In Germania per un viaggio della memoria

“Le esperienze, le sofferenze dei condannati ai lavori forzati e la capacità di costruire ponti d’amicizia non devono essere dimenticati”. Con queste parole il vicesindaco di Kassel, cittadina tedesca dell’Assia centro settentrionale, ha salutato i 47 alunni di Sabbio Chiese e ha richiamato alla lunga amicizia tra gli abitanti di Kassel e gli ex internati italiani.

La gita è stata proposta alla scuola media dal Comune di Sabbio Chiese, su invito del consigliere comunale Iside Pasini, tramite l’Anei, Associazione nazionale ex-internati. Oltre ai ragazzi e alle prof.sse Ceresa, Giglio, Pasinetti e Serena, vi hanno preso parte il sindaco di Sabbio Chiese, Rinaldo Bollani, la stessa Pasini e altri otto della delegazione comunale.

La visita alla cittadina di tedesca è stata l’ultima tappa della gita scolastica delle tre classi terze della scuola media di Sabbio Chiese compiuta in Germania dal 21 al 24 aprile scorso. Più che una gita è stato un viaggio nella memoria degli orrori della seconda guerra mondiale, con la prima tappa nella cittadina di Weimar, cittadina della Turingia, famosa oltre che per la Repubblica che porta il suo nome anche per la casa di Goethe. Nel pomeriggio di martedì 22 la visita al primo campo di concentramento di Buchenwald, un’esperienza carica di tensione emotiva che ha commosso in modo particolare i ragazzi. Sulla via del ritorno una breve visita al centro di Erfut, capoluogo della Turingia.

Il giorno seguente altra tappa nel campo di internamento di Dora-Mittelbau, dove particolarmente interessante è risultata la visita alle gallerie scavate nella montagna in cui erano stati allestiti sia la fabbrica per la produzione delle potenti armi del Reich, sia gli alloggi dove gli internati erano costretti a vivere e a lavorare in condizioni inumane, al freddo, all’umidità, al buio, alla polvere, in un assordante rumore. Anche in questo frangente i ragazzi hanno ascoltato con interesse le spiegazioni e hanno poste numerose domande su come erano costretti a vivere i deportati, fra cui molti militari italiani.

Infine, nel pomeriggio l’arrivo a Kassel dove la delegazione italiana è stata ricevuta in Municipio, in un ampio salone appositamente allestito, dove studenti e adulti sono stati accolti con molta ospitalità. L’incontro delle due comunità, i discorsi ufficiali, ma per nulla retorici dei due primi cittadini, il sindaco di Kassel e il sindaco di Sabbio Chiese con la fascia tricolore, l’atmosfera generale che si è creata, sono stati motivo di soddisfazione per tutti. I ragazzi, più volte menzionati come testimoni indiretti di momenti storici che non si devono più ripetere e sollecitati ad essere promotori di una cultura di pace e solidarietà tra i popoli, si sono sentiti protagonisti e non spettatori di quell’evento. Dal palazzo del Municipio, accompagnati dai signori Cocca e Conte, rappresentanti del Comitato d’intesa delle associazioni italiane, ci si è portati nella “Piazza del ricordo”, nei pressi della stazione ferroviaria di Kassel, dove è presente una lapide commemorativa dell’eccidio del “Sabato Santo” del 1945 quando 78 italiani furono barbaramente trucidati dai nazisti. Qui, con una semplice cerimonia, è stata posta ai piedi della stele una corona d’alloro portata dall’Italia e tutti hanno cantato l’inno nazionale. Quindi il giorno successivo il rientro in Italia, con una consapevolezza maggiore delle sofferenze subite dai molti internati italiani in Germania nell’ultima guerra mondiale.

Vedi anche