Tutte le libertà non sono uguali, alcune hanno il petrolio. La guerra in Libia ci pone di fronte a questioni irrisolte che coinvolgono l'umanità intera.
...e quelle società che si allontanano dal relativismo per avvicinarsi all'assoluto, che vedono ancora l'uguaglianza come mezzo, hanno dimostrato fin d'oggi che Dio non è vero che è morto.Certo per far questo bisogna rinunciare a qualche libertà. Riflettete.
"Se l’epistéme è il luogo dove si manifesta la verità, la polis è il luogo dove l’esercizio del dominio è guidato dalla verità dell’episteme . Questo è l’ambito essenziale della politica nel pensiero Occidentale. Eppure a partire dalla metà del 1800 la verità dell’episteme diventa impossibile, e il suo sovra-stare è violenza. La libertà odierna si basa sulla liberazione dell’imposizione dell’episteme: da qui la crisi della politica, quale conseguenza della crisi delle verità. In contrapposizione con la tesi kantiana per cui la libertà è il fine e l’uguaglianza il mezzo, l’epoca contemporanea interpreta la libertà come mezzo per fondare l’uguaglianza, che a sua volta diventa mezzo per potenziare l’apparato tecnico.L’essenza della tecnica non è data dalla sua base fisico-matematica, ma dalla
ma dalla volontà di aumentare all’infinito la propria potenza, per tale scopo si richiede il totale dissolvimento degli immutabili: l’essere parmenideo, le idee platoniche, il dio cristiano, le ideologie dell’Occidente."
....Gheddafi.....
Quante popolazioni lsaciate sole perchè il luogo è senza interesse economico............... libertà di uccidersi fra loro? MI schiero con voi ma non potremo fare nulla!!!!!!!!!!!!!! Accidenti!
Torno a riflettere di Libia e di guerra. Lo faccio dopo giorni di dissidi e necessario silenzio. Lo faccio ma sono ancora confuso, e la lettura della stampa in questi giorni non mi aiuta: dai giornali di destra le opinioni grossolane, le livide argomentazioni sul pacifismo in sordina, se non in ritirata, della sinistra. I pareri disturbanti, trinciati con l'accetta, cinicamente orientati sul nostro maleodorante giardino nazionale per estorcere consensi alle coscienze meno avvertite. Dall'altro versante commenti che più neutri non si può, sull'intervento militare in Libia; al più si deride il buffone di palazzo Grazioli, le sussiegose effusioni di qualche mese fa nei confronti del beduino. Sono da sempre un convinto pacifista, sinora mai approvato un solo intervento militare, nemmeno sotto l'egida ONU. Questa volta però - e credo sia il rovello di molti - mi sono chiesto cosa si potesse davvero opporre al caso tragicamente inedito di un dittatore che
Questa volta però - e credo sia il rovello di molti - mi sono chiesto cosa si potesse davvero opporre al caso tragicamente inedito di un dittatore che massacra il suo popolo, e che potrebbe ancora sterminare decine di migliaia di persone; tra l'altro, presumibilmente pronte a determinarsi in forme democratiche. Come la stampa, anche le armi non fanno differenze: si colpisce e si uccide alla grossa, è il tratto distintivo di un'epoca. Gli araldi della RealPolitik, che in questi giorni dileggiano la tormentosa vacanza del fronte pacifista, questo dilemma non lo considerano. Né sembrano focalizzarlo i sostenitori della sinistra interventista, che a parte i baciamano, non si sono storicamente mai negati agli interessi di Gheddafi. Condivido il parere espresso qualche settimana fa dalla Bonino, che tra l'altro non ho mai votato: la ragione di stato NON deve ragionevolmente condurre a schierarci dalla parte dei dittatori: utilizzare le parole quando si può,
...salva le vite e, perché no, calmiera la benzina. Non ho risposte, sul serio vi chiedo di aiutarmi a capire: la vita è più complessa degli schieramenti in cui si crede o si vuole appartenere. Confuso, ma libero. Appartengo alla vita. Come voi. (Vincenzo Di Maro su FB)
se le risposte sono difficili... facciamoci delle utili domande: perchè si eleggono i dittatori? perchè i popoli hanno cosi la memoria corta? perchè qualsiasi bugiardo impostore plateale viene eletto??perchè la verità viene sempre messa in croce e s isalva il BARABBA di turno??? perchè la gente ha cosi poca fantasia e vuole di nuovo il fascismo e il nazismo???? il resto mettetelo voi!!!
