Mura a rischio isolamento

Mura è raggiungibile da quattro vie (da Casto, da Nozza, da Lodrino e dalla Pertica Alta), ma appare come entità isolata, forse appetibile da quei turisti che nella vacanza cercano la pace, la tranquillità e la bellezza dell’ambiente.
Circondato da una natura rigogliosa, Mura ha un’agibilità viaria che, nel suo complesso, è medio bassa.
In realtà, però, il paese, a circa 800 metri di altitudine sormontati dalla Corna di Savallo, dal fondovalle, dove ci sono poi a disposizione tutti quei servizi che il capoluogo e le sue frazioni (da Posico a Olsano, da Veriano a Olsenago) non hanno, è facilmente raggiungibile.

Eppure, questa realtà da meno di 800 anime in questi ultimi anni tende un po’ a scomparire: «Nelle quattro frazioni non esiste un bar nè un negozio, mentre fino agli anni Sessanta del secolo scorso c’erano due bar a Posico ed uno ad Olsano - raccontano alcuni abitanti - e nel capoluogo Mura la situazione non è tanto più rosea: esiste un unico negozio, un vero e proprio emporio-bottega che, a poche decine di metri dalla piazza principale che ospita, oltre al Municipio, anche la banca, la posta e la scuola elementare, soddisfa ogni genere di necessità dei cittadini, che qui possono trovare dal pane alle sigarette, dai giornali alla lampadina, dal latte alla carne, e altro ancora, per un servizio fondamentale per l’intera comunità».

Dolente è anche l’ambito della ristorazione: un tempo luogo ricco di bar, oggi a Mura c’è ben poco: dal bar Luciana, situato poco dopo il Comune, sulla strada per il laghetto di Bongi, al bar-locanda "D’Oro", all’entrata di Mura (esercizio oggi in difficoltà dopo che, aperto quarant’anni fa e con a disposizione anche il ristorante ed alcune camere, dopo il cambio della storica gestione, oggi si va lentamente spegnendo); dal bar-centro sportivo dell’Oratorio "Paolo VI" su alla parrocchiale della Pieve (bar che ha però un funzionamento solo a orari ridotti), al bar di località Bongi (che è, però, aperto solo d’estate, e limitatamente ai fine settimana).
Hanno, intanto, chiuso storiche esperienze come il bar dell’Ersilia, nella piazza del Comune, ed esperienze nuove come il bar pizzeria, sempre nella piazza del Municipio: «Quest’ultimo - spiega il sindaco di Mura, Umberto Corsini - per noi una sorta di speranza di rinascita con la pizzeria, ha chiuso i battenti solo da alcuni giorni, e ci auguriamo che qualcuno possa rilevarlo per riaprire».

Se così non sarà, Mura diverrà presto deserto ricco solo di chiese e abitazioni ma senza attività commerciali, con uno spopolamento che potrebbe riprendere i livelli del passato di emigrazione valsabbina.
Dal novero della ristorazione murense è escluso il ristorante "Torenno" che, pur in territorio di Mura, è situato sulla strada che da Nozza sale per un paio di chilometri alla Pertica Alta.
E’ comunque discreto, per ora, il turismo all’insegna della tranquillità che, soprattutto nel periodo estivo, si sviluppa a Mura, con numerosi villeggianti che raggiungono il paese per trascorrere delle vacanze in silenzio e serenità.
Spazio per lo sviluppo sembra essercene: «Ma certamente ci vuole coraggio ad investire a Mura - commenta il sindaco Corsini - contando sia sulle agevolazioni ed il sostegno che può arrivare dal Comune, che sulle tante opportunità finanziarie che gli enti sovraccomunali offrono in aiuto a chi si apre ad opportunità ricettivo-ristorative di questo genere in zone periferiche».
L’augurio del primo cittadino murense è che lo spirito d’iniziativa commerciale possa presto sbarcare a Mura.

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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