29 Gennaio 2017, 09.09
Lo sapevate che...

La falena chiamata come Donald Trump

di red.

Si tratta di una specie appena scoperta e porta il nome del nuovo presidente degli Stati Uniti. Ad ispirare gli studiosi la testa dell'insetto


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di Mattia Maccarone
 
Nonostante non si sia ancora insediato alla Casa Bianca (la data è prevista per il 20 gennaio), il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha già un piccolo animale che porta il suo nome: si tratta della Neopalpa donaldtrumpi, una minuscola falena con un’apertura alare di circa 10 millimetri. A ispirare il nome della specie appena scoperta sembra sia stata la testa dell’insetto, dove la disposizione di alcune scaglie bianche e arancioni rirende la forma e i colori della tipica acconciatura del tycoon. A spiegarlo è il biologo evoluzionista Vazrick Nazari che ha firmato lo studio apparso su Zookeys.
 
L’habitat naturale della Neopalpa donaldtrumpi si estenda dalla California del Sud alla Baja California in Mexico, e casualità vuole che il muro previsto nei progetti del 45esimo presidente degli Stati Uniti dividerà proprio l’area dove la falena vive e si riproduce.
 
“La sua distintiva conformazione alare e la particolare sequenza genetica ci hanno permesso di classificarla immediatamente come una specie nuova e mai descritta prima d’ora” racconta Nazari a Live Science. Anche se si tratta della prima specie a portare il nome del nuovo presidente degli Stati Uniti, l’acconciatura del tycoon ha già ispirato il nome comune dello stadio larvale un’altra specie, il Trumpapillar, bruco della falena Megalopyge opercularis, chiamata anche falena-micio. Il lepidottero, sia allo stadio larvale sia adulto, è infatti ricoperto da una fitta peluria giallo-arancio di setole morbide che ricorda i capelli di Trump.
 
Per ora Barack Obama rimane ancora il presidente che ha ispirato il maggior numero di specie, nove in totale, incluso un pesce della barriera corallina delle Hawaii, il Tosanoides obama, il ragno Aptostichus barackobamai, e anche un tipo di lichene, il Caloplaca obamae. 
Quello di assegnare un nome famoso a delle nuove specie è un gesto che serve principalmente per aumentare l’interesse dell’opinione pubblica, non solo per l’organismo appena scoperto, ma anche per far conoscere l’ecosistema in cui vive e le minacce che mettono in pericolo la sua sopravvivenza.
 
“Spero che il presidente faccia della conservazione di questi fragili ecosistemi una delle priorità del suo governo” racconta Nazari. 
“Queste aree contengono ancora moltissime specie ancora ignote ed è per questo che necessitano di essere protette”. Ma la realtà purtroppo è un’altra. I repubblicani che assumeranno, insieme a Trump, il controllo del Congresso degli Stati Uniti e della Casa Bianca, hanno infatti intenzione di abolire alcune parti del Endangered Species Act, uno degli strumenti più importanti per la protezione e la conservazione delle specie in pericolo. 
La notizia è stata pubblicata qualche giorno fa sul Time.

di Mattia Maccarone da Wired.it
 



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