La Lega «strappa» con Cipani

Sui rapporti fra l'amministrazione comunale salodiana ed il Carroccio, deteriorati da tempo, interviene il segretario provinciale della Lega Nord Stefano Borghesi. Nel mirino la questione ospedale, ma anche altro.
«Insufficienti i risultati dell’Amministrazione Cipani» attacca a testa bassa Borghesi.

«Per quanto riguarda temi fondamentali come servizi, carovita e ambiente - sostiene il segretario del Carroccio - i cittadini di Salò non possono essere soddisfatti. Il tutto spiace ancor di più alla luce di quanto accaduto in passato. Infatti, pur avendo contribuito alla rielezione del sindaco e pur avendo siglato un accordo elettorale, alla Lega è stata negata la rappresentanza all’interno della Giunta comunale e di conseguenza non abbiamo potuto incidere in alcun modo su tale Amministrazione».

Sulla questione dell'ospedale Borghesi è senza indugio con l'ex direttore generale dell’Aod Mauro Borelli: «Non crediamo che la scelta di chiudere l’ospedale di Salò sia attribuibile a Borelli: le sale operatorie furono chiuse alla fine degli anni ’90 e l’ospedale non era più fruibile con gli standard richiesti dalla normativa attuale. Inoltre con il terremoto del 2004 la scelta di spostare a Gavardo l’ultimo reparto esistente, psichiatria, è stata inevitabile».
«Secondo quanto prospettato dalla passata Amministrazione ospedaliera - continua Borghesi - il ricavato della vendita dello stabile di Salò sarebbe servito a costruire una "Cittadella della salute", ubicata a Barbarano, oppure in altro luogo indicato dal sindaco Cipani, in cui avrebbero trovato posto 140 letti per la riabilitazione e servizi come radiologia, centro prelievi ed ambulatori».

Inoltre, aggiunge il segretario della Lega «l’ampliamento dell’ospedale di Gavardo, tanto contestato dal sindaco Cipani, risulta essere stato condiviso da 29 sindaci su 34 del comprensorio Alto Garda e Valle Sabbia. A nostro parere la vera catastrofe non risulta essere stata la passata gestione Borelli, al quale oggi è stata affidata la gestione Asl di un’intera provincia dopo avere ricevuto un giudizio dalla Regione Lombardia con valutazioni superiori alla media, ma la gestione Cipani, che non è stata in grado di fornire le riposte attese dai cittadini».

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