07 Ottobre 2009, 16.02
Prevalle
Lettere

Senso unico? Precisiamo

In merito alle scelte di viabilità interna fatte dall'Amministrazione di Prevalle, che hanno provocato la raccolta di 500 firme da parte dei cittadini, il sindaco Ziglioli precisa.

 
In relazione all’articolo apparso sul Giornale di Brescia il 04.10.09 (e anche su Vallesabbianews.it) come Sindaco di Prevalle è necessario che faccia alcune precisazioni per difendere una scelta di viabilità che non è così deleteria come illustra il gruppo dei miei concittadini promotori della raccolta delle firme ma, al contrario, mette in sicurezza una strada pericolosa e favorisce i commercianti.
Quando abbiamo messo in cantiere la realizzazione del senso unico in Via San Zenone e Via Mazzini abbiamo deciso di convocare i commercianti delle due vie per sentire il loro parere ed i loro suggerimenti, ci pareva che il coinvolgimento della realtà produttiva della zona fosse utile e necessario.
 
Ora, dopo avere subito in una riunione non pubblica ma circoscritta ingiurie e maleducazione leggiamo sulla lettera accompagnatoria alle firme l’amarezza per la mancata disponibilità del Sindaco a recepire le preoccupazioni e le ragioni dei cittadini e la considerazione che l’Amministrazione classifica i cittadini in due ranghi uno superiore ed uno inferiore.
Evidentemente potevamo comportarci come le passate amministrazioni: fare senza chiedere a nessuno, probabilmente i promotori della raccolta firme non sono più abituati al confronto democratico, non sono abituati alla concertazione ed alla discussione per cercare una soluzione, forse era meglio non coinvolgerli in un progetto di sicurezza che non sono in grado di comprendere.
 
E poi che sia chiaro: non ci sono cittadini di serie A e B solo che ci sono cittadini che hanno oltre a tutti i diritti, anche interessi economici che era nostra intenzione difendere.
Affermare che gli Amministratori di Prevalle discriminano i cittadini è oltremodo ingiurioso ed offensivo. Il senso unico nelle due vie è stato concepito con l’unico scopo di migliorare la viabilità cercando di decongestionare il traffico in Via San Zenone deviandolo su vie parallele meno utilizzate e soprattutto di mettere in sicurezza i pedoni e gli automobilisti che utilizzano la via.
 
Ma quali sono gli elementi che costituiscono pericolo? Alcuni li individuano bene i promotori della raccolta:
1) la presenza della Parrocchia di San Zenone che determina, nelle ore delle S. messe la presenza sulla sede stradale di numerosi fedeli a piedi ;
2) la strettoia in corrispondenza che chiesa stessa tanto che lo spigolo della chiesa è stato più volte “sbucciatoâ€;
3) l’assenza di marciapiedi e l’impossibilità di realizzarli perchè la sede stradale è troppo stretta;
4) il parcheggio selvaggio lungo Via San Zenone degli avventori degli esercizi commerciali e di coloro che riforniscono i negozi creando in una via a doppio senso di circolazione pericolo, intralcio ed ingorghi Notiamo che quando vengono comminate multe per divieto di sosta i commercianti, promotori della raccolta vengono in Comune a protestare;
5) la velocità degli automobilisti, che comunque è tuttora sostenuta in una via stretta a doppio senso di circolazione con mezzi parcheggiati;
6) gli avventori dei negozi quando escono dagli stessi si trovano direttamente sulla sede stradale non protetti da marciapiedi o aree di sicurezza. Con l’istituzione del senso unico intendiamo restringere la sede stradale creando da ambo i lati due corsie protette per i pedoni ed i ciclisti, creare dei parcheggi nelle immediate vicinanze dei negozi per favorire i commercianti ed una zona di carico e scarico in sicurezza per i fornitori degli esercizi commerciali.
 
In effetti il senso unico non obbliga ad un pesante circuito alternativo ed il centro storico è comunque fornito di ulteriori abbondanti parcheggi a poche decine di metri dai negozi.
Per quanto riguarda il pericolo della velocità nel senso unico se i dossi dissuasori non saranno sufficienti si possono utilizzare altri strumenti…. Bedizzole insegna !!
Il ruolo fondamentale di un Amministratore è fare si che l’interesse comune non sia mai prevaricato dall’interesse privato e l’interesse comune in questo caso è la sicurezza dei cittadini, anche sulla strada, ed un Sindaco ha il dovere di rimuovere il pericolo laddove è presente.
 
Trincerarsi dietro la frase “non è mai successo nulla†è semplicistico e immorale.
Non è concepibile attendere il fatto grave per intervenire. Capiamo il timore dei commercianti ma riteniamo comunque che resti solo un timore.
La tipologia dei negozi che si trova in Via San Zenone è esclusiva, a Prevalle per trovare altri esercizi che vendono gli stessi prodotti dei negozi nella stessa via bisogna andare nella parte alta dei paese a circa un chilometro.
Percorrendo comunque in un senso o nell’altro il senso unico. La moria dei negozi non è certo dovuta ai sensi unici bensì come ben sappiamo alla concorrenza micidiale della numerosa schiera di centri commerciali presenti in ogni parte della provincia.
Non sono alcuni metri in più che il cittadino deve percorrere che lo allontaneranno dai negozi ma gli euro in più, in una busta paga sempre più povera, che deve dare al negoziante per fare la spesa per l’impossibilità degli stessi di essere competitivi con i colossi della grande distribuzione organizzata.
 
