Le nostre interviste ai sindaci della Valle Sabbia continuano. Facciamo tappa a Mura, dove abbiamo incontrato il neo sindaco Nicoletta Flocchini
Riprendono le nostre chiacchierate con i sindaci della Valle Sabbia più o meno da dove l’avevamo lasciate, cioè con un sindaco donna. Se Katia Vezzola era la sola fino alla scorsa tornata elettorale, oggi si ritrova in compagnia del neo sindaco di Mura, Nicola Angiola Flocchini, Nicoletta per gli amici.
L’abbiamo incontrata nel suo ufficio in un fin troppo tiepido pomeriggio di ottobre, che nulla ha di autunnale se non per i bellissimi colori che si ammirano dal piccolo paese che domina sul Savallese. Con Flocchini facciamo un bilancio di questi primi mesi di amministrazione, passando per la Comunità Montana, le aggregazioni e i rifiuti, la cultura e i giovani murensi. Chiudendo con un pensiero al referendum che ci aspetta domenica 22.
Sindaco Flocchini, qual è l’attuale posizione di Mura nel sistema aggregativo della Comunità Montana di Valle Sabbia? E come si ritrova la sua amministrazione sulla questione che sta agitando la valle da Gavardo a Bagolino, cioè l’imminente partenza della raccolta differenziata?
“Aderiamo bene o male a tutte le aggregazioni. Portano beneficio al Comune, utilizzando gli stessi impiegati della Comunità Montana. Inversamente, è stato proprio il Comune di Mura a mettere in condivisione un impiegato con l’ente sovracomunale, poiché ne aveva necessità. Per quanto riguarda la partita dei rifiuti, stiamo continuando una partita che la precedente amministrazione aveva scelto, optando per una raccolta mista dei rifiuti, e pertanto speriamo che vada bene perché, devo essere sincera, la gente difficilmente digerisce e si abitua a cambiamenti di questa portata. A breve ci saranno gli incontri con la popolazione dove verrà spiegato come differenziare. Non sappiamo con certezza quando inizieremo, probabilmente, visto lo scaglionamento attuato sul territorio, verso fine febbraio, inizio marzo 2018”.
Sindaco Flocchini, le chiederei un bilancio dei primi tre mesi da sindaco rapportati alla sua lunga esperienza precedente in amministrazione comunale, anche come consigliere di minoranza.
“Sicuramente l’impegno di consigliere di minoranza era di ben diversa portata. Fare il sindaco, devo dirlo, è “bello pesante”. Naturalmente sono in pensione e ho tempo di farlo, ho alle spalle il gruppo dei consiglieri di maggioranza che è molto unito, compatto e ci aiutiamo l’un con l’altro. Anche con il tecnico comunale, che era il precedente sindaco, e che il Consiglio comunale ha proprio voluto in quel ruolo, i rapporti sono ottimi e largamente collaborativi”.
In questi primi tre mesi, cosa le è stato possibile realizzare di ciò che aveva previsto nel suo programma elettorale?
“Mi sembra di aver iniziato abbastanza bene e di aver attuato parte del nostro programma: fin da subito, sono stati approvati gli sgravi sugli oneri di urbanizzazione nell’ottica di incentivare l’edilizia abitativa, abbiamo ottenuto, avendo aderito al progetto “Valli Resilienti”, un finanziamento da regione Lombardia di 40’000 euro che abbiamo impiegato nei lavori di manutenzione straordinaria della strada di viabilità secondaria che da Mura porta in Bongi. Altra problematica affrontata, quella della sicurezza stradale, con l’installazione di una serie di dossi artificiali sulle strade di Mura, limitando il pericolo pubblico delle automobili che sfrecciano come se non ci fosse domani".
Vedo però che non siete interessati soltanto alla viabilità e alla sicurezza stradale, ma che siete molto attivi anche nel campo della Cultura, con la Biblioteca a fare da perno.
