Un'idea di industria, un'idea di città

"Un'idea di industria, un'idea di città" è il titolo dell'incontro che ha avuto luogo mercoledì sera nella sala "Beretta" della sedi di Aib in città.

Ad iniziare l'incontro il consigliere delegato Zone e settori Aib Roberto Zini, che ha invitato il prefetto Narcisa Brassesco Pace a prendere la parola.
Il prefetto ha insistito sull'onestà e sulla collaborazione che il suo ufficio ha tenuto e che terrà nei confronti delle associazioni presenti, augurando a tutti di riuscire a realizzare almeno uno dei propri sogni.

Il professor Alberto Martinelli ha cominciato invece basando il suo intervento sul concetto di "glocale" ovvero la consapevolezza delle proprie risorse e radici, ma con un'apertura verso il mondo che continua ad evolversi.
L'industria necessità di istituzioni snelle e flessibili, ma deve anche tener conto delle necessità della città.

Un esempio negativo sta nel sito www.impresainungiorno.gov.it dove, teoricamente, si può creare un'attività in un solo giorno, ma che in realtà risulta essere saturo di inutilità e di burocrazia che rallentano tutto l'iter.
Positiva invece l'esperienza di Copenaghen, dove in poche ore si riescono ad ottenere tutti i permessi necessari all'apertura di un nuovo ristorante.

E' intervenuto anche il presidente dell'Aib Marco Bonometti focalizzando il suo discorso su tre punti fondamentali: politica assente, soldi pubblici finiti ed il mondo che è cambiato.
Secondo Bonometti, gli imprenditori e gli amministratori pubblici devono prendersi la responsabilità di cambiare e di farlo insieme: «Va ricreata la fiducia che la gente ultimamente ha perso nei confronti delle amministrazioni e delle imprese bresciane, perché i soldi veri provengono dalla industria e la priorità è creare ricchezza, che sarà poi redistribuita».

Il sindaco Del Bono ha le idee ben chiare su cosa bisogna fare, innanzitutto rendersi conto che il mondo è cambiato e che il metodo di amministrare, così come è stato sino ad ora, non è più sostenibile.
Il compito di un amministratore è quello di prendere decisioni e posizioni chiare e ferme, di stroncare il conservazionismo che impedisce il cambiamento; di impedire lo spreco di denaro pubblico e garantire la concorrenza leale: «Obiettivo principale è quello di cambiare la cultura degli amministratori che pensano solo all'atto formale e non al raggiungimento effettivo dell'obiettivo».

Del Bono ha concluso il suo intervento con alcune considerazioni demografiche: «Tra 5 anni i cittadini di Brescia sopra i 65 anni saranno un terzo della popolazione».
Obiettivo della sua amministrazione è di fare da traino per i comuni limitrofi (Bergamo, Mantova e Cremona) per raggiungere un peso ai piani decisionali in Regione e a Roma.

Per ultimo ha parlato il vice presidente Aib Giuseppe Pasini, ponendo l'accento su come le imprese devono coinvolgere i propri dipendenti e di come alcuni sindaci vedano ancora in malo modo le imprese.

Moderatore dell'incontro è stato il giornalista Elia Zamboni che ha incalzato i relatori con domande precise e di attualità come la recente telenovela del Brescia calcio.

Unico neo della serata è stata la mancanza della maggior parte dei sindaci della Vallesabbia, che avrebbero potuto trovare in Aib interessanti spunti di riflessione per migliorare la situazione della nostra valle.

Stefano Zambelli

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