26 Ottobre 2013, 07.47
Punti di Vista

La puzza sotto il naso

di Aldo Vaglia

Dal 'turarsi il naso di Montanelli', alla 'puzza sotto il naso' di Renzi, il naso in politica conta più dell'intelligenza. Se poi a sinistra manca l'uno e l'altra, la frittata è fatta


Secondo Renzi la sinistra è affetta da una tale e durevole condizione di ‘puzza sotto il naso’ da renderla incapace di conquistare sia i voti dei 5Stelle che quelli della destra- Di una sinistra così -aggiunge Renzi– non so che farmene.
Che voti e denaro non puzzino è un’idea difficile da condividere, ma i ‘pochi ma buoni’ sono la forma di cretineria più smaccata che già Sciascia denunciava fin dal 1963.

“Fino a quell’epoca i cretini erano solo di destra…i cretini di sinistra sono molto più pericolosi di quelli di destra perché alla loro imbecillità aggiungono il fanatismo e il disprezzo del governoâ€.
Alle conclusioni di Sciascia si possono aggiungere quelle del prof. Gianfranco Pasquino: “Siamo di fronte ad un apparato di mostruosità privo della più elementare forma di dignità… alla sinistra riesce bene tenere stretto il potere… questa becera sinistra non è la vera sinistra, questa predica ancora l’odio di classe nonostante i suoi dirigenti possiedano panfili e case a New York…â€

In questo non si può dare torto a Renzi. Si parla genericamente di masochismo o di volersi far del male quando si esce perdenti da elezioni praticamente vinte in partenza. Ma questa è una visione ottimistica. In quel che succede dalle parti della sinistra non c’è volontà. L’unica volontà è quella di essere incollati al potere. La paura di perdere il ruolo da ‘prime donne’ci fornisce lo spettacolo a cui abbiamo dovuto assistere con l’elezione del presidente della repubblica e la formazione del governo.

Il fottere i propri elettori per vantaggi personali è diventato il principale sport di questa legislatura. In una crisi, tra le più drammatiche dalla fine della guerra, i partiti e gli eletti non trovano di meglio che dividersi su tutto. Perfino sul nome del governo mentono.
A meno che per larghe intese non si intenda dare i soldi alle banche e chiudere il credito a famiglie e imprese, tassare i deboli ed esentare i ricchi, proteggere i garantiti e i privilegi (che si fanno passare per diritti acquisiti), salvare gli evasori e i condannati, non si vede alcuna intesa sul come uscire dalla recessione che ci tormenta dal 2008.

Il ventennio trascorso era iniziato con un atto di fiducia per una classe politica meno dedita alle chiacchiere e più rivolta a politiche che rimettessero al centro la questione settentrionale come questione nazionale.
L’arretramento dell’Italia fino dal 1500 è dovuto alla perdita della sua competitività industriale.
Il mantenimento di strutture sociali che non si aggiornano e la formazione di gruppi dirigenti estranei all’economia, dove prevalgono: amministrazione, diritto e cultura umanistica, sono state tra le prime cause del declino.

L’avvento di nuove formazioni, sembrava rompessero con l’atavico problema che funestava lo sviluppo del paese. Ci si accorse troppo tardi che la contestazione di una certa cultura non era per contrapporne un’altra, ma perché non se ne aveva nessuna.
Se il cambiamento di paradigma può essere solo quello proposto dalla deindustrializzazione, dal ritorno alla natura, dal rifacimento con abiti moderni del luddismo, dal ribellismo piccolo borghese condito da violenza gratuita, dal No alle 370 opere strutturali già progettate e finanziate in omaggio alla bassa velocità, è meglio lasciar perdere. Al peggio non c’è mai fine.

L’organo dell’olfatto uno dei sensi più sofisticati di cui disponiamo è destinato ad essere maltrattato anche in futuro.
 


Commenti:
ID37204 - 26/10/2013 09:47:34 - (senonoraquando2013) -

Mi permetto osservare che i voti non sono n del M5S n del PDL: SONO DEI CITTADINI I QUALI SE NE HANNO VOGLIA LO DANNO A CHI RITENGONO DEGNI (purtroppo poche volte). Ciao

ID37205 - 26/10/2013 10:00:30 - (Capitano) - Buon post gentile Aldo Vaglia. Comunque per ora, la migliore alternativa

per rompere con il passato è una sola: M5s. Un giro sulla giostra tocca a loro. E' ora che scendano quelli che stanno girando da 20 anni (alcuni da 50!). Il prossimo "calcinculo" che vedranno sarà quello degli italiani che danno loro il benservito.... :D ...... Lo so.... Sono un inguaribile sognatore!! Comunque occhio ragazzi a non comprare il nuovo per il vecchio (leggasi Renzie)

ID37208 - 26/10/2013 10:26:56 - (Marco1980) - Sono d accordo capitano

Solo il M5S può cambiare la politica .... Se non erro il PD-L voleva tidurre stipendi nomerò parlamentari meno auto blu ..... Ma poi .... Sono sempre gli stessi .... L importante tenere il potere poi ...... Fregare il cittadino !!!

