Chi sono gli Alpini?

Festa grande questa settimana alla Passerini di Nozza, dove gli Alpini di Vestone hanno brindato per rendere omaggio a Primo Zambelli, l'ultimo reduce di Russia.

Un orgoglio vocazionale e appassionato quello degli Alpini, soprattutto in un territorio come quello della Valle Sabbia, dove quasi ad ogni comune, corrisponde un Gruppo Alpini organizzato, con tanto di capogruppo e gagliardetto: rispolveriamolo.

L'Associazione Nazionale Alpini nasce nel clima post-bellicco di un Paese fortemente disorientato, in cui la gioia dei reduci di rientrare a casa, si scontra con forti disordini pubblici e con l'ostracismo dei partiti di un ordinamento menomato. Così, bisognosi di conforto e sostegno, i reduci della difesa alpina fondano a Milano nel 1919 l'ANA. Sul Vessillo della sezione di Brescia sono appuntate sette medaglie d'oro al valore militare, tre alla Croce Rossa e una al valore civile.
Su quello della sezione “Monte Suello” di Salò due medaglie d’oro al valor militare, una al merito della Croce Rossa, una al valore civile per l'alluvione in Val Padana del novembre 1994, e due al merito civile per il terremoto nel Friuli del maggio-settembre 1976  e per l'intervento in Valtellina nel 1987 e in Armenia nel 1989.

Le sezioni si articolano sul territorio in gruppi: quasi ogni paese ha il suo gruppo organizzato; nei comuni più grandi spesso ci sono gruppi per le varie frazioni.

Sono tanti gli impegni che compaiono sul loro statuto: tra gli altri, spicca quello di favorire lo studio dei problemi della montagna e del rispetto dell'ambiente, al fine di stimolare lo spirito e l'intelletto delle nuove generazioni.

Quando le armi alimentavano un potere malato, diffusosi a macchia d'olio su tutta l'Italia, nemmeno la montagna assicurava la protezione, anzi; proprio sui nostri versanti, approfittando dell'isolamento geologico, il nemico agiva con imboscate e bombardamenti inaspettati. L'esercito italiano non poteva contare sulla formazione tradizionale, dovette provvedere a delle truppe che conoscevano il proprio territorio per davvero. Così nel 1872, dall'Esercito Nazionale, nacque il Corpo degli Alpini: non combattevano per un'idea, difendevano la propria casa, le proprie rocce, gli alberi e le foglie.

Purtroppo l’età dei soci avanza e mancano i rincalzi di giovani Alpini: l’abolizione della leva obbligatoria è stata una scure all’ingresso di nuovi soci, e sono pochi i giovani valsabbini che vogliono fare anche solo un anno di esperienza militare come volontari in ferma breve.

Per ora però i numeri tengono e continueremo a distinguere delle lucide penne nere per qualche decennio.