12 Ottobre 2009, 08.01
Lavenone
Incendi

Allarme «differito» a Lavenone

di Ubaldo Vallini

Capita anche questo, che i Vigili del fuoco vengano chiamati a spegnere, di domenica e con urgenza, un incendio gi estinto ore prima.

 
«Ma perchè non ci ha chiamati prima?». Il tono del caposquadra è quasi implorante.
«Perchè non ne ho avuto tempo» è la risposta di quell'altro.
Già, proprio così, capita anche questo a Vaiale di Lavenone. Capita che nel primo pomeriggio possa bruciare un ovile e che il proprietario salga in auto e scenda tranquillamente in città per un impegno, senza avvisare nessuno.
 
E sarebbe niente questo, in fin dei conti è roba sua.
Quando arriva sera, però, l'uomo chiama i carabinieri avvisandoli delle fiamme. Che fanno loro? “Girano” la telefonata a chi di competenza: il 115.
Dalla centrale operativa di Brescia parte così la richiesta per i volontari di Vestone: «Incendio in stalla, intervenite, presto».
 
Quelli, con la memoria che già puzza di pelo di vitello bruciacchiato, schizzano via e si arrampicano con un fuoristrada fino alla località segnalata, seguiti dalla «botte» montata sul vecchio Fiat 190 che parecchi minuti dopo, ansimante non poco, riesce a piazzarsi davanti al Piccole Dolomiti, l'agriturismo di Vaiale.
Lì al bar, i soliti bene informati sanno già tutto: «La baracca che brucia? Basta andare avanti cinquecento metri, ma guardate che è andata a fuoco oggi pomeriggio, ormai è tutto spento. Pittosto: avete tutta quell'acqua inutile e nemmeno un po' di vino, venite dentro che rimediamo».
 
Declinato l'invito, saliti in avanscoperta e al buio verso il luogo del presunto disastro, i Vigili trovano solo una manciata di pecore e qualche capra, che perplesse li squadrano e con identica espressione tornano a guardare la loro casa, bruciata e crollata.
Nell'erba verde e umida per la pioggia del giorno prima, ancora uno stizzone ardente, un calcione basta per estinquerlo. Tutto lì.
 
Più tardi arriva il proprietario e si prodiga con i suoi perchè e i percome. Che però non rimediano l'uscita a vuoto dei cinque volontari.
«Meglio intervenire a vuoto alcune volte che mancare all'appuntamento col fuoco quando serve per davvero» commentano loro, stoici e ligi alla missione di contrasto delle fiamme in ogni luogo e in ogni dove.
Però - e lo diciamo noi - un po' di attenzione anche da parte di chi li chiama non guasterebbe.
Conviene a tutti: ve la ricordate come finiva quella del pastorello che gridava al lupo al lupo?
 
 


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