Al bar non si può stare

 
Dimissioni in massa del Consiglio d'Istituto, "clima invivibile" durante le riunioni fra docenti quando uno di loro intende manifestare un'opinione, "doppiopesismo" nel giudicare il comportamento dei docenti appunto, provvedimenti disciplinari "minacciati" ed altri solo eseguiti, denunce e controdenunce che hanno coinvolto il personale dell'Istituto, ma anche di fuori.

Non si farebbe mancare nulla il Fermi di Salò: una situazione a detta di alcuni "invivibile" e che "sta minando il buon funzionamento della scuola".
Fatti regolarmente segnalati agli organi superiori, ci dicono, coi responsabili che non sarebbero però ancora riusciti a soffocare le proteste da parte di alcuni docenti da una parte o a smussare il piglio autoritario con cui affronterebbe ogni discussione la dirigente, Maria Gabriella Podestà, ex moglie dell'ex ministro Bondi.

E' di questa mattina un nuovo capitolo, quando nell'Istituto salodiano sono stati convocati i rappresentanti sindacali per la contrattazione d'Istituto.
E' una prassi: il dirigente predispone entro il 15 settembre di ogni anno un progetto su come impiegare dei fondi aggiuntivi a disposizione dell'Istituto; siccome fra i vari capitoli ce ne sono alcuni che interessano direttamente i docenti, ad esempio quello che prevede il salario accessorio per quei docenti che assumono maggiori responsabilità, ecco che è previsa la contrattazione coi rappresentanti sindacali.

E' evidente l'incongruenza: il progetto relativo all'anno in corso è stato presentato dal dirigente pochi giorni fa (esattamente il 5 maggio, a scuola praticamente finita, invece che all'inizio).
Forse è per questo che la riunione coi rappresentanti provinciali di Cgil e Cisl è durata solo circa 5 minuti.  

Ma non è questo il punto. Quando i rappresentanti provinciali dei sindacati si sono fermati al bar dell'Istituto, non tanto per bere un caffè quanto per ragguagliarsi sull'esito della riunione appena avvenuta, oppure anticipare i contenuti della prossima - anche questa è prassi -  ci raccontano che una solerte impiegata di segreteria si è presentata redarguendoli ed invitandoli ad andarsene dalla scuola.

Sappiamo che di caffè ne preparano di ottimi anche altrove e i "nostri" avranno certo trovato uno spazio dove scambiare delle opinioni: sicuramente fuori dall'Istituto.

Questo sarebbe solo l'ultimo (forse), in ordine di tempo, degli episodi che denuncerebbero il clima difficile che si vive in quella scuola, che non mancherà, lo temiamo, di riflettersi anche sui percorsi di crescita degli alunni.

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