04 Gennaio 2008, 00.00
Prevalle
Prevalle 1

ViabilitĂ : Lettera agli amministratori

Sul Giornale di Brescia del 2 gennaio č stata pubblicata fra le lettere al Direttore una lettera a firma di due cittadini prevallesi, che critica il progetto di una bretella stradale previsto nel Pgt del Comune.

Sul Giornale di Brescia del 2 gennaio è stata pubblicata fra le lettere al Direttore una lettera a firma di due cittadini prevallesi, che critica il Piano di governo del territorio adottato dal Comune, in relazione alla costruzione di una bretella stradale, questione già trattata da Vallesabbianews.


 

La nuova rete stradale a Prevalle

Il Piano di governo del territorio è lo strumento urbanistico attraverso il quale ogni Comune pianifica il proprio sviluppo. Il Comune di Prevalle è uno dei primi Comuni bresciani ad adottare questa nuova realtà e poiché il nostro territorio negli ultimi anni è stato spesso maltrattato da facili e «voluminosi» permessi di costruire che ne hanno stravolto l’assetto rurale, verrebbe da pensare che l’introduzione del nuovo Pgt non possa peggiorare questa situazione ormai già critica. Essendo le zone potenzialmente edificabili ormai limitate e non potendo dunque sbizzarrirsi in questa direzione, avete pensato bene di spostare il tiro sulla viabilità del paese. Sfogliando una prima bozza del Pgt siamo rimasti increduli quando alla pagina 43 leggevamo «La costante e progressiva intensificazione dei volumi di traffico veicolare evidenzia la necessità di pianificare una rete stradale di tipo gerarchico che possa distribuire, esternamente ai centri abitati, il traffico di scorrimento ed attraversamento, riservando la circolazione locale, veicolare e ciclopedonale, prevalentemente alle zone residenziali» ed un paio di pagine dopo abbiamo avuto modo di valutare la soluzione proposta dall’Amministrazione comunale per risolvere la problematica uscita della tangenziale, che vedeva come soluzione al problema la realizzazione di una nuova bretella che termina il suo tragitto in adiacenza alla piazza della parrocchia di S. Michele. Sebbene la vostra motivazione sia stata quella di voler diminuire il flusso veicolare da via Fucine e via Medici in cui è presente un nucleo di antica formazione, non appare assolutamente sensato spostare il traffico nella piazza parrocchiale in quanto, a nostro avviso, reputiamo la sicurezza delle persone che ogni giorno sfruttano gli spazi della canonica, più importante di un ingorgo fra le anguste vie di Bassina.
In primo luogo, come detto, tale scelta si scontra con la presenza alla fine della nuova bretella del centro parrocchiale costituito da oratorio, cinema, chiesa, piastra polivalente e campi sportivi. I maggiori fruitori di tali luoghi sono per lo piĂą adolescenti che, dediti alle varie attivitĂ  di culto, svago o sport, (ovviamente non in ordine di frequentazione!), quotidianamente usufruiscono di questi spazi.
Basta recarsi un sabato pomeriggio o una domenica qualunque per vedere il continuo passaggio di persone attraverso via S. Michele per spostarsi da un centro sociale ad un altro; infatti la loro dislocazione è posta su entrambi i lati della strada. A tal proposito qualche tempo fa il Consiglio Pastorale avanzò l’idea forse avventata ma probabilmente intelligente e lungimirante di chiudere il tratto di strada di fronte a tali spazi creando un’unica piazza pedonale. Tale proposta non fu da voi presa in considerazione e solo ora, con la presentazione del nuovo Pgt si capiscono forse le reali motivazioni. Con la nuova bretella si tratta di aumentare il traffico veicolare di dieci, venti, cento volte e forse più. La tutela della cosiddetta «mobilità dolce» dovrebbe essere uno dei punti cardine trattando di mobilità urbana ma a quanto pare a Prevalle questa branchia dell’Urbanistica nella stesura del Pgt è stata dimenticata.
Preoccupati dell’incolumità e della tranquillità urbana che verrebbe meno a seguito di tale intervento, trecento esagitate persone si sono riunite lunedì 17 dicembre presso il cinema Paolo VI. In tale incontro, organizzato dal Comitato pastorale stesso con la collaborazione dei partiti di minoranza e del comitato «no alla cava», si cercavano risposte e rassicurazioni ai molti dubbi e alle forti perplessità createsi nella cittadinanza. Tuttavia l’assenza di rappresentanti della vostra Giunta oltre che a rafforzare il malumore dei cittadini ha portato al convincimento del grave danno che si recherebbe alla comunità.
Un altro elemento di titubanza su questa scelta risiede nella presenza in via Rimembranze (la prosecuzione naturale della nuova bretella) dell’attuale Scuola materna. Si parla dunque perlopiù di mamme e nonne con passeggini, biciclette, automobili in seconda e terza fila concentrate disordinatamente nelle ore di punta.
Inoltre, con la realizzazione di questa nuova bretella si creerebbero i migliori presupposti per nuove speculazioni edilizie nei terreni limitrofi. E non mi sembra a Prevalle vi sia la necessitĂ  di nuovi alloggi, o forse non per i cittadini stessi ma probabilmente per le casse del Comune. E non ci stupiremmo che tra qualche anno numerose palazzine (ovviamente con le ormai popolari finiture signorili) appoggino le fondazioni negli attuali campi sportivi come giĂ  avvenuto per le vecchie scuole elementari.
Inoltre, non solo con questa scelta progettuale la già critica viabilità urbana verrà peggiorata, ma l’accessibilità dei mezzi pesanti all’interno del tessuto industriale cittadino non verrà in alcun modo risolta poiché, come crediamo (ma la certezza è lungi da noi!), l’utilizzo di questa nuova bretella sarà esclusiva dei mezzi leggeri.
Probabilmente, sulle spalle dell’attuale Amministrazione comunale, pesa il peccato originario delle vecchie classi dirigenti che scelsero di collocare in un punto non troppo strategico (tanto per usare un eufemismo) l’uscita della nuova tangenziale quando, con qualche metro in più o in meno, si sarebbe potuto bypassare il centro abitato per servire le zone industriali e collegarsi all’attuale ex 45 bis.
Partendo dal presupposto di non poter spostare l’attuale uscita, non bisogna però intestardirsi a tutti i costi (e che costi!) nel voler trovare una soluzione ad uno sbaglio, con un ulteriore sbaglio.
La soluzione migliore allo stato attuale appare la più semplice: non intervenire e lasciare le cose allo stato di fatto! Forse resteranno i passaggi sovraffollati fra le vie strette del centro storico di Bassina e davanti alle comunque poche attività commerciali di via Fucine e via Medici; di contro l’adozione della nuova bretella sposterebbe il problema nelle altrettanto strette vie Rimembranze e Giovanni XXIII e di fronte all’oratorio, alla chiesa, al cinema, all’asilo, ai campi sportivi o alla cartolibreria con l’aggiunta in più di nuovi metri quadrati di asfalto e forse nuovi metricubi di cemento!

Ing. Damiano Giustacchini

Ing. Pierangelo Giustacchini



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