I primi trent'anni dell'Aido di Prevalle

Nell’ottobre 1982, un gruppo di persone diede vita a Prevalle a una sezione dell’Aido, che tuttora raccoglie le persone (299 gli iscritti attuali) che accettano di donare i propri organi, dopo la morte, a scopo di trapianto terapeutico.
Lo scopo principale era quello di far conoscere alla popolazione l’esistenza dell’associazione, nata meno di dieci anni prima a Bergamo, e quindi di sensibilizzare il maggior numero di persone affinché vi si iscrivessero. Proprio in paese, in quegli anni, molti erano i malati che dovevano sottoporsi a dialisi tre volte alla settimana.

La storia dell’Aido di Prevalle si è legata alla vita di molte persone che hanno dedicato tempo e idee a far sì che il gruppo si rafforzasse e coinvolgesse molte forze, dagli adulti ai più giovani.

Alcuni dei fondatori, anche non sono più tra noi, hanno lasciato, a chi è venuto dopo, la voglia di continuare nel promuovere gli ideali fondamentali dell’Aido.
E ciò avviene tramite iniziative diverse: spettacoli, caccia al tesoro, incontri di informazione medica, partecipazione a feste con l’AGe, interventi durante il Grest, ecc.

In occasione del trentesimo di fondazione il presidente Ezio Gosetti e il direttivo ha predisposto una serie di iniziative che per festeggiare l’anniversario.
Si comincia sabato 13 ottobre, alle 20.30 con la proiezioni del film “Sette anime” di Gabriele Muccino presso il cinema Paolo VI (entrata a offerta libera).
Domenica 14, a partire dalle 9, la cerimonia ufficiale presso Palazzo Morani, sede del municipio, con il saluto delle autorità, il ricordo dei fondatori e dei donatori; poi in corteo ci si recherà presso la chiesa parrocchiale di San Michele dove alle 11 sarà celebrata la messa. Alle 12.30 il pranzo presso la sede degli alpini.
Per sabato 20, alle 20.30 presso il cinema Paolo VI è invece in programma la commedia dialettale “Doro, vecio bruntulù”, portata in scena dalla Compagnia Teatrale di Botticino.

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