Rivive la «Sirena» dopo la demolizione

S’è conclusa ieri la demolizione del fabbricato denominato «Sirena», uno dei simboli del terremoto del 2004. L’edificio, affacciato sul porticciolo delle Rive, uno dei quartieri salodiani più colpiti dal sisma, ha rappresentato una delle emergenze più significative emerse dalle macerie del terremoto, per il dramma umano delle famiglie sfollate, per la forzata chiusura dell’attività di ristorazione al piano terra (aperta solo poche settimane prima dell’evento sismico) e per la complessità dell’intervento di recupero. I danni strutturali subiti dall’immobile furono notevoli.
L’edificio rischiava di crollare da un momento all’altro e fu quindi ingabbiato con putrelle e reti in acciaio.

La demolizione, che di fatto dà il via alla ricostruzione dell’edificio, è un passaggio che ha una forte valenza simbolica, che indica come a Salò si possa davvero considerare chiusa, o quasi, l’attività amministrativa di preparazione alla ricostruzione. Il recupero rispetterà le funzioni preesistenti; sarà inoltre l’occasione per una riqualificazione generale della zona. Al piano terra, sul lato di via Rive, verrà creato un porticato simile a quello esistente presso il vicino Hotel Bellerive e sarà inoltre allargato l’esistente passaggio tra la Sirena e l’ex macello, così come richiesto dall’Amministrazione comunale al fine di migliorare la viabilità e l’accesso al porticciolo e alla nuova passeggiata del lungolago «Antiche Rive».

L’edificio della Sirena era stato edificato nei primi anni dell’Ottocento (esisteva sicuramente nel 1828); inizialmente era di tre piani, poi, nel 1906, la proprietà innalzò un quarto piano. Anche se non riveste particolari interessi dal punto di vista artistico o storico, la Sirena è sempre stata un importante punto di riferimento per i salodiani. L’antica trattoria posta al piano terra (che un tempo disponeva anche di alcuni campi per il gioco delle bocce) è stata per decenni un luogo d’incontro per la gente del rione e non solo. Con la creazione del porticciolo, avvenuta intorno agli anni Sessanta, la Sirena acquistò ancora più prestigio, che aumentava ulteriormente con la nascita del grande porto della Società Canottieri ed infine, in tempi recenti, con la realizzazione del lungolago «Antiche Rive», che corre proprio in fronte al giardino del ristorante, che sarà mantenuto anche nella nuova destinazione dello stabile.

I piani rialzati saranno invece destinati al residenziale. La ricostruzione è stata affidata all’impresa Società generali Costruzione di Toscolano Maderno. Il progetto è opera di un pool formato dagli architetti Eusebio Ebranati e Giuseppe Galeri e dai geometri Giuseppe Franco ed Ennio Manfredini.

Simone Bottura dal Giornale di Brescia

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