16 Dicembre 2011, 12.00
Prevenzione

Un occhio agli impianti a gas

di Redazione

Le precauzioni da prendere per il mantenimento sicuro di un un impianto domestico che funziona con gas metano o con gpl, con particolare riguardo a una periodica manutenzione degli apparecchi

Oggigiorno quasi tutte le case in Italia utilizzano un impianto a gas, in particolare a gas metano (ottenuto dalla distillazione di combustibili fossili, per decomposizione di sostanze organiche o per sintesi). Usato all’inizio del ‘900 per l’illuminazione, si è poi diffuso per gli utilizzi domestici in cucina sino a diventare il sistema più utilizzato per la maggior convenienza economica rispetto ad altri, la disponibilità continua assicurata da diffuse reti di distribuzione e non ultimo per il minor impatto ambientale rispetto ai combustibili solidi o liquidi.
 
In alcune zone orograficamente difficili da raggiungere con reti di distribuzione di metano viene utilizzato il Gpl (Gas di petrolio liquefatto), tuttora usato anche per il riscaldamento. Il Gpl viene generalmente distribuito in bombole o piccoli serbatoi posti all’esterno dei locali da servire.
 
È importante segnalare che il Gpl fornito in bombole sta tornando in auge per via delle mutate condizioni economiche che spingono a un consumo “on demand” di impianti mobili, preferendo non affrontare le spese relative alla realizzazione e alla manutenzione di impianti fissi di fruizione del gas. La non conoscenza o non osservanza delle più elementari norme di sicurezza e la diffusa noncuranza dell’obbligo di effettuazione di periodiche manutenzioni degli apparecchi a gas e degli impianti, ovviamente non ne garantisce il mantenimento nel tempo degli standard di sicurezza.
 
Inoltre, un utilizzo improprio del gas unito a comportamenti errati incrementa il rischio di incidente: incendi, esplosioni, intossicazioni. Il verificarsi di incendi è spesso dovuto all’uso improprio degli apparecchi o alla distrazione: scarsa attenzione nel maneggio di prese e strofinacci da cucina in vicinanza dei fornelli, deposito di materiali infiammabili vicino alle parti più esposte al calore degli apparecchi o dei camini.
 
L’incendio è a volte anche condizione conseguente a un’esplosione dovuta a importanti dispersioni di gas all’interno di locali non areati. Da segnalare che un uso improprio delle bombole di Gpl (utilizzo in posizione semi-orizzontale o riempimento presso soggetti non autorizzati) può portare alla fuoriuscita di gas dalle stesse in fase liquida e il formarsi di fiamme di maggiori dimensioni sui bruciatori degli apparecchi a gas, con spiacevoli conseguenze che è facile immaginare. 


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