06 Febbraio 2019, 17.39
L'opinione

Decreto «insicurezza»: la questione migrante

di Valsabbin* Refrattar*

«Con questo terzo intervento continuiamo l’analisi delle norme contenute nel decreto sicurezza, approvato lo scorso dicembre, soffermandoci su quell’aspetto di “lotta all’immigrazione” in esso contenuto»...


(qui il primo articolo)
(qui il secondo articolo)

Le norme prese in considerazione in questo articolo sono quelle contenute nel titolo I: “Disposizioni in materia di rilascio di speciali permessi di soggiorno temporanei”. 
Questa sezione si sviluppa in una ventina di capitoli, con l’intento di normare l’accesso, il concentramento, la selezione, e la messa a lavoro della manodopera migrante sul territorio nazionale.

L’analisi è assai complessa e richiederebbe molto spazio, cercheremo quindi di analizzare le situazioni dove è più evidente la contraddizione tra la propaganda con cui è ammantato questo decreto e la realtà normativa e sociale.

Lo facciamo partendo dall’articolo 2
“Prolungamento della durata massima del trattenimento dello straniero nei centri di permanenza per il rimpatrio e disposizioni per la realizzazione dei medesimi centri” dove vengono definite le modalità per la costruzione di quelli che possono essere definiti campi di concentramento, non meno brutali di quelli costruiti in Libia conseguenti agli accordi tra l’allora ministro degli esteri Minniti (Pd) e i vari clan libici. 

In questi campi verranno rinchiusi i migranti al fine di selezionarli come forza-lavoro, o di espellerli incrementando così anche i profitti della macchina delle espulsioni.
Citiamo testualmente: “Al fine di assicurare la tempestiva esecuzione dei lavori per la costruzione, il completamento, l’adeguamento e la ristrutturazione dei centri (...), per un periodo non superiore a tre anni (…) è autorizzato il ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara”.

La solita Italia del malaffare dell’emergenza utile solo per fare profitto.

Viene inoltre prolungata la detenzione delle persone in attesa di espulsione, da 90 a 180 giorni, gran bel regalo per le cooperative ed i consorzi che si sono o che si aggiudicheranno gli appalti, ed ennesima menzogna di chi millanta di volere espellere tutti gli “irregolari” in tempi brevissimi.

Continuiamo poi con l’articolo 6, che tratta l’incremento dei fondi per finanziare il giro d’affari dei rimpatri.
Anche qui citiamo testualmente: “Al fine di potenziare le misure di rimpatrio, il Fondo (…) è incrementato di 500.000 euro per il 2018, di 150.0000 euro per il 2019, e di 150.0000 euro per il 2020”.

Senza entrare nel merito del concetto di rimpatrio ricordiamo solo che chi con una mano utilizza soldi pubblici per rimpatriare persone è lo stesso che con l’altra si è intascato 49 milioni di euro illecitamente e non si è nemmeno costituito parte civile nel processo ai ladroni, rendendosi così corresponsabile del furto.
Quantomeno dubbia la sua posizione.

Da bambini ci hanno insegnato che è ladro chi ruba o tiene il sacco aperto ma anche chi si gira dall’altra parte per non vedere.

Se analizziamo l’affare che sta dietro al meccanismo delle espulsioni
, i rimpatri prevedono costi e procedure onerosi il cui costo medio si aggira attorno ai 6.000 euro a persona e rileviamo che, nel 2017, lo Stato ha realizzato 7.000 rimpatri a fronte dei 32.000 previsti.

Dopo il “decreto sicurezza”, 40.000 persone verranno espulse dai centri di “accoglienza” senza essere rimpatriati e senza documenti per lavorare entrando di fatto in una situazione di “clandestinità” (cifra che sarà destinata ad aumentare con il ridimensionamento della “seconda accoglienza”).
Ci rendiamo così conto di quanta ipocrisia ci sia dietro ai discorsi della propaganda ufficiale e di come i problemi non vengano risolti e di come queste norme andranno solo ad aumentare il disagio sociale.

A partire dal capitolo 18, vengono articolati i nuovi permessi di soggiorno, con l’introduzione di cinque nuovi tipi: per protezione speciale, per calamità, per cure mediche, per atti di particolare valore civile e per casi speciali.

Tutti questi permessi sono caratterizzati
dalla revoca di alcune misere tutele che erano garantite in precedenza, come l’impossibilità di accedere al servizio sanitario o alla difesa legale gratuita, fino ad arrivare alla riduzione del tempo di permanenza sul territorio nazionale.

L’intento è quello di trasformare il “profugo umanitario” in un migrante economico e come tale sfruttabile, con permessi di soggiorno sempre più precari e con tempistiche di permanenza legate alle esigenze dell’economia nazionale.

I cosiddetti “centri di seconda accoglienza” (SPRAR) ora potranno “accogliere” o solo minori non accompagnati (quindi le famiglie saranno deportate nei CPR centri di permanenza per il rimpatrio) o chi ha già ricevuto una delle tipologie di permesso di soggiorno temporaneo.

I cosiddetti “richiedenti asilo” verranno concentrati nei vecchi e nei nuovi CPR diffusi su tutto il territorio nazionale, un vero e proprio arcipelago di lager dove concentrare manodopera a disposizione di Stato ed imprenditori che lucrano sull’accoglienza, togliendoli dalla vista.
Lo stato spenderà quindi soldi per la loro detezione anziché investirli in progetti di inserimento in cui lavorerebbe la gioventù formata italiana.

Alla faccia dei modelli virtuosi di accoglienza diffusa.

Ciò che è sicuro e che balza immediatamente all’occhio, è il regalo ulteriore fatto agli imprenditori italiani per avere a disposizione subito una grande massa di potenziali schiavi iper-ricattabili e che si dibattono in condizioni di sopravvivenza disumane.
La classe imprenditoriale e terra tenente ricava profitto dallo sfruttamento della manodopera “clandestina” una media di 12,7 miliardi all’anno; nel mezzogiorno d’Italia “clandestino” è un lavoratore straniero su tre.

Negli ultimi anni, a causa degli accordi stipulati dall'UE con i governi di paesi che si affacciano sul Mediterraneo (Libia, Tunisia, Marocco, Egitto e Algeria e paesi di transito come il Niger), oltre che attraverso protocolli d'intesa tra le polizie, il controllo delle frontiere esterne funziona sempre meglio, con un calo degli sbarchi pari a -87,12% rispetto al 2016 e -80,42% rispetto al 2017 (dati del ministero dell'interno dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018).

Guardando alla stretta sull’accoglienza, vediamo la diminuzione del finanziamento pro capite che passa dal tetto massimo dei 35€ a cifre che vanno dai 19 ai 26 € (il coupon giornaliero che arriva al migrante è di 2,50€, quando le cooperative rispettano le regole) e che comporta sempre meno servizi formativi ai migranti.

Con le nuove regole di accesso alle strutture d’accoglienza, si prediligeranno i grossi centri (Cas centri accoglienza straordinaria e Cara centri accoglienza per i richiedenti asilo) con una rimessa in discussione del (comunque poco utilizzato) sistema Sprar.

Vediamo come sia chiaro l’intento di non mettere “in sicurezza” la questione immigrazione ma anzi l’intento è quello di sregolare la gestione creando un migrante non istruito, a cui non viene insegnata una lingua, che non viene inserito in alcun percorso lavorativo, sempre più precario, insicuro e ricattabile.
Spinto a delinquere per sopravvivere tornerà così utile al gioco politico messo in piedi

Abbiamo voluto chiamare questo articolo “questione migrante” con un chiaro riferimento alla tristemente nota questione ebraica.

Allora gli ebrei furono additati come anti patrioti, ladri e accusati di qualsiasi problema; per loro la propaganda portò all’approvazione delle norme che dapprima li isolarono e poi li eliminarono, norme speciali che furono pensate anche per le altre fasce o segmenti della società come per gli asociali, gli oppositori politici, i portatori di handicap, gli omosessuali insomma tutti i “diversi“.

Oggi sappiamo come è andata, sappiamo quanta sofferenza c’è stata e sappiamo chi è stato sconfitto e come è stato sconfitto.

Sappiamo quanto disprezzo prova il potere per i poveri e come se ne serve per dividere la società potendo prosperare e fare affari impunemente.

Oggi le nostre armi vogliono essere una penna, una tastiera e un cervello pensante.

Non spegnete il cervello, non fatevi fregare dalla sicurezza, perché la storia ci insegna che le prime vittime della sicurezza sono i poveri e le nostre libertà.

Valsabbin* Refrattar*



Commenti:
ID79541 - 06/02/2019 19:46:29 - (Jongrapewine) -

ahahahahaha

ID79542 - 06/02/2019 19:52:07 - (And75) -

Ma sì... buttatela sempre sul nazismo e sugli ebrei, che otterrete consenso! Basta strumentalizzazioni! Questo non è il Governo che avrei voluto, non li ho votati e non li voterò, ma a forza di leggere tutte queste "analisi" di parte, mi cominciano a stare simpatici...

ID79543 - 06/02/2019 21:00:39 - (Tc) - ...infatti...

pur tentando di non fare un ragionamento di pancia,ma il piu' coerente possibile,non riesco a capire che caspita centra la storia degli ebrei con tutto questo,ma non ci azzecca proprio per niente,quando si vuol mettere troppe cose sotto la lente,si finisce col farsi sfuggire sempre qualcosa che forse meglio nemmeno dire...

ID79544 - 06/02/2019 21:31:58 - (PETER72) - Va be'...

Speriamo che cada presto questo governo a trazione gialloverde così poi si potrà costruire una bella TAV sotto il Mar Ionio e tutti quelli che vorranno venire in Italia troveranno immediata accogliente ospitalità.... Sogna, Sogna Valsabbino Refrattario!

ID79545 - 06/02/2019 22:17:00 - (Jongrapewine) -

valsabin refratar ahahahahaha

ID79546 - 07/02/2019 08:22:18 - (andrea.ira.z) - andrea.ira

se non riuscite a fare il collegamento dovreste iniziare a dubitare delle vostre capacita logiche.

ID79547 - 07/02/2019 08:59:55 - (Jongrapewine) -

da che pulpito ciò

ID79549 - 07/02/2019 11:03:11 - (DiegoA) - Parlano di soldi

Sentir parlare di soldi da chi ha dato 20.000.000.000 di euro per salvare le banche rosse e 90.000.000.000 di euro condonati per le slot fa solo e unicamente ridere. Abbiate almeno un po' di decenza.

ID79550 - 07/02/2019 11:26:36 - (Cipi2) -

sul duiscorso slot dia una letta a questa inchiestahttps://www.fanpage.it/la-vera-storia-dei-98-miliardi-di-euro-condonati-ai-signori-delle-slot-machine/sul discorso banche concordo che sia una vergogna e ricordo la bella vicenda nostrana di credieuronord.

ID79551 - 07/02/2019 11:31:02 - (Cipi2) -

ladroni a casa nostra.

ID79552 - 07/02/2019 12:22:02 - (Tc) - andrea.ira.z

fossi in te dubiterei del contrario...ma veramente pero'...;-)

ID79555 - 07/02/2019 19:19:46 - (VENTONORD11) - Imbarazzante

Noto che la maggior parte dei commenti all'articolo , sono veramente imbarazzanti , denotando una profonda ignoranza ed una bassissima cultura.Si puo' essere contrari a quanto esposto nell' articolo , che e' almeno scritto in italiano corretto e con una sua logica. I commenti sembrano scritti da persone semi-analfabete , in un italiano raffazzonato , mettendo tutto o sull' insulto o sulla rissa da Bar Sport.

ID79556 - 07/02/2019 19:45:07 - (Cicciotiracca) -

Te ghe riat chèl che 'lga fat le scœle alte!

ID79557 - 07/02/2019 20:12:29 - (Jongrapewine) -

A mi son alfabeta e scapa da ridderre cuando cuesti aCULturatti scrivvono cueste barselette a puntate

ID79558 - 07/02/2019 20:41:16 - (Cicciotiracca) -

Io scherzavo.

ID79559 - 07/02/2019 21:00:20 - (VENTONORD11) - CONFERMA

Quinta elementare ? Forse anche terza media.Non oltreIl giornale consigliato e' la Gazzetta dello sport.Il piu' letto in Italia , e conferma che grande cultura che ha il nostro popolo.Libri ? Direi nessunoMeglio che si parli di calcio

ID79560 - 07/02/2019 21:20:05 - (Tc) - ventodelnord11

nella mia totale ignoranza,gli unici libri che leggo, sarebbero gia' complicati dalla sola copertina per molti...ora mi sto addentrando nella monografia della revisione degli Sphodrinae mondiali...un lavoraccio...e' comunque un modo per acculturarsi,cosi,tanto per far capire che anche se mi son fermato alle medie,non sto di certo fermo ''a pettinar le zebre''... :-D

ID79561 - 08/02/2019 01:19:21 - (VENTONORD11) - conferma

In effetti hai ragione molti italiani sono diventati ormai peggio degli scarafaggi. Infatti votando con le zampe , guarda chi hanno votato. Persone rozze , volgari e sicuramente molto incapaci per non dire di peggio.

ID79562 - 08/02/2019 01:33:33 - (Tc) - ventodelnord11

fortuna che c'e' Internet che da una mano...;-)

ID80031 - 19/03/2019 09:38:25 - (Cipi2) - perchè

perchè è la conseguenza di politiche repressive e securitarie. se vuole farsi un'idea è stato trattato in 3 articoli su questo giornale.http://www.vallesabbianews.it/index.php?idn=1

Aggiungi commento:

Vedi anche
02/01/2021 17:00

Il nuovo Decreto Insicurezza Prosegue l'analisi delle politiche securitarie che in questi anni stanno segnando la vita legislativa italiana, e in particolare ci vogliamo concentrare sul D.L. 130/2020 dal titolo "Disposizioni urgenti in materia di immigrazione e sicurezza", il nuovo decreto "sicurezza" approvato in Senato lo scorso 18 dicembre

03/03/2019 08:42

Decreto «insicurezza», pronti via! Neanche il tempo di terminare le riflessioni sul tema e sono subito arrivati i primi effetti nefasti del decreto n. 113 il cosiddetto "decreto sicurezza" approvato lo scorso 5 ottobre e analizzato in tre articoli su questo giornale

19/08/2019 12:00

Decreto «insicurezza» bis Proseguire l'analisi di Valsabbin* Refrattar* sulle politiche securitarie approvate dal governo gialloverde dopo la conversione in legge del Decreto Sicurezza bis

13/05/2011 08:43

Decreto Sviluppo: l’INU “boccia” il decreto L’Istituto Nazionale di Urbanistica esprime preoccupazione per alcune norme contenute nel Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 5 maggio 2011

31/01/2019 07:30

Decreto sicurezza: caccia al povero Tre articoli con l’intenzione di smontare pezzo per pezzo «l’alone propagandistico che circonda il “Decreto sicurezza”. Ce li manda il “gruppo di discussione Valsabbin* Refrattar*”. Pubblichiamo il secondo




Altre da Politica e Territorio
23/04/2024

Un monumento per dire grazie alla Benemerita

Nel prossimo fine settimana a Serle i festeggiamenti per l'inaugurazione del monumento ai Carabinieri voluto dalla sezione locale dell'Anc e la concessione della cittadinanza onoraria all’Arma con concerto della fanfara del 3° Reggimento Lombardia

22/04/2024

Un cammino green verso la neutralità climatica

È quello che ha messo su una mappa l’Amministrazione comunale di Villanuova sul Clisi a conclusione della “Settimana Eco-sostenibile”


22/04/2024

Nuova piazza e gemellaggio

È stata Ponte Caffaro, frazione lacustre di Bagolino, al centro dell’attenzione in occasione delle popolare trasmissione televisiva domenicale “in piazza con noi”, in diretta su Teletutto

21/04/2024

Una galleria per la Gardesana

Una soluzione agli infiniti problemi di circolazione del tratto Gargnano - Tignale? Forse, si muovono i primi passi per il progetto con inizio appalto per il 2025

21/04/2024

Un, due, tre...Musei, alla scoperta delle meraviglie artistiche nel territorio

L’Associazione Abbonamento Musei, realtà no profit, quest’anno regalerà alle famiglie e ai loro bambini, dai 6 ai 13 anni che frequentano gli oratori, 16.000 abbonamenti per scoprire insieme l’inestimabile ricchezza del patrimonio artistico regionale

20/04/2024

Cantiere da tre milioni di euro per il nuovo collettore

Lavori in partenza per un'opera ambientale che non poteva più aspettare, da realizzare a Idro lungo la comunale tra Crone e Vantone

19/04/2024

Per Secoval è il Bilancio dei record

Nel 2023 la compartecipata dalla Comunità Montana e da una quarantina di Comuni bresciani ha avuto una significativa crescita di fatturato e di dipendenti. Lo dicono i numeri del bilancio d'esercizio, approvato all'unanimità

18/04/2024

Fondi per lo stato di emergenza dell'autunno scorso

Stanziati dal Governo, sarà la Regione e il commissario straordinario a stabilire la ripartizione fra i territori coinvolti, fra i quali la Valle Sabbia

18/04/2024

«Trash for dinner» vince «Non c'è arte da buttare»

Il manufatto artistico della 2° E delle Medie di Odolo ha vinto il concorso per le scuole progetto GenerAzione Eco: cultura e cura dell’ambiente nelle nuove generazioni.

18/04/2024

Mezzo milione di euro per pulire l'aria

Fra i Comuni valsabbini Casto è certamente quello che negli anni più recenti meglio ha interpretato i dettami della “transizione energetica”, sfruttando in modo ottimale tutte le possibilità offerte dai vari incentivi