"Chiediamo spazio per alcune riflessioni in margine alle cerimonie del 25 aprile".
volevo dire la mia, su questo argomento, ma vedo che (BORDIGA) ha detto e specificato chiaramente tutto. voglio sottolineare e condividere tutto salvini francesco
Dice molto bene l'amico Bordiga, la Libertà non è mai regalata anche se essendo il primo diritto naturale per l'uomo sembrerebbe di fatto un diritto scontato, non è così, in ogni epoca chi non continuava a difenderla convintamente, la perdeva e poi con il sangue la riconquistava. Personalmente più rifletto sulla storia della Resistenza in Italia e più la sento come un monito da non sottovalutare. Non sono fuori tempo le parole della partigiana quando dice anche a noi: Tenete gli acchi aperti.
La storia dimostra come tanto pericolo per la libertà sia stato generato dal pensiero marxista e dal socialismo reale al quale guardavano con ammirazione non solo tanti partigiani, ma pure tanti italiani, almeno sino alla caduta del Muro di Berlino. Forze politiche ben precise e riconoscibili, che pure parteciparono alla Resistenza, avevano però in mente per l'Italia la libertà che prometteva un personaggio come Stalin, avevano in mente un Italia legata al Patto di Varsavia dell'Unione Sovietica e non pensavano certo alla libertà (autentica) portata dagli americani. Alcune formazioni partigiane, sconfitto, certo, l'odioso nazzifascismo, ci avrebbero convintamente consegnati al comunismo più duro e illiberale dell'URSS. E di questo io non li ringrazio! Viva la Resistenza, Viva gli Alleati, Viva la nostra Patria!
Perchè tutte le volte che si parla della Resistenza bisogna specificare: "Sì, però c'erano i comunisti..." ecc. ecc.? L'unica cosa che la nostra storia dimostra è che nessuno ha consegnato l'Italia all'Unione Sovietica, e che il risultato della Resistenza è stata la Repubblica Italiana. Questo dovrebbe bastare, no? Invece ogni volta si parte con Stalin, Togliatti, il Patto di Varsavia e chi più ne ha più ne metta. Ci sono delle situazioni, e questa è una di quelle, in cui bisognerebbe mettere da parte l'ideologia e celebrare chi ha dato la libertà al nostro paese. Una cosa sulla quale invece io discuterei sono alcune modalità di lotta armata e di rappresaglia, ad esempio la strage di Oderzo, ma anche l'uccisione del duce e la sua esposizione in piazzale Loreto, ma queste sono questioni che trascendono le finalità e che non dipendono dall'idea di fondo del movimento. Di quella dobbiamo solo rendere
le finalità della Resistenza di una parte (i comunisti) vengono sempre sottociute, nascoste, messe sotto silenzio ed invece non c'è libertà senza verità . Siamo liberi non solo perchè siamo stati liberati, ma perchè una parte dei "liberatori di sinistra", grazie a Dio, non prevalse. Non si tratta di mettere da parte le ideologie, caro Matteo, ma di raccontare la storia tutta intera e non solo que pezzo che fa comodo. Si tratta di consentire anche alla Presidente Polverini di celebrare il XXV Aprile senza che i soliti di sinistra glielo impediscano con la violenza, decidendo loro chi può e chi non può parlare della liberazione, quando loro dovrebbero essere i primi a tacere! Hai per caso sentito esponenti della moderna sinistra progressista italiana, esprimere forte e chiara, la propria solidarietà alla Polverini. Io no!
Finiamola con le retoriche, i partigiani comunisti hanno contribuito in grande misura a combattere i nazifascisti e questo dobbiamo riconoscerlo, le rappresaglie e le stragi purtroppo fanno parte di un quadro della guerra che non è cambiato nemmeno al giorno d'oggi. Gli errori con le stragi di civili o il fuoco "amico" delle guerre attuali, non hanno niente da invidiare alle tragedie dei conflitti passati, questo tanto per non essere ipocriti. Inoltre mi sembra che, nei fatti, questo paventato pericolo comunista in Italia non vi sia mai stato e credo, come tutte le cose in questo paese, che se fosse andata diversamente magari l'avremmo avuto all'amatriciana. In ogni caso il contraltare dell'anticomunismo a prescindere è magari un antifascismo anch'esso retorico che mira solo alla conservazione dello stato attuale, senza rendersi conto che il mondo cambia e si evolve. Va bene però il: "tenete gli occhi aperti".
