo i prodotti naturali e a chilometro 0”.
 
La seconda parte del convegno è stata dedicata alla presentazione delle modalità di partecipazione rivolte ad aziende agricole e privati alla gestione agro - forestale delle aree interessate dal progetto. 
 
Chi desiderasse ulteriori informazioni sul progetto può scrivere ad altopianocariadeghe@gmail.com (Gianbattista Tonni, referente), s.vitulano@pteryx.it (Severino Vitulano) o valentina.bergero@flanet.org (Valentina Bergero) per visite guidate e attività per le scuole e vona@eliante.it (Chiara Vona) per info e adesioni. 
 
 


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