"Polemos è di tutte le cose padre, di tutte re, e gli uni rivela dei e gli alti uomini, gli uni fa schiavi e gli altri liberi".Per questo Hegel amava tanto Eraclito.Per Eraclito non può esistere una pace totale, assoluta ed eterna, esiste una pace perché prima si è verificata una guerra, ed il fatto che ci siano pace e guerra crea l’armonia nel divenire.Uno dei primi filosofi dell’antichità che accenna al problema della guerra è Eraclito. Egli identifica il logos, o ragione, come il fondamento della realtà e questo logos è dominato da una legge che è quella della complementarità dei contrari. Per Eraclito il mondo può essere considerato assolutamente tutto positivo o negativo, esiste il male così come esiste anche il bene, la guerra e d’altro canto la pace, la giustizia e l’ingiustizia ed insieme si compensano e si completano generando armonia.
Non può esistere una pace totale, assoluta ed eterna esiste la pace poiché prima si era verificata una guerra, ed il fatto che ci sia pace e guerra crea stabilità, euritmia, equilibrio, essi sono termini contrari ma si completano secondo la legge del logos. L’armonia che si realizza tra le cose presenti nella realtà consiste infatti nell’UNITA’ e IDENTITA’ degli opposti in tensione tra loro, ma Eraclito sostiene che non si tratta solo di una successione di un opposto all’altro, ma attribuisce alla guerra un ruolo particolare: essa è simbolo di tutto ciò che avviene nell’universo: "Polemos ( guerra ), è di tutte le cose padre, di tutte re, e gli uni rivela dei e gli altri uomini, gli uni fa schiavi e gli altri liberi".
La guerra diventa quindi responsabile della condizione di libertà e schiavitù. La nozione di libertà si determina da quella opposto di schiavitù, ma ciò che genera questi opposti non è nient’altro che la guerra. Essa non viene però considerata negativamente, la guerra non espressione d’ingiustizia, come aveva sostenuto invece Anassimandro, affermando che l’ingiustizia consiste nel distacco dalla matrice originaria che è l’Apeiron e nel conflitto che oppone un contrario all’altro.
Diversamente per Eraclito la guerra che sembra apparentemente distruggere, in realtà crea ordine e da essa ne scaturisce una gerarchia che distingue dei da uomini, liberi da schiavi. Dalla guerra nasce anche la giustizia perché: "bisogna sapere che, essendo la guerra comune, anche la giustizia è contesa, e tutto nasce secondo contesa e necessità". Non è da escludere che forse Eraclito concepisse l’ordine anche come gerarchia e quindi la guerra che crea gerarchia è fonte d’armonia. Non dimentichiamo che Eraclito era un filosofo di matrice aristocratica ed esprimeva profondo disprezzo per la massa di uomini, dormienti, incapaci di comprendere il logos e quindi la verità alla base di ogni evento.
Non pensiate che la guerra venga mossa per fini pacifici, quelli potrebbero instaurarsi, la pace, conseguentemente, ma il fine è sempre e comunque di gerarchia e fin che ci sarà gerarchia ci sarà guerra. a proposito rileggetemi sopra sul senso dell'eguaglianza e della libertà e il quadro si districherà o intricherà.
Quello che ho riportato sopra è frutto di indagine elettronica mischiata con mie puntualizzazioni, solo per questione di tempo, non per mancanza di conoscenza.Conosco Eraclito e il suo pensiero e conosco Hegel e il suo pensiero, per quel che si può interpretare del pensiero di un altro. Chiarisco perchè noto nei blog la facilità con cui si guarda alla forma distogliendo l'attenzione ai contenuti, un poco come mirare al dito e non vedere dietro la ........ e se posso suggerire vi prego, se c'è commento non fatelo su questo ultimo messaggio ma atteniamoci al contenuto dell'argomento, altrimenti mi deprimo.
Mi sembra che chi ha più fretta di concludere le guerre si prepari prima per la prossima. E' questione di mercato. Sento il bisogno di un gran silenzio.
il problema dell'umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi....... Bertrand Russel. "il testamento" spirituale d iRussel è stato nascosto per più di 30 anni dagli americani........ il mondo scieglie sempre barabba..........
Riallacciandomi in parte a quanto sosteneva Dru, dovremmo dire subito che l'eterno conflitto non si risolve solo con auspici di pace. Viviamo in un universo energetico che esiste in virtù di una differenza di potenziale (possiamo in questo caso pensare a un'intelligenza oppure no che ha generato il tutto che percepiamo). Da questa differenza ne consegue tutto il resto, ci siamo per un principio di contraddizione e allora, come diceva Dru, vi sono le manifestazioni del positivo e del negativo, del bene e del male, della pace e della guerra. Credere che si esca da questo senza risoluzione dei conflitti è impossibile solo con i mezzi delle nostre personalità . La storia ce lo insegna, non è esistito un attimo di pace, per il semplice fatto che la vita è azione e non può esserci vita in un universo stazionario. Adesso qualcuno si chiederà : "allora cosa facciamo?" Probabilmente una risposta e una strada esistono, pensiamoci un po'.