Quando prendono spunto dalle dittature dell'est per oscurare l'alto esempio di Politica Civile rappresentato dalla Classe dirigente del Partito Comunista Italiano compiono un atto di disonestà intellettuale perchè proprio il Caso di ricordare che Palmiro Togliatti, nel primo Governo dopo la Liberazione dal Facismo, ricoprì la Carica di Ministro dell'interno, e fece in modo (si presti bene attenzione) che la "Destra" facente capo ad Almirante potesse essere rappresentata nel Parlamento DEMOCRATICO della REPUBBLICA ITALIANA. Dimostranto in tal modo, con i fatti, un alto senso dello Stato e dello Stato Democratico. Togliatti se fosse stato quel uomo cinico che dipingono i diffamatori non avrebbe avuto difficoltà in quel contesto, di Odio verso gli Eredi del Fascismo, a (diciamo) fare in modo che non entrassero in Parlamento e fossero rilegati altrove. Invece per Grazia della nostra Storia Democratica è esistito anche Palmiro Togliatti, abile e Coraggioso antifascista. W la Repubblica.
io non discuto lo spessore storico dell'uomo Togliatti; io sottolineo che l'orizzonte di libertà che il Partito Comunista ed i suoi dirigenti avevano nel cuore era quello dell'Unione Sovietica. Era quella e non un'altra la libertà nella quale, pur con il voto degli italiani, pensavano, speravano di portare il nostro paese. Era quella la prospettiva sul futuro dell'Italia e se quella prospettiva si fosse realizzata noi ci saremmo trovai con la stessa libertà che i popoli ex sovietici hanno provato sino alla caduta del Muro. E, sinceramente, non credo che quella fosse la libertà che nè io nè lei amiamo definire tale.
Effettivamente nelle varie formazioni partigiane c'era anche la componente che si rifaceva all'ideologia del nascente partito comunista, ma gli ideali che le animava erano gli stessi, liberarsi dall'oppressore fascista che aveva gettato l'Italia nelle mani delle orde di Hitler, il desiderio di costruire la nazione sulla base di un nuovo concetto civile basato sulla libertà , in questi ideali credevano tutti gli uomini e donne della Resistenza e per questi ideali erano disposti a perdere la vita, cosa che per molti di Loro avvenne. La definizione del martire partigiano Teresio Olivelli, "Martiri per amore li accomuna tutti".
C'è gente che avendo venduto il cervello al premier prenderebbe spunto da qualsiasi articolo per non perdere l'occasione di criticare i Comunisti. Speriamo possano questi poveretti un giorno smetterla di parlare con la bocca del signor B. e usare il proprio cervello in modo autonomo.
L'argomento è appassionante e sarebbe interessante proseguire con l'intervento di altre persone che si sentono di dire o hanno da dire qualcosa, come il sottoscritto che essendo nato in una famiglia di partigiani a la stessa nell'incognita operava attivamente in appoggio delle formazioni partigiane, per questo si trovò a correre seri rischi, avrebbe degli episodi da raccontare in relazione ai fatti e alle persone che furono importanti nella resistenza e che coinvolsero direttamente la mia famiglia, con il permesso del Direttore.
Una svista mi ha fatto scrivere la frase del martire partigiano Teresio Olivelli in modo errato, la frase giusta era: Ribelli per amore. Chiedo scusa.
Io credo che se in Italia c'è una democrazia compiuta questo anche grazie ai comunisti Italiani. Si può discutere di ciò che in altri parti del mondo questa ideologia ha prodotto, sopratutto in negativo. Si può discutere ciò che di negativo è stato prodotto in altre parti del mondo da una ideologia che per comodità , si puo chiamare capitalista. In italia dopo la guerra i comunisti italiani hanno deposto le armi ed hanno accettato il responso delle urne. Sempre. Quello che negli anni '80 faceva di tanti giovani come me degli iscritti al partito comunista, non era il modello sovietico, che in larga parte sentivamo fallimentare, ma la forza delle idee che un uomo, un grande uomo come Enrico Berlinguer esprimeva. Adesso fa un pò sorridere sentire parlare di emancipazione, solidarietà , diritto allo studio, diritto al lavoro, ma erano queste le cose che volevamo, non i cosacchi a roma. E per sentivamo nostri anche dei doveri, come quello di proteggere la democrazia attraverso lo (continua
strumento del voto e la manifestazione della volonta popolare. Tornando ai partigiani, onore a loro, che corsero enormi rischi lasciando in molti casi la vita, per permettere a noi di vivere pi di 60 anni di pace. Onore anche a chi, come mio padre, fù internato nei campi di concentramento nazisti per aver ubbidito da soldato alle leggi della patria e insignito per questo della croce al merito di guerra.
BRAVO SIG. ENZINO B., hai pronunciato una "PAROLA FONDAMENTALE": ONORE AI CADUTI PER LA LIBERTA'. In questi tempi attuali sembra che una larga parte della nazione abbia smarrito la consapevolezza del VALORE DELLA LIBERTA' DI VOTO, libertà anche questa che è costata Vite Umane. Ed a proposito di Libertà , e di idee serie, di Politica SERIA e condotta seriamente, è anche il Caso di Ricordare che Enrico BERLINGUER andò direttamente a Mosca a Pronunciare un Discorso assolutamente critico verso la Politica Sovietica, compiendo quello che venne definito "lo strappo". Ora, è necessario, per educare le nuove generazioni alla partecipazione affinchè si crei un Clima di Coesione Sociale, rileggere la Storia con l'impegno della Consapevolezza del periodo nel quale avvennero i fatti. Del "SENNO DEL POI" son piene le tasche. E SAPER DARE A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE, costi quel che costi. Così diverremo tutti un po' pi liberi.
