L'utilizzo di massa di psicofarmaci non impedisce alla depressione di diffondersi sempre pi. Per questo occorre cambiare strada
ma anche altre terapie...per non parlare dei dentisti...se si facesse un calcolo( monetario) forse non ci sarebbero molte differenze...il fatto è che ci accostiamo ad essa nel modo sbagliato! "pensandola" come un pillola che guarisce inconsapevolmente..mentre la terapia è consapevolezza, presa di coscienza attiva. molto più difficile ,ma a lunga scadenza molto più efficace di una pillola..e senza effetti collaterali!
ed è doloroso, ma una domanda é lecito porsela: in certe situazioni se sono più inutili e magari anche dannosi gli psicofarmaci o gli stessi psicoterapeuti. In ogni caso sono ambedue molto cari. Di sicuro gli psicofarmaci non hanno mai fatto male ai farmacisti.
ha parlato, haug! piccolagrassasaw..ti saluta...
una terapia "a gratis" per la depressione lieve con poche controindicazioni... hem!..la ginnastica sotto le lenzuola.....
come si fa a non darti ragione?.
terrible..ha un significato anche positivo'?..mi calza ..sono proprio terribile ..la mia punteggiatura però ..è terrificante!!
a proposito della tua terapia a gratis per curare la depressione lieve con poche controindicazioni, che per altro condivido senza riserve, mi hai fatto pensare che mio padre, negli anni trascorsi, si é curato la depressione lieve per almeno 14, dico quattordici volte,( io sono il sesto di 14) senza mai capire se era guarito del tutto. Ciao.
spero che ti assomiglino..certo che dal punto di vista delle controindicazioni, la natura con voi maschi..è stata benigna! ma la sodisfazione che abbiamo noi ..di più..
se andiamo ancora avanti col discorso"sesso"..il signor vallini ,deve aprire un'altra rubrica!!io ci stò....
sentire parlare della vostra soddisfazione. No purtroppo non ci siamo più tutti, siamo rimasti in undici. Ci siamo scostati un pochino dall'argomento originale, poco male.
di aprire un'altra rubrica, il sesso da sempre suscita interesse. Io però non sono tra i più forti. Comunque non mi tirerò indietro.
Se aprissi una rubrica sul sesso avrei certo i favori di numerosi lettori. Temo però alcune controindicazioni.
Direttore. Buona notte, anche a Sonia.
Personalmente, ho letto con un certo fastidio certi commenti. Di questo mi scuso con i partecipanti, ma non credo che possa essere differente. Non mi paiono i commenti appropriati ad una malattia seria e invalidante. Sono sicuro che si fosse parlato di una malattia concreta e visibile tutti sarebbero stati commossi. Questo significa che lo stigma verso le malattie mentali da noi non cessa ancora di farsi largo. Non essendo malattie visibili, si pensa che in realtà non siano proprio malattie e ci si possa scherzare sopra. Dall'altro lato, le malattie mentali sono sempre state associate nella nostra società a incapacità di lavoro fisico, quindi, inutilità in una società che vuole solo performance. Lo studio condotto in questi anni ad Heidelberg ha mostrato che le vittime dello sterminio psichiatrico sotto il NS non venivano selezionate in base alla patologia, ma in base alla capacità lavorativa.
Questo ha anche impedito un'indagine sulla depressione nella popolazione anziana, in quanto a questi non viene chiesto di faticare e il fatto che non lavorino non costituisce un problema. Il risultato è che molti anziani soffrono di depressione, ma non vengono curati. L'uso di psicofarmaci è anche dettato dal fatto che i servizi sanitari delle nazioni ricche non riescono a far fronte ad una popolazione sempre crescente di malati. Mi scuso della franchezza, ma chi pensa che un po' di sesso possa far guarire, o che bisogna mettercela tutta non ha capito niente di queste malattie. Inoltre, i farmaci spesso hanno effetti collaterali devastanti (sul cuore, torsioni di punta, aritmie, ecc.), portando in rari casi anche alla morte. Negli anziani aumentano di un terzo la possibilità di ictus. C'è chi definì il famoso aloperidolo, una lobotomia chimica. Ma se avessimo parlato di tumore, invece, la cosa sarebbe stata diversa. Chi avrebbe potuto
commentare: fai sesso con il tuo caro ammalato e ritornerà come prima? La depressione clinica è una cosa seria. Come scriveva Beck, in ogni momento della terapia non bisogna mai dimenticare il rischio di suicidio del paziente. Ci sono ricercatori che per l'appunto cercano farmaci che abbiano un effetto più rapido di 10 giorni, per prevenire questi casi. Ma in una società di belli, sani e intelligenti, tutto questo cosa conta? Sono malattie immaginarie da curare con un po' di sport e di esercizio fisico. Mi rattrista profondamente leggere certi commenti da persone adulte che giocano a fare i maitre a penser. Del resto, mentre per le altre malattie ci si riconosce ignoranti di molti aspetti, nelle malattie psichiatriche tutti possono parlare. Ricordo che nell'operazione T4 (che venne inutilmente bloccata da un decreto di Hitler del 1941) faceva parte Mennecke che non era neppure medico. Faciamo loro (ai pazienti)
delle iniezioni sempre maggiori di Luminal e vediamo se siamo contenti. Andiamo a vedere la collezione di Gros di 300 cervelli conservati in formaldeide di bambini o adulti uccisi per la "ricerca". Non dite che non c'entra. Se sono patologie immaginarie e se queste persone effettivamente sono un "meno" di una persona normale, tutto ciò non dovrebbe destar disgusto. Portiamo all'estremo le conseguenze dei vostri asserti. Qual'è la conclusione? E poi mi si chiede di tornare a scrivere....
