Gioielleria Elisa Catterina, più di mezzo secolo di storia

Entrando nella gioielleria al civico 2 di via San Zenone siamo subito avvolti dall’aura di semplicità e di familiarità che caratterizza tutti i piccoli negozi storici di paese. Ci viene incontro Elisa, titolare del negozio, che accetta con gentilezza di scambiare due parole con noi.

“Mio padre aprì qui la gioielleria nel 1961, dopo aver comprato questa casa – il vecchio Comune - e averla ristrutturata”, ci racconta Elisa. “All’epoca lui lavorava alle Officine Meccaniche (OM) del gruppo Fiat e fu mia madre a gestire il negozio. Nel 1982 lei venne a mancare e mio padre portò avanti la gioielleria finchè non venne il momento di andare in pensione. Nel 1987 subentrai io”.

Elisa ci spiega che l’andamento del negozio è molto cambiato rispetto a vent’anni fa, complici il mutamento delle abitudini dei giovani e l’avvento di smartphone e tablet, che hanno rapidamente sostituito i gioielli nella classifica dei regali più gettonati.

“Fino al 2000 si lavorava bene, l’oro non costava caro e gli acquisti erano numerosi e frequenti; nell’ultimo periodo, invece, il prezzo dell’oro è aumentato enormemente. A questo dato di fatto purtroppo si devono aggiungere la crisi economica e il cambiamento nelle abitudini di acquisto, specialmente per quanto riguarda i giovani: regalare oro non è più una consuetudine, di questi tempi”, racconta. “Ricordo che una volta quando si avvicinavano le celebrazioni dei Sacramenti (Cresime, Prime Comunioni, Battesimi…) o ricorrenze come San Valentino il negozio si riempiva di gente, mentre adesso non accade più: rimangono come acquisti ‘certi’ solamente le fedi matrimoniali e qualche catenina d’oro da regalare ai Battesimi”.

Sembra che i clienti attualmente tendano a preferire l’acquisto di gioielli piccoli e sottili e si affidino alla gioielleria per le piccole riparazioni. “Si vende ancora, ma la scelta ricade inevitabilmente su gioielli piccoli e fini. Mi occupo anche di lavoretti come i cambi delle pile, delle batterie e dei cinturini degli orologi, la cui necessità rimane ovviamente invariata”, spiega Elisa. “Sembra che in quest’ultimo periodo ci sia una leggerissima ripresa, comunque”.

E noi ci auguriamo che questa generale ripresa ci sia, per far sì che i piccoli negozi possano sopravvivere ai grandi cambiamenti in atto nella società odierna e continuare a costituire un punto di riferimento irrinunciabile per chi preferisce una modalità di acquisto più personalizzata, slegata dalle logiche commerciali della grande distribuzione.