Il Sindaco
Amilcare Ziglioli

 
Per completezza di informazione, pubblichiamo integralmente anche la lettera accompagnatoria delle 500 firme raccolte in pochi giorni e già consegnate in municipio, alla quale il Primo cittadino si riferisce.
 
Oggetto: istituzione di senso unico di circolazione sulle vie San Zenone e Mazzini
 
Premesso che con un incontro riservato ai pubblici esercenti e commercianti di via San Zenone l’Amministrazione Comunale, rappresentata dal Sindaco e da diversi assessori, ha presentato l’intenzione di procedere alla istituzione di un senso unico di circolazione sulle vie San Zenone e Mazzini i sottoscritti esercenti e cittadini interessati da tale provvedimento, stupiti e preoccupati presentano la propria decisa opposizione a tale provvedimento e chiedono di lasciare inalterato il senso della viabilità.
 
Prima di esporre le motivazioni di questa nostra ferma opposizione vogliamo, tuttavia, lamentare anche il senso di amarezza che ha lasciato nei presenti l’incontro con il Sindaco e con gli amministratori per l’arroganza e per la mancanza di disponibilità a recepire le preoccupazioni e le ragioni dei cittadini.
Non solo, ci siamo anche stupiti per il fatto che all’incontro fossero stati invitati solo esercenti, professionisti e commercianti ma non i semplici cittadini residenti nelle due vie – considerati, evidentemente, portatori di minori interessi e quindi cittadini di rango inferiore.
 
In ogni caso, diverse sono le ragioni che ci vedono contrari e ci lasciano contrariati di fronte al progetto di istituire un senso unico lungo via San Zenone, strada del centro storico dove insistono ancora diversi esercizi, negozi oltre che la chiesa Parrocchiale, e lungo via Mazzini, parallela alla precedente e una, ma non l’unica, delle alternativa ad essa.
Infatti, da alcuni anni è stata realizzata via Mascader, un’ampia strada con pista ciclabile laterale, che corre parallela alle due vie precedenti e sulla quale è stato dirottato anche il percorso dei pullman di linea.
 
Da allora, il traffico veicolare sulle due vie San Zenone e Mazzini è notevolmente diminuito e anche il disagio causato dai pullman nei punti più stretti si è risolto da solo.
Chi risiede o lavora nella contrada di Mosina può ben essere testimone di questa situazione che, nei fatti, ha ridimensionato il disagio del traffico rispetto a qualche anno fa e che oggi non richiede alcuna ragionevole limitazione ai sensi di circolazione.
Semmai si ravvisasse che il comportamento scorretto di automobilisti in queste vie del centro storico, prive di marciapiede e senza possibilità di realizzarlo, rappresentasse un potenziale pericolo per i pedoni, troviamo che si dovrebbero, piuttosto, installare dossi dissuasori o intensificare i controlli.
Non certamente imporre un lungo circuito lungo le vie De Amicis e via Cavour che lascerebbe, e anzi aggraverebbe decisamente, il potenziale pericolo di automobilisti scorretti incoraggiati alle alte velocità dalla certezza di guidare senza il traffico nella direzione opposta.
 
La preoccupazione che nelle due vie San Zenone e Mazzini si potrebbero avere situazioni di maggior pericolo con questo provvedimento è reale e ragionevole, per chiunque voglia riflettere.
Siamo consapevoli che ogni provvedimento adottato sulla circolazione stradale debba avere come obiettivo quello di migliorare la sicurezza oltre che rendere più agevole la circolazione.
Quello prospettato dall’Amministrazione di Prevalle suscita l’inquietante sensazione che peggiori notevolmente e pericolosamente entrambi.
 
Accanto a queste ragioni che inducono ad una motivata preoccupazione opponiamo anche la preoccupazione per l’esperienza ormai consolidata della perdita economica significativa per gli esercizi commerciali ubicati ove si istituisce un senso unico che impone un pesante percorso alternativo. I negozi e gli esercizi pubblici che un tempo pullulavano nel centro del paese rendendolo vivo sono ormai ridotti ad una esigua rappresentanza, questo provvedimento rischia di far morire definitivamente quelli rimasti imponendo una triste agonia anche alla intera frazione del centro storico.
 
Non si vuole prospettare lo scenario di automobili che dalla strettoia della chiesa Parrocchiale si lanciano in velocità, rassicurati dal senso unico, lungo il rettilineo che porta alla rotonda di via Dante incontrando, magari, pedoni e ciclisti che sfidano il senso di circolazione.
Né vogliamo pensare all’analogo pericolo lungo la corrispettiva via Mazzini, tuttavia questo appare alquanto realistico.
Vogliamo invece far riflettere su un’altra grave previsione: quella che diversi automobilisti possano pensare di “tagliare†il lungo circuito imposto dal senso unico attraversando comodamente l’angusta via Tresanda – la quale, giustamente, dovrà pure essere percorsa in un senso o nell’altro – e allora sì, il pericolo sarebbe davvero enorme poiché si tratta di uno stretto vicolo con numerosi ingressi a raso, senza protezione né spazio.
E se da qui passasse anche solo qualche decina di automobili in più ogni giorno – oggi, infatti, solo i residenti hanno interesse e necessità di transitarvi - i rischi sarebbero veramente da brivido.
 
Rinnoviamo la nostra opposizione e la richiesta di desistere dal dare corso ad un provvedimento infausto e frutto di improvvisazione: non necessario, disagevole per tutti i cittadini, oltremodo pericoloso.
Chiediamo di essere ascoltati e presi sul serio lasciando da parte arroganza e supponenza per lasciare spazio ad una riflessione seria e responsabile su un provvedimento così “pesante†e rischioso.
 
Distintamente
Seguono 500 firme


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