La mamma di Sara: «Voglio delle risposte»

Il “quasi” sta nel tempo di intervento assegnato dall’Anas alla ditta Pavoni Spa per sistemare il sottopasso di Prevalle, quello lungo la 45Bis, dove alle 5:20 del 22 maggio 2012 ha perso la vita Sara Comaglio, sua figlia, che aveva 22 anni.

Nei giorni scorsi si è conclusa la procedura d’appalto e la ditta vobarnese se l’è aggiudicato con un ribasso del 23,13%.
«Sono passati 22 mesi da quando Sarà se n’è andata e finalmente (possiamo dire finalmente?) Anas ha deciso di effettuare quelli che chiama “lavori di ammodernamento”» ci dice Maria Luisa.
«Perché ora e non prima del 22 maggio del 2012?» aggiunge.

E’ convinta, la mamma di Sara, di aver avuto parte attiva in questa tardivo interessamento da parte dell’Anas, se non altro con le lettere periodicamente inviate al sindaco di Prevalle, al Prefetto, all’assessore Bordonali, che puntualmente venivano inoltrate ad Anas perché recepisse indicazioni e raccomandazioni.

L’altro obiettivo è che il procedimento penale per omicidio colposo “verso ignoti” aperto dalla Procura di Brescia, possa fare il suo corso per giungere ad individuate le responsabilità: «Il mio avvocato continua a fare accessi agli atti, ma al momento l’unico indagato risulta essere il conducente dell’altra autovettura, come atto dovuto» ci dice Maria Luisa, che ancora non ha preso in considerazione l’ipotesi di agire per via civile, perché «in questo momento non è certo un eventuale risarcimento ad interessarmi».

Proprio i lavori assegnati da Anas potrebbero però in qualche modo sbloccare la situazione.
L’incartamento a corredo del bando, infatti, contiene chiare indicazioni su che cosa non abbia mai funzionato lungo la 45Bis a Prevalle e su quali fossero gli interventi necessari per rendere meno pericolosa quella strada, fin dall’anno della sua inaugurazione avvenuta nel 1996 e nonostante le continue segnalazioni, malgrado fossero già accaduti altri incidenti.

Fino a quello tragico del 2012, quando delle due pompe presenti (dichiarate insufficienti proprio nel capitolato d’appalto) una era rotta, l’altra intasata, in allarme da nove ore.

Si può chiedere alla mamma di Sara cosa ne pensa? «Sono fatti risaputi e documenti pubblici, spero che come tali vengano presi presto in considerazione da chi mi deve delle spiegazioni» è la sua risposta.

Maria Luisa Massardi non urla, non si strappa i capelli. Semplicemente attende.
 

Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Risposta a:

ID40877 - no. la signora Comaglio non si strappa (sonia.c) ID40880 - Ero ai funerali di Sara (Giacomino) ID40881 - mi scuso. (sonia.c) ID40886 - una era rotta, l’altra intasata, (genpep) ID40887 - una era rotta, l’altra intasata, (genpep) ID40902 - Francesca (Francesca) ID41214 - Giustizia ... verit ... per Sara (Lia)

Commento: (*)

Username/Email:

Password: