Per riscoprire il rapporto con il territorio

L’Amministrazione comunale di Paitone con l’Assessorato alla Cultura ed Istruzione, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, organizza in collaborazione con Ecomuseo del Botticino, sabato 19 e domenica 20 settembre due visite guidate che hanno l’obiettivo di far conoscere il territorio del Comune caratterizzato da siti di alto valore artistico e paesaggistico.

L’obiettivo è favorire la conoscenza e riscoprire il rapporto con il territorio. I due siti scelti per quest’anno sono le sorgenti del Rudone, conosciuta anche come «Fontanone» e il Santuario della Beata Vergine di Paitone.

Sabato 19, alle ore 16, si terrà la visita guidata alla sorgenti del Rudone, con ritrovo alle 15.45 in via Colombaro, presso il “Fontanone”.

Domenica 20 settembre alle 16,30, si terrà invece la visita guidata al Santuario dell’apparizione, con ritrovo alle 16.15 al parcheggio del Santuario Per chi volesse alle 18 sarà celebrata la Messa.

Entrambe le visite sono a partecipazione libera e gratuite . Le visite saranno guidate dal prof. Gianni Vezzoni, presidente del Museo Archeologico di Gavardo.
Si tratta di un'occasione unica per riscoprire lo straordinario patrimonio storico, artistico e culturale.

La sorgente Fontanone
Il «Fontanone» si trova in località Colombaro di Paitone. Una volta acquedotto comunale, ora solo sorgente del Rudone. Un parco bellissimo, polmone verde per la cittadinanza di Paitone. Antica fonte che costituiva il principale rifornimento idrico per la popolazione di Paitone. Si trova lungo l’antica strada per Nuvolento ai piedi del monte in una zona caratteristica. E’ una tipica risorgenza dove l’acqua, al termine di lunghi percorsi di natura carsica riemerge originando la sorgente. Si tratta di una tra le sorgenti più importanti della Provincia (fino a 9.000 litri al secondo nei periodi di piena). Fino a diversi anni fa ad essa si collegava la rete dell’acquedotto di Paitone ma a seguito di infiltrazioni dalle aree soprastanti l’acqua non può avere utilizzo potabile o agricolo. Di recente l’area di accesso è stata sistemata ed è frequente meta di escursioni e di iniziative didattiche sulla natura e sui percorsi sotterranei dell’acqua dopo che alcuni studi ad opera del Gruppo Speleologico di Brescia ne hanno evidenziato il suggestivo collegamento con gli omber (pozzi carsici ) sull’altipiano di Serle.

Santuario della Beata Vergine Maria
E’ uno tra i principali Santuari Mariani della Provincia, che venne eretto sul luogo dell’apparizione della Beata Vergine avvenuta nell’agosto del 1532. Sin dall’epoca dell’evento che vide protagonista un fanciullo, Filippo Viotti, che si dice fosse sordomuto e che fu risanato dalla Madonna, la devozione richiamata fu straordinaria. Nel 1534 il Comune diede avvio alla costruzione del Santuario mentre nel 1535 il pittore Moretto consegnò la prestigiosa pala che costituisce uno dei suoi capolavori. Anche alle pareti un ciclo di affreschi del ‘500 ripercorre la devozione mariana. Alla fine del ‘500 il Santuario subì importanti ampliamenti alla navata e al portico con colonne e timpano in marmo di Botticino e con un elegante e raro pavimento a losanghe sempre in Botticino. All’interno vi si conservano altri preziosi ed importanti stucchi secenteschi, una Adorazione dei Magi ed altri dipinti di Ottavio Amigoni, la Fuga in Egitto di Bernardino Gandino. E’ tuttora meta di pellegrinaggi e di una devozione presso un vasto circondario ed ospita un Eremo affidato alle Suore del Sacro Cuore.

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