ID37212 - 26/10/2013 11:56:15 - (bernardofreddi) -

Vorrei commentare, ma francamente non ho capito granch di tutto il ragionamento, se non un livore accentuato per la sinistra. Se c'era, poi, un ragionamento ...

ID37213 - 26/10/2013 11:59:09 - (ROBIN) - Fonzie Renzi

avevo già postato in passato un link dove renzi si intratteneva privatamente con i "grandi della finanza"...quindi questo x dire che poi quando sarà da prendere delle decisioni serie x i cittadini, lui farà l'interesse delle banche, lobby, ecc...ma lo metterà in quel posto ai soliti pensionati, lavoratori e piccoli imprenditori...!!! GRAZIE PD!!!http://www.blitzquotidiano.it/rassegna-stampa/claudio-fantoni-ex-assessore-firenze-renzi-fa-bilanci-bagno-mentre-lava-denti-1701872/

ID37215 - 26/10/2013 13:24:00 - (Aldo Vaglia) -

Caro compagno Freddi. Se si e' cosi' irritato vuol dire che un ragionamento c'era e Lei lo ha capito perfettamente.

ID37216 - 26/10/2013 14:14:37 - (bernardofreddi) -

Egregio sign. Vaglia, invece non l'ho capito davvero. Ma forse la colpa mia: quando leggo un intervento politico, mi chiedo inevitabilmente: "Questo qui (con tutto il rispetto) dove vuole andare a parare?". Ecco: non ho capito dove Lei vuole andare a parare, visto che, a parte il livore per la sinistra (e per chi vuol fare politica se non minimo laureato in economia e commercio: questo s irritante), il resto a tratti oscuro e a tratti contraddittorio (esempio: alla fine di chi parla? della Lega? del M5S?).

ID37219 - 26/10/2013 16:12:46 - (Aldo Vaglia) - Risposta a Freddi

Ci sono domande e domande retoriche. In cui e' gia' contenuta la risposta. Essere livorosi e irragionevoli sono interpretazioni entrambe lecite, ma non sono domande. Alla domanda posta nel secondo commento a chi mi riferisco se a Lega o ai 5Stelle rispondo invece volentieri. Mi riferisco alla Lega e all'imprenditoria del Nord quando dico che avrebbero avuto l'occassione di cambiare la storia del nostro paese se fossero stati in grado di sostituire ai parassitismi, alle burocrazie, agli statalismi inefficienti, che si nascondono dietro la culture delle chiacchiere di un umanismo condito di sociologia, una cultura piu' meritocratica e scientifica basata sui fatti e non sulle promesse, che non sono riusciti a mantenere perche' di cultura erano privi. E mi riferisco ai 5Stelle quando dico che per cambiare ci vuole qualcosa di diverso dal medioevo economico e dal nirvana filosofico.

ID37220 - 26/10/2013 16:29:17 - (Aldo Vaglia) - Continua

Purtroppo ed e' un rimpianto e non un livoroso sentimento, la sinistra e' stata assente negli ultimi 20 anni dall'elaborare qualcosa che assomigliasswe ad un progetto per ridurre le disuguaglianze e garantire dignita' al lavoro. Si e' preoccupata d'altro e continua a farlo. Si e' preoccupata di chi era piu' bravo tra D'Alema, Veltroni, Bersani, La Bindi, La Finocchiaro, Prodi, Franceschini, Epifani, e per ultimi Renzi e Letta, ma del paese e dei suoi drammi niente e' pervenuto.

ID37221 - 26/10/2013 16:54:56 - (fp300958) -

La ricerca della SINISTRA perduta non si fermata neanche davanti alla calura estiva.Nonostante il solleone, i vari e numerosi brandelli di quella che fu una grande comunità politica, hanno, infatti continuato ad organizzare convegni, scenari, laboratori, agapi fraterne per tentare di incollare i cocci della defunta SINISTRA. Il problema e' che la sinistra e' oggi come l’Araba Fenice di Metastasio: “ Cosa sia ciascuno lo dice/ dove sia nessuno lo sa” .Di fronte a tanto agitarsi nasce il fondato sospetto che più che ricostituire la SINISTRA, tutti i personaggi siano alla ricerca della poltrona perduta.Nessuno tra essi sembra capire che la resurrezione politica della SINISTRA e' impossibile. I tempi sono cambiati la situazione politica ed economica e' diventata esplosiva e certe formule, buone per ottenere un "contentino"o per gestire il potere, oggi appaiono obsolete.

