Un tema riguardante questa stagione venatoria quello che ci pone un nostro lettore, lo pubblichiamo volentieri
Egregio direttore,
vorrei porre una questione rigurdante la caccia in questa stagione venatoria. I tre giorni fissi (proposti dall’ATC e accettati da UTR e Regione) sono stati un fallimento?
Per poter rispondere è necessario prima ricordare quali erano gli obiettivi che si erano prefissati con l’introduzione di questa novità ovvero diminuire la pressione venatoria sulla selvaggina stanziale e una migliore gestione della stessa (evito di considerare un obiettivo la tutela delle colture in atto in quanto è già vietato andare a caccia dove ci sono colture in atto, forse in ATC se lo erano dimenticato)
Si è raggiunto il primo traguardo?
Onde evitare di trasformare personali opinioni in verità assolute è necessario basarsi sui numeri e quali numeri utilizzare se non quelli forniti dallo stesso ATC in riferimento alla lepre, selvatico stanziale per eccellenza?
Riassumiamo i dati, prelievo stabilito 3.500 capi, prelievo previsto al primo step (23 ottobre) 1.750 capi, capi prelevati 2.040 (58% del piano), previsti 2800 per il secondo step (20 novembre), effettivamente prelevato 2.532 (+492 rispetto al primo step) pari al 72% del piano complessivo, obiettivo 80% di 3.500 (2.800 capi) non raggiunto e quindi caccia chiusa, come l’anno scorso.
Quindi nel primo step si è catturato ben 80% di tutte le lepri catturate fino alla chiusura della caccia, nel mese in cui c’erano meno giorni a disposizione si è catturato quasi il 60% dell’intero piano e quasi la totalità delle lepri catturate in due mesi.
Sarebbe interessante sapere se una percentuale di catture così alta al primo step è un’anomalia di questa stagione oppure è la normalità, ci rispondono sempre i dati ATC, la media delle catture nel primo step dal 2011 ad oggi è pari al 65,50 %.
Si potrebbe controbattere che c’erano più lepri a disposizione sul territorio ma la risposta è evidente, sempre dati forniti ATC, che il numero complessivo di lepri catturate è solo leggermente superiore a quello dell’anno scorso (10%) e di molto inferiore a quello degli anni precedenti dove la media delle catture dal 2011 al 2016 è stato di 3101 capi (quindi quest’anno siamo al 20% in meno rispetto alla media).
Quindi che lettura dare?
A mio avviso è molto semplice, nel primo step, con meno giorni a disposizione, il cacciatore bresciano ha risposto ad un massiccio prelievo di selvaggina nei giorni concessi, lasciando poco o nulla per il mese successivo.
QUINDI LA PRESSIONE VENATORIA SULLA SELVAGGINA STANZIALE A CAUSA DEI TRE GIORNI E’ AUMENTATA, NON DIMINUITA, possibilità che, il sottoscritto insieme ad altri, avevano dato come probabile risultato.
A conferma, o smentita, di questa interpretazione sarebbe bello avere i dati giornalieri di cattura e vedere l’ulteriore suddivisione settimanale del primo step, sperando che siano resi pubblici.
Vediamo il secondo punto, i tre giorni fissi sono un efficace metodo di gestione?
I dati dicono di no, ma la vera domanda è la seguente, l’ATC fa gestione?
Per definire un piano di abbattimento SERIO cosa sarebbe lecito aspettarsi che facesse l’ATC che paga anche un tecnico faunistico per farsi coadiuvare nelle scelte di gestione faunistica e che, proprio per studiare la lepre, contribuisce allo studio di FIDC Lombardia con 70.000 euro (dei cacciatori, ricordiamo che ATC non ha altre fonti di introito che i NOSTRI soldi)?
Vi aspettereste un’indagine sul campo che dia una esatta fotografia della situazione reale, sul terreno (il come fare queste cose è proprio compito dei tecnici) e che in base a quella e ai dati così raccolti si formuli un piano ad hoc che potrebbe, anzi, dovrebbe, essere diverso di anno in anno, giusto?
Anche in questo caso la risposta è NO!
Chi lo dice?
Lo stesso ATC.
Riportato testuale dal sito ATC che annuncia la chiusura della caccia alla lepre
“ Per la stagione 2017/18, è stato autorizzato un piano di prelievo di 3.500 lepri, formulato sulla scorta dei risultati venatori delle stagioni precedenti”
Che cosa?
Lo scientificissimo metodo con cui l’ATC determina quante lepri si possono cacciare nel 2017 è basato su quante lepri te ghet copat l’ann pasat? (translate per i non bresciani, su quante lepri hai ucciso l’anno scorso?)
Questo è fare gestione?
Aggiungerei, che dati usi dell’anno scorso?
Quelli dei tesserini o delle schede, nel 2016 tale differenza fu di 895 capi, nel 2011 di ben 1192.
E nel 2016 come lo hai fatto il piano? Usando i dati dei tesserini del 2015?
Se non credete sia corretta l’interpretazione che ho dato (comunque basata su una dichiarazione ufficiale scritta dall’ATC) nello stesso comunicato si legge
“ Qualora il numero di abbattimenti entro il 22 ottobre fosse inferiore alle 1.750 lepri, il piano totale verrà ridimensionato al doppio di quanto dichiarato entro questa data.”
Ecco confermato che la cifra di 3.500 capi NON HA ALCUN SENSO DAL PUNTO DI VISTA DELLA GESTIONE!
È un numero a caso, come tanti altri ma su quel numero si apre o si chiude, a questo punto ARBITRARIAMENTE, la caccia ad una specie.
Se poi considerate che se al 20 ottobre si fossero prelevate solo 600 lepri, secondo quanto stabilito dallo stesso ATC, si sarebbe potuto prelevare complessivamente solo 1.200 lepri, perché è questo che dice quel limite.
Teoricamente quindi, sempre secondo l’ATC, il cacciatore bresciano avrebbe dovuto catturare di meno nel periodo del primo step (il motivo dei tre giorni è proprio quello) così poi si sarebbe trovato pure con meno capi da cacciare!!
Verrebbe da mettersi a ridere, se non fosse che in questo modo è gestito l’ambito più grande della Lombardia.
Appare evidente che la scelta dei tre giorni fissi non inquadrata all’interno di una gestione faunistica SERIA non ha alcun senso e il cacciatore bresciano ha dato la sua risposta.
Non sono contrario ai tre giorni fissi a prescindere ma a quelli fatti i questo modo lo sarò sempre (come a questo modo di gestire ANCHE i miei soldi).
Filippo Grumi
ID74320 - 30/11/2017 18:29:40 - (Tc) - ...
Una bella lettera da mandare alla regione,poi all'Atc e infine all'Utr...e vedere che risposte daranno,se le daranno...intanto il bracconaggio pare sia decisamente aumentato...