27 Giugno 2016, 17.08
Lettere

«Noi la pensiamo così»

Le «Caramelle in Piedi» ci scrivono. Non saremo certo noi a... scartarle: «Egregio Direttore, vorremo esprimere la nostra opinione su un fatto che, da troppi giorni, sta occupando spazio sui giornali locali... »


Un fatto che è addirittura arrivato in Consiglio Comunale a Brescia, attraverso un’interrogazione a nostro avviso inutile, interrogazione peraltro prontamente rigettata dal Sindaco Emilio Del Bono.

Alcune settimane fa, veniamo a sapere da un nostro contatto che, nell’Oratorio bresciano di Sant’Afra, è esposto un cartello sulle unioni civili recante la scritta “SBAGLIATO è SBAGLIATO, anche se dovesse diventare legge”.

Attraverso i social network ne chiediamo conferma al diretto interessato, il sacerdote Don Giorgio Rosina, responsabile dell’Oratorio di Sant’Afra, il quale risponde al nostro tweet confermando il suo pensiero riguardo le unioni civili e l’esposizione, a nostro avviso fatto grave, di quel cartello nell’oratorio bresciano.

Nel nostro tweet, oltre al Comune di Brescia e altri, coinvolgiamo con un tag anche la vicesindaca Laura Castelletti che, prontamente, risponde con una foto in cui definisce omofobo chi è contrario alle unioni civili.

Non l’avesse mai fatto!
È stata accusata di aver definito omofobo Don Giorgio Rosina, peraltro nemmeno menzionato nel suo tweet, e, per proprietà transitiva, il Vescovo di Brescia e il Pontefice.
In realtà ha definito “omofobo” chi è contrario alle unioni civili.

Cercando su più vocabolari il termine “omofobia”,
tra le varie accezioni, è possibile trovare questa: ”avversione nei confronti degli omosessuali”.
La legge n. 76/2016 sulle unioni civili è entrata in vigore il 5 giugno scorso e noi pensiamo che, chi giudichi sbagliato il fatto che vengano attribuiti alcuni diritti fondamentali agli omosessuali, un poco “avverso” lo sia.

Possiamo anche comprendere che un sacerdote possa avere una propria opinione personale sulle unioni civili, che ricordiamo bene, sono ahinoi diverse dal matrimonio, ma non possiamo permettere che un cartello del genere venga esposto in un luogo come un Oratorio.

L’Oratorio è da sempre un luogo frequentato da ragazze e ragazzi, tra questi ci potrebbero essere sicuramente giovani che ancora stanno riflettendo sulla propria identità sessuale.
Cosa possono pensare di fronte a un cartello che li definisce sbagliati nel caso in cui si unissero civilmente a una persona dello stesso sesso?

Il nostro pensiero va a quei ragazzi che, anche senza alcun cartello esposto, vivono già turbamenti riguardo all’accettazione della propria omosessualità, confusioni spesso dovute ai retaggi culturali in cui crescono, alla famiglia, alla società e alle religioni.

Noi pensiamo che qualsiasi religione che si professi accogliente e tollerante verso il prossimo debba saper trovare le modalità adatte per non dire a questi ragazzi e queste ragazze "(anche) per noi siete sbagliati”.

Caramelle in Piedi - Brescia

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Io invece non la penso così.

Non mi stupisco se in un oratorio viene affisso un cartello con tali diciture e don Giorgio sta soltando facendo il suo mestiere: non è certo una novità che l'organizzazione di cui fa parte è avversa alle unioni civili, forse troppo simili al matrimonio.
Tanto più che gli oratori di questi tempi sono frequentati anche da ragazzi le cui famiglie professano altre religioni. Che facciamo: togliamo il crocifisso anche lì, per evitare che qualcuno possa sentirsi escluso o "sbagliato"?

Allo stesso modo, sia chiaro, ritengo sia possibile e del tutto lecito dare dell'omofobo a chi manifesta "un pochino di avversione nei confronti degli omosessuali" e ritengo inviolabile il diritto a rendere manifesta la propria omossessualità.

La sfida sui diritti civili è però un'altra e sono convinto che passi, prima di tutto, nel rispetto delle opinioni altrui.
Mi sembra invece che recentemente si tenda a pretendere solo il rispetto della propria.

Ubaldo Vallini




Commenti:
ID66965 - 27/06/2016 20:49:09 - (bernardofreddi) -

I preti sono liberi di esprimere le proprie visioni. Noi siamo liberi di non ascoltarli. Quanto all'omofobia, è bene intendersi su cosa significa esattamente: un conto è l'odio verso qualcuno per il suo modo di essere, un altro è non condividerne il comportamento pur nel rispetto della persona (il che vale per tutti, dai mussulmani ai vegani).

ID66967 - 27/06/2016 21:45:41 - (Tc) -

Si sa le posizioni della chiesa,sono sempre discordanti,siam tutti creature di Dio,ma per esserlo bene bisogna essere d'accordo (o come si dice,aver fede...) con le sue leggi divine...questo cartello denota,che sia girato di qua o sia girato di la,una sorta di chiusura religiosa,che tanto ci fa arrabbiare se di altre religioni e poco ci tocca se di questa religione...la chiesa non accetta e non accettera' mai determinate cose,restando nella sua posizione chiusa...che piaccia o non piaccia,non e' aperta a certe discussioni,o cosi o fuori e pace e bene fratello...se non e' 'integralismo' questo,forse la parola e' un po' azzardata,ma come potremmo definirlo? Mi piacerebbe avere una risposta da un uomo di Dio,pardon meglio di chiesa...alla fine un po' tutte le religioni monotoeiste della culla mediterranea forse predicano bene,ma poi non ammettono che in molti casi,razzolano male...sbaglio?

ID66968 - 27/06/2016 21:51:22 - (snaf) -

appunto chi frequenta l'oratorio e si sente offeso da quei cartelli è bene capisca subito che l'oratorio non è posto che fa per lui. I preti sono preti e non sarebbero così degni del loro ruolo se non difendessero la famiglia e le unioni tradizionali. Le leggi sono un'altra cosa e valgono i diritti che ti assegnano in laicità, come la legge deve essere. La fede è poi un fatto personale e nessuno la nega agli omossessuali. La religione invece è altro e se certe cose non le ammette, bisogna farsene una ragione. Non pretenderesti di mangiar carne in un ristorante vegano

ID66969 - 27/06/2016 21:54:14 - (snaf) -

Tc se vuoi un prete pro gay eccoti il Papa, che dice che la chiesa deve chiedere loro scusa. Secondo me fa male il Papa... meglio astenersi su questi argomenti nel suo ruolo.

ID66970 - 27/06/2016 22:15:34 - (Tc) - snaf...

allora se il 'capo' dice cosi,perche' i suoi sottoposti continuano a ostentare il contrario? Fosse stato nel medioevo sarebbe durato poco credo...

ID66983 - 28/06/2016 12:33:05 - (whiteflag) - Whiteflag

A me pare che nell'intervento che commentiamo si lamentare non tanto la libertà del prete di esporre il cartello, bensì quanto vi è scritto. E la definizione "sbagliato" ad esere fuori posto in un luogo che dovrebbe essere di tolleranza. La si poteva (e si può) benissimo sostituire con l'espressione della propria contrarietà. Scrivere "sbagliato" significa esprimere un giudizio, che è molto diverso dall'esprimere un'opinione.

ID66984 - 28/06/2016 12:36:51 - (whiteflag) - Whiteflag

Mi scuso per gli errori di ortografia. Leggasi composizione automatica.

ID66987 - 28/06/2016 13:29:14 - (ROBIN) -

e poi risulta che la maggior parte dei preti che ha anche flirt con uomini preti vuole giustamente insegnare come deve essere una famiglia perfetta.

ID66988 - 28/06/2016 14:03:56 - (Ila77) -

Con tutte le casistiche esistenti in cui un prete potrebbe spendere tempo e denaro per fare del bene, questo si perde in una battaglia per negare un diritto al prossimo. Pessimo esempio, oltretutto da uno che vuole insegnare come si componga una famiglia, lui che ha rinunciato ad averne una.

ID66989 - 28/06/2016 14:10:22 - (snaf) -

l'uscita del papa è di questi giorni e credo costringerà tanti preti a rivedere i propri estremismi. Sul fatto del giusto o sbagliato, beh la chiesa di giusti e sbagliati, di bene e di male, ne distingue tanti, senza opinione, ma per dogma. Una chiesa che segue l'evoluzione dei tempi che per il suo punto di vista è invece un'involuzione è solo una chiesa ruffiana che, se piegandosi al volere dell'opinione pubblca trattiene qlc fedele in più, dall'altra parte perde credibilità perfino ai suoi stessi occhi. Insomma una situazione senza uscita che poi ci fa solo capire come la religione sia ormai cosa anacronistica.

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