09 Ottobre 2009, 07.00
Sabbio Chiese
Indagini

Alla ricerca del radon

Una campagna di dodici mesi promossa da Regione Lombardia, Arpa e Azienda sanitaria in settanta abitazioni di Sabbio Chiese per rilevare la presenza del gas radioattivo naturale

Nelle case di Sabbio Chiese arrivano i rilevatori del radon, gas radioattivo naturale derivato dall’uranio. L’iniziativa, che vede coinvolte Regione, Asl ed Arpa, è il frutto di un piano regionale di mappatura del radon che interesserà oltre 2.000 famiglie in 90 Comuni della Lombardia.
«A Sabbio Chiese - spiegano in municipio - 70 abitazioni sono state selezionate in modo casuale su tutto il territorio di Sabbio. Ora i medici dell’Asl si presenteranno in ognuna di queste abitazioni muniti di lettera di presentazione da parte del sindaco sabbiense Rinaldo Bollani, e di un campionatore passivo di rilevazione del radon, per piazzarlo nel locale più adatto dell’abitazione, dove rimarrà immobile per 6 mesi, dopodichè i tecnici Asl ripasseranno a ritirarlo e mentre ne piazzeranno un secondo per altri 6 mesi, lo consegneranno ai tecnici Arpa per le rilevazioni».
L’obiettivo minimo dell’Asl, sulle 70 abitazioni prescelte, è di arrivare a piazzare almeno una trentina di rilevatori di radon: «Infatti, non tutte le abitazioni sono idonee; e per una corretta rilevazione, l’apparecchio va piazzato a pianterreno».
RICORDIAMO che il radon è un gas radioattivo naturale, incolore ed inodore, che proviene dal sottosuolo e che deriva da un’altra sostanza radioattiva naturale, l’uranio. Il suolo è quindi il maggior colpevole dell’immissione di radon (principale fonte naturale di esposizione alla radioattività) nell’aria, dove poi si disperde.
Ma nei luoghi chiusi, specie se mal ventilati, può concentrarsi e, respirato, si deposita su polmoni e bronchi con il rischio di favorire l’insorgenza di tumori.
Nel caso, non frequente, di alta concentrazione di radon, il miglior rimedio è l’aerazione costante dei locali, e limitare la permanenza.
«Il campionatore in plastica - spiegano in municipio - contenente materiale sensibile al radon una volta posizionato non andrà rimosso, spostato od aperto ne danneggiato, ed i locali prescelti potranno essere utilizzati come di consueto, senza rischi ne disagi.
AL TERMINE dell’indagine saranno forniti tutti i risultati, ed anche tutti i suggerimenti da adottare nel caso di elevata presenza di radon nell’abitazione».
Polizia municipale e Carabinieri di Sabbio, così come i medici di famiglia, sono avvisati dell’operazione in corso, che vedrà due medici dell’Asl, Giovanni Maifredi e Mirella Braione, passare casa per casa con la lettera di presentazione del sindaco; in un paio di giorni le istallazioni saranno ultimate. Per qualsiasi informazione in merito alla campagna dei controlli, il cittadino può contattare l’Ufficio tecnico del Comune, allo 0365/85199.

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi



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