15 Giugno 2007, 00.00
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Rifiuti e cave

Due «piccioni» in meno con la stessa favAsm

Nuovo impianto Asm per il riciclo dell’immondizia ottenuta dallo spazzamento delle strade: entrano rifiuti, esce ghiaia.
Brunelli: «Eviteremo di estrarre 3 mila tonnellate dalle cave».

Adesso si riciclano pure i rifiuti raccolti dallo spazzamento delle strade. Sembravano la cosa più inutile e ingombrante di questo mondo, inadatti persino all’inceneritore e destinati solo a riempire le discariche. In provincia di Brescia se ne raccolgono 30 mila tonnellate all’anno, Asm ha trovato il modo di ricavarci 20 mila tonnellate di sabbia e ghiaia (pari a circa il 60 per cento di riciclo), di guadagnarci, e di imprimere un balzo in avanti alla raccolta differenziata.

E’ un’altra conferma, se ce n’era bisogno, che si può dare una mano all’ambiente e nello stesso tempo fare utili. E la multiutility di via Lamarmora, che da quando è quotata in Borsa ha l’imperativo di guadagnare, si dimostra ancora una volta maestra del business ecologico. Non arriva prima in assoluto, nel riciclo di quanto le macchine raccolgono dalla pulizia delle strade, perché i bergamaschi di Ecocentro (niente a che vedere con Bas) hanno giocato d’anticipo. Ma qui a Brescia le dimensioni sono altre, e in 15 anni si ammortizzerà un impianto costato circa 3 milioni di euro.

Il segreto è duplice. Da un lato, costa meno portare i rifiuti stradali in via Codignole che in discarica. Dall’altro si incassa dalla vendita di sabbia e ghiaia prodotte. Per ora all’impianto finisce quanto raccolto da Asm e da Aprica in città e negli oltre 40 comuni convenzionati. Ma in via Lamarmora sono certi che i vantaggi convinceranno presto altre aziende della provincia, da Gardauno a Gogeme, alla Vallecamonica.
Oltre alla convenienza economica, tutti dovrebbero avere interesse a non intasare quelle vere e proprie bombe ecologiche che sono le discariche. E dopo il trattamento, da cui si ricava anche materiale organico, di inutilizzabile non resta che un 10/15 per cento, che Asm già punta a ridurre gradualmente fino ad approssimarsi allo zero, con ulteriori vantaggi ambientali.

Non a caso l’impianto è stato dimensionato per lavorare le 30 mila tonnellate, che corrispondono alla raccolta stimata in tutta la provincia. I rifiuti da spazzamento valgono qualcosa più del 5 per cento di tutti gli indifferenziati, e solo in città significano quasi 5 mila tonnellate annue su un totale di 89 mila. Ma la Spa oltre alle strade della provincia pensa di convogliare in via Codignole anche quanto si raccoglie sui tratti autostradali bresciani, e ha già contatti con le società di gestione.
Il sistema, d’altronde, è già in funzione. Va a meraviglia e aspetta solo altra materia prima. Da una parte entra una massa informe e maleodorante (c’è dentro davvero di tutto, dalle lattine alle bottiglie di plastica e quant’altro), dall’altra escono sabbia e ghiaia pulitissime, selezionate, conformi alle norme europee e perfettamente utilizzabili per calcestruzzi, conglomerati bituminosi, malte e altre opere di ingegneria civile. Materiali tanto puliti e convenienti che gli acquirenti già ci sono.

L’impianto è stato presentato ieri dall’assessore all’Ambiente Ettore Brunelli, dal direttore generale di Asm Elio Tomasoni e dal responsabile del Servizio ambiente Fulvio Roncari. E Tomasoni non si è lasciata sfuggire l’occasione per correggere i dati di raccolta differenziata che la Provincia attribuisce a Brescia.
«L’attenzione della città al riuso - dice - è da valutare nel complesso di ciò che viene fatto sia a monte che a valle della raccolta, sia dal pubblico che dal privato, e ora bisogna mettere nel conto anche questo altro settore del riciclo».
Brunelli, per parte sua, sottolinea il duplice vantaggio ambientale del nuovo impianto. «In un colpo solo riduciamo le quantità portate in discarica ed evitiamo di estrarre due o tre mila tonnellate di sabbia all’anno dalle cave della provincia con beneficio anche per tanti altri comuni», dice. E aggiunge che «pure le scorie dell’inceneritore si sono ridotte dal 30 al 15 per cento, e anche questo dovrebbe essere calcolato dal Broletto quando conta la nostra raccolta differenziata».

Al di là dei distinguo, tuttavia, il nuovo business promette bene e aiuta l’ambiente. I dati dell’assessore dicono che le tonnellate di rifiuti raccolti dalla pulizia delle strade cittadine sono stati 3.786 nel 2005, 4.512 l’anno dopo, e per questo 2007 se ne stimano 2.930 grazie alla mancanza di neve che ha evitato lo spargimento di ghiaia. Ora, tutto questo si ridurrà a non più del 15 per cento.
Intanto, gli acquirenti della sabbia e ghiaia recuperate vengono scelti con gare annuali, e Asm pensa di arrivare presto - dichiara Tomasoni - alla saturazione di un impianto capace di lavorare 100 tonnellate al giorno. Il segreto è che portare la spazzatura delle strade in via Codignole costa meno, appunto.

di Mimmo Varone da Bresciaoggi


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