Per ora l'unica strada indicata dalla storia è Dio e lo dico da ateo.
Colombia, follia ultrà : funerale in curva. http://multimedia.lastampa.it/multimedia/sport/lstp/33149/
è un paradosso ma.... è vero gli atei seguono la morale di cristo più dei cattolici osservanti.... che il più delle volte hanno il LIBRO in una mano ,e il FUCILE nell'altra..........!!!!!!!
Da Salò, in rotta verso la libertà Hyak è il nome della barca con la quale un gruppo di pazienti di un ospedale psichiatrico americano, in un film di 30anni fa con Jack Nicholson fra i protagonisti, fugge verso la libertà...
Nasce il coordinamento villanovese Se sul fronte del centrosinistra a Villanuova le divisioni non mancano, su quello del centrodestra sta per concludersi un percorso di unificazione che darà vita al Popolo della Libertà villanovese. L'invito a tutti è per lunedì sera.
La libertà dopo le cure Per i ragazzi sono state due autentiche lezioni dal vivo di come si ama e si difende la natura e l’ambiente. Ieri mattina a Coccaveglie hanno ritrovato la libertà quattro rapaci che erano stati curati in un'oasi protetta bergamasca.
Boooom L'annuncio di guerra in Libia riguarda profondamente la nostra storia e le assunzioni di responsabilità mancate
Anna Politkovskaja, emblema della libertà di stampa Il 3 maggio una Giornata internazionale, proclamata dall’Onu nel 1993, celebra la libertà di stampa nel mondo, per difendere i media e per rendere omaggio ai giornalisti che hanno dato la vita mentre lavoravano
Il sindaco di Gavardo, con un comunicato stampa, replica ad una delle accuse rivoltegli dalla minoranza consiliare anche dalle nostre pagine. Pubblichiamo in forma integrale
(1)Nei discorsi degli amministratori pubblici locali intervenuti nel corso della cerimonia, la richiesta alla Regione di garantire le risorse necessarie al funzionamento e quella di un nuovo reparto per l'emodinamica
Una critica circostanziata della minoranza consiliare di Gavardo al Centro contro la municipalizzata gavardese e alcune scelte della giunta Vezzola su Tares e Ufficio di Polizia locale
Girelli: «Ok dal Consiglio; Regione Lombardia sostenga gli Enti locali nel recupero dei beni confiscati alla mafia»
(1)Sull'onda delle dichiarazioni del procuratore antimafia Franco Roberti, il consigliere regionale Gianantonio Girelli chiede di istituire anche a Brescia un presidio della Dia
In merito alla drammatica vicenda di Serle, prende posiizone la Lega Nord della Circoscrizione della Valle Sabbia. Pubblichiamo il comunicato a firma del segretario circoscrizionale Sebastiano Baruzzi
(27)Un balzello di 3 e 4 euro sul prezzo di smartphone, tablet e computer: in gran segreto sta per passare l'innalzamento di oltre il 300% della tassa sui dispositivi tecnologici destinato ad ingrossare le casse della Siae
Girelli: «Quella della giunta Maroni è stata un'operazione di facciata e i ticket per i lombardi rimangono costosi ed iniqui». Il consigliere regionale rilancia
(1)Anche la Valle Sabbia ha scoperto il suo movimento di protesta. Per ora poco organizzati, ma arrabbiati, si sono fatti vedere per la prima volta questa domenica sera a Pregastine
(8)La giornata giusta per ricordarla era stata programmata per settembre, in occasione della visita del ministro Kyenge nel Bresciano, che poi non è avvenuta. Si farà questo lunedì
(1)
ID7997 - 28/03/2011 14:00:42 - (Dru) - La Libertà
Che dire, posso solo portare il mio umile contributo alla discussione, che mi vede totalmente schierato con Aldo sul dubbio che insinua sull'opportunità della Libertà.Noi non possiamo scegliere, ormai la Libertà è il senso del pensiero occidentale, il suo destino, ma possiamo provare a conoscerne le origini e a studiarne gli effetti per meglio governarla e per non farci annichilire da essa. Libertà come fine e uguaglianza per raggiungerla che con l'età moderna si è sostituita alla libertà, le tecnologie, come mezzo, per raggiungere il fine dell'uguaglianza.Ma la Libertà, quando era ancora un fine aveva un suo carattere, serviva alle società per liberarsi per sciogliere i legami, le determinazioni, si da trasformare il determinato in contingente. non voglio farla lunga e vorrei essere riflessivo ma sintetico: la società tedesca e quelle società che si allontanano dal relativismo per avvicinarsi