Le «confessioni» di Padre Santino

Stasera alle 20.30, nel salone del Centro sociale «I pini» di Salò, verrà presentato il libro di padre Santino Scapin «Un uomo in fuga». Oltre all’autore interverranno Giovanni Galli, neurologo psichiatra dell’azienda ospedaliera di Desenzano, Maria Teresa Cominelli, presidente della Associazione «Il chiaro del bosco», Francesca Garioni, che leggerà alcuni brani, e Simone Bottura.

Scapin, friulano, 66 anni, ha trascorso un lungo periodo nel convento dei Carmelitani di San Felice, adesso opera in città, nella parrocchia della Torricella. Sulla sua esperienza con la depressione, aveva già pubblicato due libri di poesie: «Tra disperazione e speranza. Vivere col male oscuro» e «In lotta con la nevrosi».
«Nella campagna friulana, in piena guerra, orfano di madre, con tanti fratelli - ricorda don Santino -, quella del monastero (dove si mangia, dove si studia) è diventata per me una strada obbligata».

Il primo ingresso in un reparto psichiatrico risale al ’72. I farmaci, le stanze con le inferriate, i compagni di dolore. «Dopo decenni di via Crucis, sono riuscito a mettere un po’ di ordine nel mio cervello, grazie a uno psicanalista, all’età che avanza e a Dio».

SE.ZA.  da Bresciaoggi

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