Alpini, fra impegno e allegria

I raduni alpini si ripetono più o meno alla stessa maniera, ma ogni volta sono un’esperienza nuova. E ogni volta la gente si stringe attorno alle penne nere, le applaude, le riconosce come una realtà vicina alla gente, impegnata nel volontariato e attenta alle comunità locali.

È successo anche ieri a Gargnano, dove si è conclusa l’adunata sezionale della “Monte Suello” di Salò. La sfilata da Bogliaco fino alla chiesa parrocchiale di Gargnano è stata accompagnata dall’allegria delle note delle tre fanfare alpine della sezione e dalla gente che ha applaudito il passaggio delle Penne nere. Un migliaio gli alpini che hanno sfilato lungo le strade della cittadina gardesana addobbata a festa, sotto il sole di una calda giornata estiva.

Non sono mancati gli stranieri, già presenti numerosi in vacanza sul lago, intenti a immortalare con le macchine fotografiche o con i loro smartphone questa parata, che ai loro occhi sarà sicuramente parsa folkloristica, con le persone con in testa questo strano cappello verde con la penna, ma che la gente del posto ha visto sicuramente con un occhio diverso.

E il merito è innanzitutto degli alpini di Gargnano, guidati con passione da Giacomo Samuelli, e poi di tutti i 58 gruppi della sezione Ana di Salò “Monte Suello”, che anche nell’ultimo anno sono stati impegnati sui tanti fronti del volontariato, senza dimenticare la loro dimensione di associazione d’arma.

La sfilata ha avuto un prologo con l’arrivo con la motovedetta della Guardia Costiera, accompagnata a remi dalle bisse (le tipiche imbarcazioni gardesane), del gonfalone comunale, scortato dal sindaco Gianfranco Scarpetta, e dal vessillo della sezione di Salò, scortato dal presidente Romano Micoli.
Una volta scesi al porto di Bogliaco sono stati resi loro gli onori con lo schieramento degli alpini, delle autorità, dei gagliardetti dei gruppi e dei vessilli delle sezioni ospiti (Brescia, Vallecamonica e Bergamo).
Quindi ha preso il via la sfilata, aperta dai gonfaloni dei comuni gardesani, seguiti dalla fanfara di Salò, il consiglio direttivo degli alpini salodiani, le autorità e due blocchi di alpini con in testa le fanfare di Villanuova e di Gavardo.
A chiudere il blocco degli alpini dei nuclei di Protezione civile e dell’antincendio boschivo.

Nutrita la presenza dei sindaci gardesani e valsabbini, capitanati dai rispettivi presidenti delle comunità montane Parco Alto Garda Bresciano, Davide Pace, e di Valle Sabbia, Giovanmaria Flocchini. Fra gli alpini in armi spiccavano le penne bianche del tenente colonnello Daniele Morati, di Toscolano Maderno, attualmente comandante del battaglione “Bassano” del 6° rgt Alpini a Brunico, e del tenente colonnello Marco Cargnoni di Preseglie.
Fra i rappresentanti politici e istituzionali l’assessore regionale Alberto Cavalli, il vice presidente della Provincia di Brescia Giuseppe Romele, il vice prefetto vicario di Brescia Salvatore Pasquariello, i rappresentanti dei Carabinieri, della Finanzi, della Forestale, della Guardia Costiera e le Crocerossine.
A rappresentare l’Ana nazionale il consigliere nazionale camuno, Ferruccio Minelli.

Alla fine della sfilata lo striscione “Arrivederci a Idro”, dove si svolgerà l’adunata sezionale del prossimo anno, portato dagli alpini dell’Eridio accompagnati dal loro sindaco .

Non è mancato l’omaggio ai pochi reduci alpini rimasti che non hanno voluto rinunciare ad essere presenti alla sfilata su tre pickup, fra cui il reduce gargnanese Fausto Bertolazza.

Giunti sul sagrato della chiesa parrocchiale, si sono tenuti le allocuzioni, cui è seguita la messa celebrata dal cappellano alpino don Diego Gabusi e concelebrata dal cappellano militare don Lorenzo Cottali e dal parroco di Gargnano don Roberto.

Dopo il pranzo presso i vari ristoranti del posto, gli alpini si sono ritrovati alle 17 per l’ammainabandiera, ma la festa è proseguita fino a sera con gruppi di alpini riuniti a cantare per le piazze del paese.

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