05 Maggio 2020, 10.15
Blog - 21 grammi di psicologia

Relazioni in quarantena

di Sabina Moro

In questo momento difficile le relazioni di coppia sono messe a dura prova. Alcuni consigli utili per poter gestire le relazioni h24 e il conflitto che potrebbe nascere


Durante il periodo di quarantena forzata, le nostre relazioni intime, sono state messe a dura prova.

Due sono le situazioni principali: da un lato coppie che non si sono viste per mesi e, dall’altro, coppie che dal frequentarsi poche ore al giorno sono passate a dover condividere tutto il loro tempo. Questi aspetti sono rilevanti soprattutto per le coppie che già avevano difficoltà e, il conflitto, diventa spesso più acceso in quanto accompagnato da emozioni negative come ansia e paura, caratteristiche di questa specifica condizione sociale.

Come possiamo gestire le relazioni stando insieme tutto il giorno?

- Mantenere una routine definendo bene i compiti di ognuno affinché, entrambi i membri della coppia, possano sentirsi motivati e valorizzati;

- Imparare a condividere le vostre paure e preoccupazioni con il partner;

- Evitare di prendere decisioni
in questo momento ma aspettare la fine di questo periodo in modo da poter valutare nello specifico tutti i pro e i contro della relazione, senza essere mossi dall’impulso emotivo;

- Trovare, in casa, uno spazio personale dove poter passare del tempo e coltivare le proprie passioni. In questo modo viene tutelata la propria necessità naturale di privacy;

- Creare dei momenti di condivisione con il partner come giocare a carte, cucinare, guardare un film, fare giardinaggio, ecc.

- Fare dei complimenti al partner quando fa qualcosa di positivo per noi. Spesso si tende con più facilità a notare le cose che non vanno ma non sottovalutate l’importanza di comunicare anche i comportamenti positivi. In questo modo sarà più probable che vengano messi nuovamente in atto.

Come possiamo gestire il conflitto?

Il conflitto è una situazione relazionale nella quale due o più persone sono in contrapposizione nel raggiungimento di un obiettivo. Il conflitto nasce da una percezione soggettiva per la quale, io sento, che un mio bisogno non è stato soddisfatto dal partner e, questo, mi porta a provare emozioni spiacevoli come tristezza o rabbia.

Il conflitto può essere gestito in vari modi, uno di questi è il problem solving:

- Individuare il problema fonte del conflitto e specificarlo in modo dettagliato;

- Trovare tutte le soluzioni possibili al problema, anche le più banali e scontate;

- Analizzare i pro e i contro di ogni soluzione individuata;

- Scegliere la soluzione migliore;


- Metterla in atto per un periodo di tempo;

- Valutare l’esito della soluzione scelta e, se il problema dovesse persistere, prova con un’altra soluzione.

Con la messa in atto di questo comportamento entrambi i partner avranno “vinto”, grazie alla collaborazione per l’individuazione della migliore strategia che, risolva il problema. Il conflitto non è comunque sempre negativo, esiste un tipo di conflitto definito funzionale perché può far aumentare l’interazione tra i membri della coppia e migliorare la relazione.

Dott.ssa Sabina Moro

3934107718
sabina.moro@outlook.it
Instagram: 21grammi_di_psicologia



Vedi anche
15/06/2020 06:24

Depressione Riassunto: Si stima che la depressone sia il disturbo psicologico più diffuso, con rilevanti conseguenze su aree della vita come il lavoro, le relazioni di coppia, la famiglia

24/11/2017 13:41

Dall'io al noi, relazioni e comunità La terza serata degli “Incontri nel Chiostro” è stata dedicata al tema delle relazioni in una società sempre più individualista

16/04/2007 00:00

Capire per migliorare le relazioni Capire le emozioni per migliorare le relazioni, con noi stessi e con gli altri. E’ questo l’obiettivo del corso di primo livello organizzato da Vanni Ligasacchi che sar presentato nella Sala Lumetel a Vestone alle 20:30 del 20 aprile.

15/02/2022 10:20

Relazioni tossiche Spesso non siamo consapevoli di essere inseriti in una relazione definita come “tossica”, vediamo insieme come poterla distinguere.

28/10/2014 10:00

No alla coppia «sfogatoio» Evita di riversare sul partner tutti i tuoi problemi di lavoro e proteggi la coppia dai fatti che non la riguardano, o la magia della relazione verrà meno




Altre da Pillole di Psicologia
27/02/2024

Ansia di crescere

Secondo una ricerca  recente, uno studente bresciano su tre, delle scuole superiori, ha utilizzato medicinali o sostanze per combattere l’ansia

06/02/2024

L'inclusione è solo un principio?

Accade talvolta, che arrivino in studio da me, mamme preoccupate, più raramente papà, per questo tipo di istanze, che mi riferiscono di atti scoordinati nelle prassi scolastiche...

28/01/2024

Dall'orientamento alla formazione

“Non so a che scuola iscriverlo?” ,“Ma come si fa, oggi, ad aiutare i figli a scegliere un percorso formativo adatto a loro?”

07/01/2024

Solitudine

L’isolamento si manifesta nel trascorrere del tempo in solitudine, mentre la solitudine è trovare tale condizione sgradevole

31/12/2023

Amare se stessi

Ai giorni nostri non è difficile sentir parlare del concetto di autostima, ma tutti sanno quanto sia importante nella vita?

20/04/2023

I compiti a casa

Il problema dei “compiti a casa”, ogni anno, da qualche anno a questa parte, torna “in auge”. La psicologa e psicoterapeuta Marzia Sellini prova ad analizzare il fenomeno da diversi punti di vista

10/12/2022

What is a woman?

 “Cos’è una donna?”. Un documentarista, tale Matt Wals, in un suo recente filmato, che sta facendo scalpore in America, ha posto la domanda ad intellettuali e scienziati...

13/11/2022

Baby gang? I nostri figli arrabbiati!

C’è una paura crescente che circola tra di noi e non di rado diventa angoscia e terrore per la violenza giovanile...

17/10/2022

La risata che fa bene alla mente

“Di questi tempi non c’è proprio niente da ridere!” è una frase che capita di sentire sempre più associata sempre ai disagi della vita e alla carenza di prospettive. Invece...

16/10/2022

Ansia generalizzata

“La paura del pericolo è diecimila volte più spaventosa del pericolo vero e proprio, quando si presenta di fatto davanti ai nostri occhi. L’ansia è una tortura molto più grave da sopportare che non la sventura stessa per la quale stiamo in ansia”