”Sì, il gruppo della biblioteca è una realtà davvero molto attiva. Da poco è iniziato un corso d’inglese per bambini, e a breve ne inizierà uno per adulti, in orario serale. Stiamo anche organizzando una gita ai mercatini Natalizi. Per il 17 Novembre è stata inoltre fissata una serata con due professori universitari, uno della Cattolica di Brescia e l’altro di Padova, insegnanti di Storia, sulla tematica di Mura durante il periodo del Fascismo e della Resistenza. Questo visto anche il boom mediatico che in periodo elettorale aveva scatenato la presentazione di una lista “particolare” proprio qui”.
Quali sono invece i programmi per il futuro che più ritenete urgenti e che più vi stanno a cuore?
“Il tutto dipenderà dai finanziamenti che arriveranno dallo Stato e dalla Regione. La nostra priorità è quella dell’efficientamento energetico del municipio, così come è stato fatto per le scuole e per la palestra. Essendo il municipio uno stabile un po’ vetusto, ne ha proprio bisogno. Poi stiamo collaborando con la Parrocchia soprattutto per il restauro della chiesa parrocchiale che è abbastanza ingente e sarà una bella sfida”.
Ho dato un’occhiata alla composizione delle liste e a quella del Consiglio comunale. Si nota che la presenza di giovani davvero risicata. E’ solo un problema legato all’amministrazione e alla politica o una problematica diffusamente generale? E a livello di associazionismo e volontariato?
“In verità ho captato io stessa disinteresse per la politica da parte dei giovani, non so darmi una risposta ma spero possa essere solo per certi scandali che coinvolgono la politica a livello nazionale. Anche se con me in Consiglio siamo riusciti a portare due under 30. Una tendenza inversa invece a livello di volontariato, dove ho visto che per esempio, parlando di sport, il rinnovamento del campo sportivo finanziato da Raffmetal ha dato un impulso notevole e sono state create ben 5 squadre di calcio. E i giovani ragazzi si sono messi di buona lena e di loro spontanea volontà stanno completando le tribune dello stadio su tutti e quattro i lati del campo. A livello parrocchiale si impegnano in molti, e devo dire che anche il gruppo della Protezione Civile è una bella realtà".
Se domani Mura non potesse più aggregare le proprie funzioni principali, il sindaco Flocchini come si muoverebbe? Tentiamo il tutto per tutto o ci uniamo o ci fondiamo con qualcun altro?
“Per fortuna abbiamo le aggregazioni e devo dire che anche con la Comunità Montana il rapporto è ottimo e il lavoro che si sta facendo è davvero notevole. Non dovessero esserci più le aggregazioni, Mura non potrebbe più garantire il minimo indispensabile, come può essere l’aggregazione di Polizia Urbana o quella per la gestione dei rifiuti, che da soli raggiungerebbe costi esorbitanti. Per quanto riguarda il discorso unione e fusione, il problema è sempre cosa pensa la gente, ed io stessa faccio parte di questa “fazione”, che antepone il sentimento campanilistico e la propria identità a tutto il resto. Forse è anche il periodo storico, ce lo dimostra anche cosa succede a livello internazionale: l’Italia è stata unita da una serie di guerre nell’800 e oggi alcune regioni cercano una loro autonomia, sebbene fiscale, la Catalogna vuole separarsi e diventare autonoma rispetto alla Spagna. Dove si univa, oggi si divide. E nella mia testa di persona e amministratore non è ancora entrata l’idea di una possibile unione con qualcun altro".
Per chiudere la nostra chiacchierata, cosa pensa quindi, da amministratore, dell’imminente Referendum del 22 Ottobre?
“Anche lì, la gente non sa che è solo consultivo e c’è chi va in giro sbandierando l’autonomia della Lombardia. Credo ci sarà tantissima partecipazione, il quorum sarà ben oltre superato e il risultato sarà nettamente per il sì. Speriamo, una volta che il popolo si sia espresso, che Regione Lombardia, nella sua attuale e nella prossima composizione amministrativa, porti avanti ciò per cui le persone si sono espresse. E poi, vuol mettere la curiosità per il voto elettronico?".