Buone nuove per la Fondazione Pasini

Il rischio di chiusura era nell’aria. Non perché ci fossero probblemi nell’ordinaria amministrazione, anzi: tutti i 35 posti sono accreditati dal Servizio sanitario e quindi godono di importanti contributi. Piuttosto non si sapeva proprio dove reperire le risorse necessarie per adeguare la vecchia struttura ai nuovi standard imposti dalla Regione Lombardia, non meno di due milioni di euro.
Questa era la “spada di Damocle” che da qualche anno pende sulla Fondazione Pasini, ente che si cura della gestione della Casa di Riposo “Soggiorno sereno” di Odolo.
Il famoso “crine” si sarebbe certo spezzato nelle prossime settimane, con il conseguente accorpamento alle strutture di Sabbio Chiese o di Nozza, se non fosse intervenuta l’Amministrazione comunale di Odolo ad accogliere in extremis l’appello lanciato dal Presidente della Fondazione Marco Pasini.

La decisione della Giunta Cassetti segna un punto di discontinuità rispetto all’azione amministrativa precedente: “Per anni la compagine guidata dal Sindaco Vitali aveva negato qualsiasi intervento sulla Casa di Riposo, sostenendo i vantaggi economici dell’accorpamento con strutture più organizzate, anche se fuori dal Paese, rilevando che troppo pochi erano gli ospiti odolesi della struttura. Noi siamo di diverso avviso - fanno sapere in municipio -. Vediamo nella tradizione dell’assistenza, del volontariato e dell’accoglienza degli anziani, memoria e storia della comunità, così come è stata offerta in questi trent’anni dalla Fondazione, non solo la proposta di servizi sociali preziosi ma anche una scelta culturale ed una forte testimonianza di identità nella quale tante famiglie odolesi si riconoscono”.

Ecco dunque la decisione del Comune di farsi carico dell’onerosa ristrutturazione: “Un impegno certamente gravoso – afferma Nicola Bianco Speroni, Assessore al Bilancio e nipote di Alessio Pasini –, ma il bilancio del Comune può affrontarlo operando delle scelte di priorità e senza imporre costi ai cittadini. E poi siamo certi che sono molti gli odolesi che vorranno sostenere liberamente la casa di riposo, compresi gli industriali che non hanno mai fatto mancare il loro sostanzioso appoggio”.
In cambio del risolutivo aiuto pubblico, la Fondazione ha deliberato una modifica al proprio Statuto che prevede d’ora in poi che tutti gli amministratori siano nominati dal Comune.
Un sostanziale “passaggio di proprietà” per altro già previsto nello Statuto originario che prevedeva il passaggio in capo al Comune dell’intero patrimonio della Fondazione nel caso di scioglimento.

La Fondazione Pasini di Odolo fu costituita nel 1974 dalla signora Emilia in ricordo del fratello Egidio Pasini prematuramente scomparso.
In oltre 30 anni di attività sono da contare a centinaia gli odolesi e i valsabbini che hanno usufruito dei servizi e dell’ospitalità offerti dalla Fondazione per periodi più o meno lunghi.
Attualmente i 35 ospiti sono quasi tutti di fuori paese, ad indicare il servizio prezioso offerto dalla Casa a tutta la Vallesabbia.

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