ID37222 - 26/10/2013 17:04:43 - (bernardofreddi) -

Adesso il discorso chiaro e sono d'accordo con Lei su molti punti. Che la Lega sia un'occasione perduta per il Nord, ad esempio; perduta in partenza, perch, come dice Lei, la Lega non ha cultura (altrimenti sarebbero partiti da Carlo Cattaneo, non dai Celti). Idem sul M5S. Se la Sua critica alla sinistra quella di non aver avuto "un progetto per ridurre le disuguaglianze e ridare dignit al lavoro", la sottoscrivo pienamente. Non sono d'accordo su due cose: la contrapposizione che Lei fa fra cultura scientifica e cultura umanistico-sociologica, come se solo la prima affrontasse i problemi, mentre la seconda fosse solo chiacchiera inutile (gente come Gramsci, Gobetti, Bobbio hanno saputo vedere in profondit i problemi del paese, come e pi di Einaudi); il mettere nello stesso mazzo D'Alema o Renzi, che usano la politica per affermazione personale, e persone serie come Prodi e Bersani. Comunque, sempre meglio di Capezzone, Brunetta, Santanch PS mai detto che Lei irragionevole.

ID37224 - 26/10/2013 17:13:35 - (Capitano) - :D Medioevo economico??

Ok alla critica ma giustificata e costruttiva altrimenti non porta a niente. E anche riportate cifre prese da chissà dove e non ragionare sui fatti non porta a niente. Lei come si esprimerebbe al voto?

ID37227 - 26/10/2013 19:27:15 - (Aldo Vaglia) -

Sig Capitano, l'unico dato che ho citato sono le 370 opere contestate. Il dato non e' mio, ma dell'onorevole Meloni da Santoro: " solo nel 2012 sono state contestate piu' di 350 opere". Nello studio assieme alla Meloni erano presenti due rappresentanti del NO TAV e un deputato del PD nonche' altri esperti. Nessuno ha contestato il dato della Meloni e cosi' e' rimasto buono anche per me. Sempre comunque pronto a ricredermi se si accertasse che e' fasullo. Sul medioevo economico la spiegazione necessita di piu' spazio, siamo pero' in piena deindustrializzazione che non e' il post industriale di cui si predicava l'avvento, ma una crisi che gia' l'Italia ha vissuto piu' volte nei secoli e non ha ancora capito che deriva dalla sua cultura che crea classi dirigenti incapaci di capirne i sintomi e trovare i rimedi.

ID37229 - 27/10/2013 08:50:27 - (Aldo Vaglia) - per bernardofreddi

Quando parlo di cultura scientifica applicata all'industria credo piu' ad Olivetti e Mattei che ad Einaudi. Gli economisti sono, per me, piu' stregoni che scienziati. Non serve, come si fa da secoli nel nostro paese contrapporre le due culture, la prima quella delle classi dirigenti, la seconda quella dei subalterni. La cultura e' una. Nel resto del mondo si da' l'importanza che merita alla matematica, da noi le scuole tecniche e professionali sono quelle degli asini. Ma chi sono i veri asini?

ID37233 - 27/10/2013 10:22:06 - (bernardofreddi) -

Penso che Lei intenda che le scuole tecniche e professionali SONO quelle degli asini, nel senso che SONO CONSIDERATE da troppi (da genitori e studenti svogliati fino ai genii del ministero) quelle degli asini. Soprattutto da chi non ci hai mai messo piede (come sempre, no? a cominciare dai preti che distribuiscono consigli alle coppie sposate). Chi ci ha messo piede sa benissimo che capire il funzionamento di una macchina, fino ad arrivare a progettarla, richiede un livello d'intelligenza pari al tradurre un testo latino o greco. Ed quello di cui il nostro Paese ha bisogno: giovani intelligenti, che lo siano diventati risolvendo equazioni, studiano filosofia o calcolando circuiti elettrici.

ID37236 - 27/10/2013 10:50:23 - (Aldo Vaglia) -

Si' certo Freddi, manca la parola considerate, ma si capiva. Ciao

ID37318 - 30/10/2013 08:18:05 - (bob63) - il coraggio del cambiamento

La politica degli ultimi 20 anni non ha niente di filosofico, ne a dx ne a sx, la lega agganciandosi al Cav. si e' automaticamente bruciata, mischiare gli "interessi" di chi cerca il consenso nazionale con chi cerca di salvare-tutelare il nord dalla rapina fiscale, inefficienze, parassitismi non puo' portare a nulla di buono, la sx i cui registi (sempre gli stessi) sanno che le cause stanno negli sprechi della cosa pubblica, ma avendola inventata non possono certo ritornare sui loro passi intaccando diritti acquisiti (regalati a piene mani), unica via di uscita per salvarsi la faccia e' stato il creare l'anti Berlusconismo, far credere ai loro adepti che la causa e' l'evasione fiscale, rispolverare l'unita' d'Italia, ecc. nessuno che citi mai o comunque in maniera diretta le mafie, che strozzano ogni possibile idea imprenditoriale al sud, i grandi poteri e interessi della casta, la sx vive di riflesso e la dx non si sa riorganizzare, ben venga il nuovo che peggio non puo' fare.

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