29 Luglio 2009, 07.03
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Personaggi

Pierino della Val Daone

di Nerino Mora

L'uomo e la montagna, un rapporto intimo che cambia per ciascuno e che allo stesso tempo svela intrecci sempre uguali. In Val Daone il nostro Nerino ha incontrato l'amico Pierino.

Ho conosciuto tanti anni fa Pierino Mantovani, dopo 6 anni lo reincontro, non è cambiato per nulla:  78 anni, pimpante, pieno di vita. Racconta i suoi aneddoti inerenti la valle ed ancora gestisce il suo rifugio meta di buongustai amanti dei funghi.
Mi accoglie come un vecchio amico, come del resto è vero. Da molto tempo non si rivede una stretta di mano modello morsa. L’invito è a sedermi al tavolino del bar e subito sbuca la famosa grappa al mirtillo. Lì accanto al fuoco si sta bene anche se siamo fine luglio, a Malga Bissina, 1800 metri di altitudine, il fresco si fa sentire.
 
La sua voce e sicura e ferma, le rughe raccontano mille storie e nei suoi occhi si rispecchia il Carè Alto, che quest’anno è ancora abbondantemente innevato.
Pierino rinnova la sua storia che ancora oggi continua: giunse in Bissina nel 1957 quando iniziavano i lavori alla costruzione del bacino idroelettrico che tutt’ora vanta di essere uno dei più grandi d’Europa, con un’estensione di km quadri 51 e 20, contenente 58.670.000 metri cubi di acqua. Un muraglione alto 82 metri e mezzo.

A quel tempo Pierino era il filo che legava le migliaia di operai che lavoravano con il fondo valle.  La mitica Fiat 600 multipla portava i generi di conforto e di svago.

Erano duri quegli anni del dopoguerra, uomini che accettavano tutto pur di lavorare. Il grande sforzo umano fu alleviato con l’invenzione di macchine apposite: i famosi blonder per la gettata continua. Il freddo spesso interrompeva i lavori e in Bissina non c’è mai caldo. C’è il ricordo dei cavi tesi e il fischio del vento.
Da allora ogni anno Pierino torna sempre alla sua Bissina. Il trasferimento da Bondone, che è il suo paese di origine come lo è di molti carbonai. Ogni ritorno in valle Pierino si sente ringiovanire, fra i racconti il ricordo delle scelte di vita, tecnologiche, col rischio sempre in agguato.  
 
La scelta di Pierino fu di aprire il bar/negozio. Agli inizi era locato in una baracca e questo locale gli permetteva un futuro, un lavoro che lo gratificava e lo rendeva utile, felice. Quel contatto umano con la fatica ogni giorno lo rafforzava, a suo fianco sempre la moglie, cuoca imparagonabile. Ora ci sono anche la  figlia e il figlio.
A giugno Pierino ritorna alla Bissina, durante la sua permanenza non si contano le strette di mano e i bicchierini di mirtillo, i vecchi operai che tornano con la famiglia per mostrare la loro opera, racconti su racconti.
L’aria cristallina muove il pino mugo, l’odore della resina, dell’erba menta. Un pieno di natura che si ricorda in particolare quando si è al lavoro al caldo, con il non sò cosa respiro qui…
D’estate la valle è animata da varie manifestazioni: la scalata della diga ai primi d’agosto, èl poiat ai primi di settembre, la mostra micologica. 
 
L’alta valle d’Aone non è troppo pubblicizzata. In particolare le strutture ricettive sono limitate ed è possibile pernottare da Pierino oppure al villaggio Marcolini dove le ex baracche degli operai della diga sono state trasformate in abitazioni estive tipo colonia. E’ disponibile anche il campeggio, un grande parcheggio gestito dal Parco Adamello Brenta di cui l’area fa parte. Più in alto la Malga Ervina, oppure in fondo alla valle il rifugio val di Fumo, dove il fiume Chiese dà inizio alla sua vita, rendendosi utile da subito con la diga, energia da elettrodotto.
Sulle ginocchia di Pierino, le nipotine ascoltano in nonno con entusiasmo, sempre più fiero della sua valle, sfogliano i due libri che ha scritto ricchi di fotografie.
 
Un saluto, un abbraccio che è un invito a tornare a raccontarsela con storie di nuovo e di passato.
Per raggiungere la val Daone si deve percorrere la ex statale del Caffaro, imboccare la strada per Daone e continure per 25 km di salita non troppo impegnativa. C’è l’abitato di Nudole, poi malga Boazzo. La strada finisce al parcheggio.
 

 



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