L'assessore dice la sua

Fra le lettere al direttore quella di Nicola Bianco Speroni. Una missiva che si inserisce nella discussione sulle spinose tematiche ambientali che lo vedono protagonista come odolese e come amministratore. Pubblichiamo volentieri.

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Egr. Sig. Direttore,
avendo letto la denuncia del ragazzo di Odolo, Matteo Tiraboschi, pubblicata in data 4/10/2007 a proposito del problema dell’inquinamento dell’aria ad Odolo, vorrei offrire alcune considerazioni personali e forse – spero - qualche rassicurazione. Questo sia per il piacere di intervenire nel dibattito che ritengo importante, sia per il fatto che in qualche modo mi sento anche tirato in ballo facendo parte della giunta comunale che in questo momento (da 5 mesi) governa Odolo.
Sono d’accordo con il sig. Tiraboschi che il problema dell’inquinamento dovuto all’attività industriale ed in particolare siderurgica ad Odolo è certamente presente e pesante per l’intera cittadinanza.
Su un territorio di poco più di 6 km quadrati insistono infatti un numero di aziende che per produttività superano anche l’intera componente industriale di alcune grandi città del nostro Sud. Solo pochi mesi fa uno studio di UBI Banca aveva indicato il Comune di Odolo come primo comune industrializzato dell’intera Provincia di Brescia e probabilmente d’Italia.
Oltre all’attività industriale vera e propria pensiamo anche solo al disagio ambientale prodotto sui cittadini dalle centinaia di autotreni (emissioni e rumore) che ogni giorno devono entrare ed uscire dal paese per consentire il rifornimento di materiale e il prelievo del prodotto finito.

Una situazione dunque difficile da gestire per ogni Amministrazione che si è trovata negli anni investita della responsabilità della cosa pubblica ad Odolo, ma forse ancora più difficile e delicata oggi perché la sensibilità ambientale è divenuta – per fortuna - patrimonio condiviso dalla popolazione, così come la necessità di tutelare la salute.
Non sono d’accordo invece con il sig. Tiraboschi quando dice che da decenni i cittadini di Odolo avevano coscienza del danno provocato dalle emissioni inquinanti e posso citare il ricordo del lavoro di mio padre Ugo (per 30 anni alla Ferriera di Barghe) o di mio nonno Alessio Pasini (operaio e industriale per 50 anni alla Ilfo) per i quali la coscienza della necessità di prevedere dei presidi antinquinamento è stato conquistato solo negli anni con l’evoluzione e la crescita industriale e culturale.
Probabilmente, come testimonia il sig. Tiraboschi, è il percorso che stanno facendo ora in Cina dove si predilige la produzione a scapito della salute e dell’ambiente e dove speriamo presto si ottenga una crescita anche civile e sociale e non solo economica. Questo per dire che un aspetto positivo oggi a Odolo c’è grazie alla sensibilità che si è affermata, una sensibilità che non è stato facile conquistare e per la quale ci sono voluti molti anni, ma che oggi abbiamo e costituisce un punto di partenza e una buona prospettiva per il nostro futuro.

Mi permetto infine di allungarmi ancora in alcune altre informazioni (anche un po’ personali) con l’unico scopo di offrire al sig. Tiraboschi ed agli altri odolesi che sono preoccupati come noi per la situazione ambientale qualche elemento di fiducia (spero) nel futuro o perlomeno di rassicurazione sul nostro operato.
Pur essendo nato e cresciuto a Odolo abito da alcuni anni a Brescia dove insegno da 13 anni Legislazione Ambientale presso l’Università degli Studi di Brescia, corso frequentato dai medici che desiderano conseguire la specializzazione in Igiene Sanitaria e Ambientale e Medicina del Lavoro, spero quindi di poter dimostrare una certa preparazione e conoscenza del settore per portare degli utili contributi anche nella nostra attività amministrativa a Odolo, pur non avendo alcuna autorità né responsabilità in materia, proprio per evitare qualsiasi insinuazione che potesse gettare discredito sulla nostra attività amministrativa (molti miei parenti sono infatti soci di aziende odolesi).

Per questo anche, io personalmente ho richiesto alla Giunta (purtroppo con il parere contrario dei rappresentanti della vecchia Amministrazione) di nominare nella Commissione Ecologia del Comune due avvocati di Brescia esperti in questioni amministrative e ambientali che offriranno gratuitamente la loro competenza, proprio perché l’attività della commissione (della quale fanno parte altre persone, che conoscono bene la realtà di Odolo, ma che non hanno competenze tecniche) potesse fornire alla nostra Amministrazione anche proposte concrete di azione ed eventualmente indicazioni giuridiche precise.
Certo la collaborazione di tutti è non solo utile ma indispensabile perché sono convinto che solo uniti sarà possibile avere ragione di problemi tanto più grandi di ciascuno di noi.

Per chiudere vorrei rivolgere un invito al sig. Tiraboschi. Poiché dichiara – mi pare in buona fede – di aver criticato l’attuale Amministrazione anche perchè ai suoi occhi è meno “simpatica” della precedente e poiché - essendo io (purtroppo) molto più vecchio di lui - non abbiamo potuto conoscerci, mi farebbe piacere che quando fosse a Odolo ci potessimo incontrare e scambiare le rispettive opinioni in un confronto davvero costruttivo. Con la speranza ovviamente di guadagnare, almeno personalmente, qualche punto di simpatia!

Nicola Bianco Speroni - Assessore del Comune di Odolo

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