04 Giugno 2010, 10.00
O
Centro aiuto vita

Insieme al Cav per un sì alla vita

Obiettivo dell'associazione quello di aiutare la donna a ritrovare maggiore serenitŕ e speranza nel futuro.

 
Vuole provare ad attaccarlo al seno?
«Ero lì ancora distesa in sala parto, confusa, “credo di sì “ risposi.
L’ostetrica armeggiava in un angolo mentre mi parlava.
Si avvicinò e me lo appoggiò sulla pancia. “Ecco il suo bambino”!
Aveva gli occhietti chiusi, la testa schiacciata, il viso corrucciato, tutto rosso.
Ripensandoci non era bello ma a me parve bellissimo. Miagolava piĂą che piangere.
Mi aiutò ad attaccarlo al seno.
Al solo contatto della bocca con il capezzolo smise di miagolare e si addormentò. “E’ mio figlio” pensai.
 
“Ne è valsa la pena, eh?” commentò l’ostetrica accortasi della mia commozione. “Già, la pena”.
Non tanto del parto, delle fatiche della gravidanza, delle gambe pesanti, dei crampi, delle nausee.
La pena di una decisione così sofferta da essere rimasta appesa ad un filo per mesi.
Visita per l’aborto già fatta…., appuntamento fissato…… “Fallo subito, non è ancora niente” mi ripetevo.
Le notti insonni, il battito sentito durante una visita che mi rimbombava nelle orecchie.
“Non è ancora niente, solo un problema” mi ripetevo.
 
Poi un incontro. Non con una persona inizialmente ma con un volantino appeso. Mi diceva che i problemi si possono risolvere.
Non mi sembrava possibile, “troppo facile” pensavo.
Ma decisi di chiamare e grazie a quella telefonata, a quella persona che rispose e che insieme a tante altre si prese a cuore “il mio problema”, ora ero qui, con “il mio bambino”, che nessuno avrebbe potuto togliermi.»
Una neo-mamma

Nella testimonianza sopra riportata il vissuto, possibile, di una mamma che avrebbe potuto non essere tale se avesse accettato di lasciarsi sopraffarre dalle vicissitudini della vita e soprattutto se ci fosse stato nessuno in grado di offrirle il necessario sostegno.
E' il lavoro dei Centro aiuto alla vita.
 
Ce n'è uno anche a Desenzano: ci ha inviato una relazione sull'attività svolta nel corso del 2009.
La pubblichiamo volentieri.


Le premesse
Aiutare la donna a ritrovare una maggiore serenità e speranza nel futuro è l’intento che il Centro di Aiuto alla Vita ha cercato di realizzare grazie anche ad un finanziamento della Regione Lombardia accordato al progetto “INSIEME PER UN SI ALLA VITA” ( Bando Reg. l.r. 23/99).
Il progetto, che dura anche per il 2010, prevede azioni divulgative e formative al rispetto della vita fin dal momento del concepimento nei distretti ASL 10,11,12 e la presenza di operatrici CAV e di una psicologa all’interno degli ospedali di Desenzano, Gavardo e Manerbio (apposita convenzione con AOD concede l’utilizzo di un ufficio al fine di incontrare ogni donna tentata di interrompere la gravidanza o che accusa problemi che le tolgono la gioia di essere madre o che soffre per il post aborto).

Al fine di poter offrire un accompagnamento alle maternità difficili, abbiamo cercato volontari e gruppi sparsi sul territorio; il risultato è stato apprezzabile ed ha portato alla collaborazione stretta con la S.Vincenzo di Desenzano e di Montichiari, con alcune Caritas, con il Mpv di Carpenedolo, di Manerbio e di Garda-Valsabbia, alla creazione di nuovo gruppi, quali il CAV di Prevalle e quello Garda-Valsabbia.

I "numeri"
- Nel corso dell’anno 2009 abbiamo aiutato 127 future mamme (escluse quelle inviate ai gruppi d’appoggio già nominati), da loro sono nati 98 bambini, 4 hanno avuto un aborto spontaneo, 7 di loro hanno deciso per l’aborto, le altre sono ancora in attesa..

- Per i casi di difficoltà economiche così gravi da spingere la donna all’aborto, abbiamo richiesto ed ottenuto 11 nuove “adozioni prenatali a distanza” dalla Fondazione “Vita Nova”.
Con tale progetto la mamma adottata riceve, nel rispetto dell’anonimato, € 160 mensili per diciotto mesi.
A loro e alle altre 175 famiglie con bambini piccoli, abbiamo distribuito vestiario, mobili, pacchi spesa (ritirati dal Banco Alimentare del Veneto), attrezzature per la casa e per l’infanzia. Abbiamo erogato contributi, acquistato e fornito latte in polvere in media a 25 neonati in media al mese e pannolini a 66.

- Grazie a quattro insegnanti volontarie, attraverso l’insegnamento della lingua italiana, abbiamo cercato di favorire l’integrazione di donne di Paesi e culture diversi, ascoltando loro problemi e sollecitando forme di mutuo-aiuto.
Abbiamo cercato, insieme a loro, lavoro e casa, le abbiamo accompagnate ai vari servizi, abbiamo accudito i loro bimbi, ecc.

- Un intervento molto impegnativo è stato l’ospitalità: nella comunità “Accoglienza” gestita in convenzione con il Comune di Desenzano e nei due appartamenti di cui disponiamo abbiamo accolto 15 donne con bambini per periodi diversi e sempre cercando soluzioni alternative che coinvolgano familiari, comunità di appartenenza ed enti pubblici di competenza.

Servono altri volontari e «famiglie d'appoggio»
ll C.A.V. opera esclusivamente grazie a 52 volontari che, con grande impegno e motivazione, hanno svolto tutto questo lavoro. Tuttavia, per poter realizzare al meglio le attività intraprese, per dare piena attuazione al progetto approvato dalla Regione e per far sì che gli aiuti offerti portino alla crescita personale e all’autonomia e non si traducano in semplice assistenzialismo abbiamo bisogno di altri volontari e di famiglie d'appoggio

Qualsiasi contributo può essere importante
Il sostegno economico proviene dalle offerte di privati ed enti, dalla Regione Lombardia, dal Comune di Desenzano, da altri Comuni della zona e da alcune Parrocchie.
L’attuale crisi economica ha colpito molte “nostre” famiglie, che hanno perso l’unica fonte di reddito.
Richieste per affitti arretrati, per bollette di utenze giĂ  staccate, per acquistare cibo e per biglietti di ritorno al paese, sono fatti giornalieri.
Quanta sofferenza in papĂ  e mamme che non hanno piĂą di che sfamare i loro figli o che si sentono costretti a rinunciare ad una nuova vita!
Sostegno detraibile
Ricordo che il CAV è una ONLUS e può rilasciare ricevuta fiscale detraibile, sia per somme di denaro che per merci e che la quota associativa è di € 20.
Inoltre, senza nessuna spesa e alcuno aggravio fiscale, al CAV può essere devoluto il 5 per mille delle tasse indicando nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi, il CODICE FISCALE 93003360174 (l’introito pervenuto nel 2009, relativo all’anno 2007, è stato di € 3.427).
Grazie a quanti in vario modo ci hanno sostenuto
La Presidente Bruna Filippini
 


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