«Gemellaggio africano»

Una delegazione è giunta in Mali, uno dei più poveri Stati dell’Africa occidentale, per rinforzare i legami con la comunità di San. L’attività di animazione missionaria intrapresa dai giovani di Odolo sei anni fa in terra africana e portata avanti con determinazione, impegno e sacrificio ha finalmente trovato riconoscimento ufficiale.

Guidata da Elisa Pasini, responsabile del Gruppo Africa, la delegazione vedeva la partecipazione degli assessori comunali Nicola Bianco Speroni e Fabrizio Rivadossi, del parroco di Odolo don Duilio Lazzari, di alcuni insegnanti, catechisti e genitori, dei rappresentanti della San Vincenzo di Odolo e del Consiglio Pastorale.
Obiettivo della visita rinsaldare i vincoli di amicizia tra le due comunità visitando le autorità locali e le 6 parrocchie della Diocesi di San, che occupa un vasto territorio di savana al confine con il Burkina Faso.

In questa diocesi si svolgono le attività estive di animazione promosse dal Gruppo Africa di Odolo, che coinvolge ogni anno una ventina di giovani animatori e dove sono state avviate attività di formazione - come la scuola di cucito - e di assistenza sanitaria. La temperatura costantemente superiore ai 40 gradi e gli spostamenti tra una parrocchia e l’altra (distanti anche decine di chilometri di pista) ha creato qualche piccola difficoltà di adattamento, superata però dalla premurosa ospitalità degli amici africani.

Il sopraluogo ha consentito di vedere il terreno dove quest’autunno inizieranno i lavori di costruzione del centro giovanile, un oratorio che verrà costruito a fianco della Cattedrale di San. Il contributo raccolto dal Gruppo Africa di Odolo in questi anni ha consentito alla Diocesi di San di accedere al bando di una associazione benefica tedesca che si impegnava a versare il doppio di quanto sarebbe stato raccolto. L’investimento complessivo supera i 150.000 euro.
Entusiasta e commosso il Vescovo Jean-Gabriel Diarra che regge – primo vescovo di colore – la Diocesi dal 1987 e che ha voluto ringraziare gli amici odolesi per il rispetto dimostrato in questi anni della cultura, della mentalità ed anche dei tempi africani. L’approccio dimostrato dal gruppo di Odolo - ha continuato il Vescovo – è quello che consente di educare veramente le persone coinvolgendole nella progettazione, nella realizzazione e nella conduzione dei progetti avviati.

Nella foto la delegazione con il Prefetto di San

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