«Me, per i mutùr, go na pasiù tremenda». Ricordo di Tony Kart

“Ricordo che una volta Tony incontrò per strada una famiglia, moglie e marito con due bambini. Erano fermi sul ciglio della strada con l’auto in panne, senza sapere cosa fare. Tony si fermò e in quattro e quattr’otto gli aggiustò la macchina; loro non finivano più di ringraziarlo. Se si trattava di motori, Tony sapeva aggiustare qualsiasi cosa”. Sono queste le parole di Ninì, amica storica del fondatore della Tony Kart, un’azienda nata alla fine degli anni ’50 e divenuta leader nel settore del karting italiano e internazionale.

“Tony veniva da una famiglia di agricoltori e non ebbe la possibilità di studiare…finita la scuola elementare, a undici anni, lo mandarono subito a lavorare. Ma lui era furbo e molto sveglio: a volte, mentre era in giro, raccoglieva con la calamita rimasugli di metallo caduti a terra e se li portava a casa. Riciclava e riutilizzava qualsiasi pezzo per realizzare i suoi ‘carrettini’”. E il tutto, aggiungiamo noi, senza alcuna conoscenza tecnica o scientifica: Tony, che ci ha lasciati due anni fa, poteva contare solo su ingegno, intuito e una grande manualità. Unica eccezione, a riconferma del suo talento innato per i motori, il brevetto di motorista ottenuto durante il periodo del servizio militare.

“Un’altra volta si mise a lavorare al motore della macchina di un signore di Serle. Era una macchina bianca molto grande e quel signore voleva utilizzarla per le nozze di sua figlia; purtroppo la macchina si ruppe pochi giorni prima del matrimonio. Il proprietario cercò di aggiustarla con l’aiuto di alcuni amici ma invano; decise così di chiedere aiuto a Tony. Inutile dire che la sposa ebbe la sua macchina come nuova per il giorno del matrimonio. Ricordo che ai ringraziamenti Tony rispondeva sempre: ‘Se mi dai qualcosa da aggiustare sei tu che fai un favore a me. Me, per i mutùr, go na pasiù tremenda’, diceva”, racconta Ninì.

Una vita di fatica ma anche di grandi successi, quella di Tony, che ha impiegato il suo talento prima nella riparazione delle macchine agricole e poi nella costruzione dei kart e nella soluzione di alcuni problemi tecnici delle squadre nazionali di bob, per citare solo alcune delle sue grandi imprese. Per chi volesse saperne di più sulle geniali invenzioni di quest’uomo così eclettico nella sua semplicità, rimandiamo alla lettura di G.B. Muzzi, Il Telaio delle Vittorie. L’avventura di Tony Bosio, Editrice Lumini, 2008 Travagliato (BS).