ho fatto una battuta, ma non volevo essere insensibile verso le persone che soffrono..quando dialogo con Giacomino ..mi dimentico dove stò scrivendo...le dirò che ..in un particolare difficile momento della mia vita ,fra i tanti consigli ,suggerimenti per "appigliarmi" a qualcosa di positivo ( che avrebbe avuto un beneficio personale ma ovviamente anche coniugale) c'era anche questo..saluti
per "depressione lieve" alcuni momenti "giù" della vita..avrei dovuto usare un altro termine...e pensare prima di scrivere...
senza amore si muore...l'amore in tutti i sensi..non solo dei sensi...questa mancanza ,spesso ,è una causa di depressione...
la depressione,è una malattia seria e molto invalidante! è vero! non la conosciamo ! ma ai giustissimi motivi che elenca lei,ne manca uno importante: la depressione ci fà paura! perchè è il rifiuto della vita ( infatti in certi casi il rischio suicidio è altissimo) da qui probabilmente la reazione ( da profani)di cercare di infondere forza .. ma,come si dice? il coraggio uno se non ce l'ha ..non se lo può dare! li la psicoterapia non basta!quella dovrebbe venire "prima", prima che il problema si cronicizzi.non faccio la psicologa da strapazzo...certamente non sò spiegarmi bene.ma parlo di vissuto!serve? ha ragione probabilmente nò...
Guardi, signora Sonia, io non sono né psichiatra, né psicologo, tuttavia oggi si considerano le malattie psichiatriche derivanti dall'interazione di tre sfere: l'ambiente, la psicologia e la chimica. Sono tutte e tre fattori rilevanti. La psicoterapia non può aver luogo prima di..., poiché prima di... non c'è neanche il malato. I farmaci sono strumentali anche alla psicoterapia, in quanto permettono, alleviando i sintomi (non la malattia) del paziente di aprire un dialogo e fare chiarezza. Ma il problema è appunto che dai fascismi occidentali in poi si è sempre pensato in termini di fare e non più di pensare. Affermare, per esempio, che il NS aveva un'ideologia è una bestemmia. Era tutto e il contrario di tutto. Ciò che conta è l'azione. I confini non sempre chiari tra patologia clinica ed esistenziale sono strumentali ad una certa classe di persone per somministrare farmaci a chi non deve e ad un'altra
classe per trasformare la patologia in generico periodo nero. Lei ha ragione che quando si ha confidenza si possono dimenticare certe cose, ma non quando si scrive e ci si espone di fronte a tutti bisognerebbe evitarlo. Un caro saluto.
sono ben maldestra con le parole..specialmente se mi agito un pò..per "prima" intendevo dire,che i problemi emotivi sono quelli più trascurati e non ci si accosta volentieri ad un lavoro psicoterapico. alle volte la vita o la troppa sofferenza ci portano a prendere in considerazione questa cura( ma per cominciare una terapia bisogna assolutamente volerlo..un medico serio non accetta nessuno contro la sua volontà..)insomma c'è molta diffidenza e ci si accosta spesso nel modo sbagliato! vorrremmo guarire senza impegarci in prima persona..e questo non è possibile...cari saluti!
adesso che conosco anche gli effetti dei farmaci..e sono notevoli devo dire.. ho una visione più ampia, vedo meglio i pregi ma anche i limiti ( un pò anche i danni .perchè ci sono) delle terapie!ri-saluti!
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ID24376 - 30/10/2012 14:19:38 - (vanpelt) - e' una questione di costi
I percorsi di psicoterapia, assai lunghi e costosi come ben sa chi ci ha provato, saranno anche 'raccomandabili' o addirittura 'indispensabili alla guarigione', come recita l'articolo, ma finche' ci saranno in giro degli psicoterapeuti che, dopo ogni annoiato e scontato colloquio di mezz'ora (cosa ricorda della sua infanzia? com'era con suo padre? com'era con sua madre), ti dicono: 'fanno 100 euro, 150 se vuole la fattura', il ricorso agli psicofarmaci non potra' che continuare ad aumentare.