Lettera aperta all'Assessore all'Ambiente
«Si è persa un'occasione» Leggiamo nelle pagine di Valle Sabbia News, in data 14 Novembre, il comunicato stampa della Sig.ra Consigliera Sara Nodari, segretaria di sezione della Lega a Gavardo, e chiediamo conseguentemente ospitalità per alcune riflessioni
Cava Tesio: «Hanno firmato e non ne rispondono» Caro Direttore, Le chiediamo gentilmente ospitalità nella Sua rubrica per rendere pubbliche alcune nostre riflessioni in merito a ciò che sta succedendo a Gavardo
Tante domande... «Egr. Direttore, Le chiedo gentilmente spazio nella sua rubrica per esporre alcune riflessioni in merio agli ultimi importanti sviluppi relativi alla questione ambientale e di salute pubblica inerenti le Fonderie Mora S.p.A. di Gavardo»...
...e il Comitato Gaia? Chiediamo gentilmente spazio al suo giornale per esprimere alcune nostre considerazioni in merito alla questione Ex Fonderie Mora a Gavardo e a quanto successo nel consiglio comunale del 30 gennaio
Una trentina, dall'inizio dell'anno, le violazioni riscontrate dalla Polizia Locale in materia di mancato (o errato) conferimento dei rifiuti nelle apposite sedi. Ben 18 solo a Gavardo
Ricco programma di eventi, spettacoli e concerti per questo fine settimana in Valle Sabbia, sul Garda, a Brescia e in provincia
Tante anche dalla Valle Sabbia e dal Garda le Penne nere che si sono ritrovati a 50 anni dalla naia nella caserma del battaglione Morbegno
Nel 2023 la compartecipata dalla Comunità Montana e da una quarantina di Comuni bresciani ha avuto una significativa crescita di fatturato e di dipendenti. Lo dicono i numeri del bilancio d'esercizio, approvato all'unanimitÃ
Sfruttiamo la primavera! Un invito a tutti i valsabbini per un escursione sui percorsi di Serle
Stanziati dal Governo, sarà la Regione e il commissario straordinario a stabilire la ripartizione fra i territori coinvolti, fra i quali la Valle Sabbia
Nel fine settimana, al Cinema di Vestone, il film “Race for Glory†con Riccardo Scamarcio. La rassegna dei mercoledì d'autore prosegue il 24 aprile con “Perfect daysâ€
Il manufatto artistico della 2° E delle Medie di Odolo ha vinto il concorso per le scuole progetto GenerAzione Eco: cultura e cura dell’ambiente nelle nuove generazioni.
Al Fuorisalone di Milano, in via Marsala 11, fino al 21 aprile, l'esposizione del "modulo Flow" realizzato da Onde Srl, giovane sociatà valsabbina costituita da donne valsabbine e con sede a Idro. Si tratta di un modulo assai versatile, col quale realizzare dalla cucina alla seduta di design
(1)Sette ragazzi impegnati in un progetto di avviamento al lavoro, che ha coinvolto più enti, hanno realizzato con le loro mani una bella struttura posizionata nel cortile della biblioteca di Villanuova
ID1972 - 26/04/2010 18:52:00 - (BORDIGA) - E' necessario ora ancor pi di prima Partecipare
Le Persone di Prevalle che hanno scritto questa lettera hanno fatto molto bene ad esprimersi; serve, ora più di prima, che si tramandi CORRETTAMENTE la storia della RESISTENZA. La Resistenza ha rappresentato soprattutto un ALTISSIMO MOMENTO DI ESPRESSIONE DEL VALORE UMANO DI COESIONE SOCIALE. Per Liberare l'italia dalla Dittatura Fascista si erano uniti diversi ceti sociali: "i Partigiani agivano organizzati in varie formazioni armate, che erano coordinate dal CLN (Comitato di Liberazione Nazionale), ed era composto dalle FIAMME VERDI (cattolici), dalle FIAMME AZZURRE(monarchici), dalle BRIGATE GIUSTIZIA E LIBERTA' (social liberali), dalle BRIGATE MATTEOTTI (socialisti), dalle BRIGATE GARIBALDI (comunisti), dai GAP (gruppi di azione patriottica) e dalle SAP (squadre di azione patriottica). Come si evince, per estirpare la cultura Fascista, del Populismo idilliaco e superiore, della differenza razziale, si erano uniti svariati Ceti Sociali, che di fatto ci hanno insegnato tanto. Ricordare.