Il Teatro di Salò, pronto a rinascere?

Stiamo parlando del teatro di Salò, che dagli anni ’60 è stato abbandonato al degrado, e di cui si auspica ora una rinascita.
Un classico teatro all’italiana, costruito nel 1869, sulla spinta di alcuni cittadini guidati dall’avvocato Luigi Pirlo, di cui prenderà il nome fino al 1905.

Il progetto fu affidato all’architetto milanese Achille Sondrini, la cui opera fu inaugurata il primo novembre del 1873, con il Rigoletto di Verdi: una superficie di quasi 1000 mq, per un totale di 550 posti.

Negli anni successivi l’attività del teatro, conosciuto anche come Teatro Sociale, si svolse regolarmente, tra opere di lirica e di prosa; anche durante il periodo della Repubblica di Salò, la struttura continuò ad essere utilizzata, con spettacoli per l’intrattenimento degli ufficiali.

Dagli anni ’60 comincia il declino, per giungere al definitivo abbandono, e all’utilizzo, negli anni ’70, del teatro come un magazzino comunale.
Qualche anno fa, il teatro era stato addirittura catalogato tra i “beni culturali invisibili”, individuati dalla Fondazione Telecom Italia: quei beni che, decisamente, contraddicono quella che dovrebbe essere la vocazione artistica e turistica dell’Italia.
Il Comune aveva già fatto dei lavori per consolidare la struttura ed evitare il cedimento, senza però, fino ad oggi, presentare un piano di recupero completo.

Venerdì 26 ottobre, nella Sala dei Provveditori del Comune, è però finalmente stato presentato  alla cittadinanza il progetto complessivo del restauro del vecchio teatro, e, soprattutto, il quadro economico su come si intende sostenere finanziariamente l’operazione.

Pienissima la Sala: erano in molti interessati e curiosi di sentire l’intervento non solo del Sindaco ma anche dei tecnici.
Attualmente l’ostacolo maggiore è di natura economica: sono coperti per ora i primi due lotti, di cui il primo, costituito da un milione e mezzo di euro derivanti dalla convezione con la Tavina, stipulata per il nuovo stabilimento, realizzato entro la metà del prossimo anno.

Le coperture attualmente presenti arriverebbero a coprire il secondo lotto, fino a 3 milioni di euro, ma non è ancora definito come si arriverà a coprire la spesa totale prevista di 7 milioni.

A livello strutturale, il progetto prevede uno stravolgimento dell’intero impianto, nel rispetto delle caratteristiche basilari del teatro, con la previsione di realizzare 580 posti.

Un’opera di restauro da cui non si può prescindere, secondo il sindaco Cipani, che ritiene il teatro un punto strategico per lo sviluppo culturale e turistico di Salò.