11 Ottobre 2010, 09.00
Salò Valsabbia O Garda
Penne nere

L’omaggio degli alpini alla Madonna del Don

di Cesare Fumana

Ieri a Mestre il dono degli alpini bresciani dell’olio per la lampada votiva per l’icona della Vergine portata dal fronte russo da un cappellano militare, per ricordare i caduti della campagna di Russia.

Ogni anno tre sezioni dell’Ana donano alla chiesa dei Cappuccini a Mestre l’olio per la lampada votiva che arde perennemente dinnanzi a un’icona della Vergine a ricordo degli alpini caduti sul fronte russo.

Quest’icona ha una storia particolare: fu salvata da alcuni alpini del battaglione Tirano da un’isba in fiamme e custodita dal loro cappellano militare padre Policarpo Narciso Crosara, che riuscì tramite un alpino a farla giungere in Italia. Padre Policarpo, Cappuccino a Mestre, le dedicò un altare laterale della chiesa dei frati della frazione veneziana dove è tutt’ora custodita. Un’icona di per sé modesta ma dal profondo significato religioso.

Quest’anno è toccato alle tre sezioni bresciane (Brescia, Salò “Monte Suello” e Vallecamonica) donare l’olio per la lampada.
La cerimonia di consegna è avvenuta ieri a Mestre, nel corso dell’annuale festa della Madonna del Don, organizzata dagli alpini della sezione di Venezia.
La manifestazione è iniziata con l’alzabandiera in piazza Ferretto, la piazza principale di Mestre, alla presenza della autorità fra cui il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni (Mestre è frazione di Venezia) e degli alpini delle tre sezioni bresciane, presenti numerosi, e guidati dai rispettivi presidenti.

La bandiera è stata poi posta a mezz’asta in omaggio ai quattro alpini della Julia morti sabato in Afghanistan: i caporali maggiori Francesco Vannozzi, 26 anni, toscano, Gianmarco Manca, 32 anni, di Alghero (Sassari), Sebastiano Ville, 27, di Francofonte (Siracusa) e Marco Pedone, 23 anni, salentino.

Dopo aver illustrato brevemente la storia dell’icona russa e delle tre sezioni bresciane, ha preso il via una sfilata per le vie cittadine accompagnati dal suono della fanfara alpina “Tridentina” di Brescia e della fanfara alpina di Salò, fino a giungere alla chiesa di padri Cappuccini.
Qui, al termine della messa celebrata in suffragio dei quattro alpini morti e accompagnata dal coro Ana della Vallecamonica, i presidente delle tre sezioni Bresciane dell’Ana, Davide Forlani di Brescia, Romano Micoli di Salò e Giacomo Cappellini della Vallecamonica, hanno letto l’atto di dedicazione e donato l’olio per la lampada.
Nel pomeriggio le due fanfare si sono esibite in un concerto in piazza e quindi l’ammainabandiera ha concluso la manifestazione che, a detta degli alpini veneziani, è stata fra le più partecipate degli ultimi anni.



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